Stanza d'ospedale 37
Paul’s pov
Aprii gli occhi e mi ritrovai nella stanza d'ospedale , in quella stanza dove qualcosa di nuovo era nato in me, un Paul diverso che ora era stato rimpiazzato nuovamente.Ricordai ogni momento passato in quella stanza,ogni nostro bacio e lei sembrò materializzarsi accanto a me,mi prese la mano e la strinse più forte che poteva
<<sono sempre qui accanto a te>>biascicò
<<non dire cazzate,te ne sei andata da un pezzo>>gridai e alcune lacrime di rabbia tristezza, disperazione, bagnarono il mio viso ormai stanco di tutto, stanco di questa vita.
<<stupido, io sono qui.>>indicò il mio cuore ormai devastato, lei era l'unica a poterci entrare.
La sua figura scomparì davanti ai miei occhi e si materializzò quella di sua madre.
Prima di guardarla lanciai uno guardo fugace alla sedia di fronte a me dove c'era seduto Travis. Il piccolo aveva lo sguardo assente le piccole manine giunte e muoveva le labbra rosee senza emettere suoni : stava pregando, stava pregando per me.
<<ben svegliato caro>>guardai negli occhi quella donna ,che ormai teneva a me come un figlio e mi sforzai di farle un sorriso abbastanza caloroso.
Nove mesi dopo
Febbraio
Beatriçe's pov
Ormai mancavano solo pochi giorni al parto, avrei partorito un bel maschietto che avrei chiamato Paul Junior, io ed Alex stavamo insieme dal giorno di quel fatidico episodio che mi aveva segnato,era un amore diverso, sano e genuino, era sempre al mio fianco e non si perdeva niente riguardo me e il bambino.
Anche essendo fidanzata a dir la verità il ricordo di Paul era sempre vivido , lo vedevo nella mia testa sempre più vicino a me.
<< Alex voglio io gelato alla vaniglia>> chiesi vogliosa guardando l'enorme banco dei surgelati dell'ipermercato e poi gettai una fugace occhiata all'abnorme pancione che avevo.
<< a casa c'è. L'abbiamo comprato ieri>>
<<ma io voglio questo gelato>>
<<ma amore è quello che abbiamo a casa>> Il labbro iniziò a tremare e le lacrime iniziarono a sgorgare fragandosene delle circostanze
<<ok, e che gelato alla vaniglia sia>>disse avvicinandosi passando una mano sul pancione e poi mi lasciò un bacetto casto a fior di labbra.
Era questo che intendevo per essermi stato vicino durante i miei nove mesi, i miei sbalzi d'umore non erano facili da sopportare come questi comportamenti.
Passammo metà del pomeriggio dentro l'ipermercato,avevamo comprato le ultime cose,latte,pannolini,creme gli ultimi vestitini e in più avevamo fatto una grossa spesa ed in parte era stata colpa mia e della mia camminata da papera se ci avevamo messo così tanto.
<<Ora va a riposarti ,io sistemo Amore>>mi suggerì cingendomi il pancione da dietro.
<<si>> gli lasciai un bacetto sulla guancia e andai a letto però prima diedi uno sguardo alla nursery.
I muri erano tinteggiati di un bel verde pistacchio, la culla in legno panna era piena di cuscini e morbidi peluche pronti per accogliere il nuovo arrivato.Il grande fasciatoio era già in ordine , dalle creme ai profumi, dai pannolini ai vestitini.Entrai dentro e mi sedetti sulla sedia a dondolo orientata verso la vetrata.Accazezzai nuovamente il mio pancione e iniziai a parlargli
<<Paul , ci siamo quasi, fra un pò ti vedró per la prima volta e non sai quanto sono eccitata , spero che avrai gli stessi occhi del tuo papà. Azzurri intensi,lo spero proprio, mi manca tanto. I nostri giochetti a letto , le nostre chiacchiere notturne, il nostro bagno mattutino. Ma ora ho Alex , lui è così dolce e premuroso.Sai mi sento strana,sento che dentro il mio orologio biologico sta battendo all'impazzata per avvicinarsi a qualcosa che succederà imminentemente.
ah..-sospirai - Se solo sarei rimasta con il tuo papà tutto questo non sarebbe successo, ma ti prometto che un giorno te lo farò conoscere, prenderemo l'aereo e andremo a New York.>>mi sembrò sentire la sua voce,la voce di Paul o era solo un illusione ?
<<alex>>chiamai , ma non rispose
<<Alex >>gridai nuovamente allarmata
Mi alzai dalla sedia e andai in cucina
<<e così te la sei portata a casa e te la sei scopata,quando ti avevo chiesto semplicemente di darle un'occhiata>>Era lui ,era Paul non stavo sognando.Era diverso, più magro,due profonde occhiaie lo segnavano ,gli occhi azzurri si era spenti.
<<Paul non lo fare>>lo bloccai mentre stava sferrando un destro sulla faccia di Alex>>
<<B-Beatriçe>>Tartagliò,mi guardò con aria sognante, nei suoi occhi colsi un luccichio improvviso.Lui era qui,era qui per me.
Si avvicinò a me per abbracciarmi ,ma la mia faccia preoccupata lo fermò.Un liquido caldo inondò il mio interno coscia e scese fino alle caviglie.
<<credo che il bambino voglia uscire>>
#spazioautrice
eccoli finalmente,che succederà ora ?sono saltata a nove mesi dopo perché non sapevo più che scrivere anche se qualcosa racconterò in seguito.Spero vi sia piaciuto anche se non è il massimo.
STAI LEGGENDO
My dependence..you
Romance- fra nove mesi diventerai papà - annunciai ,la sua bocca si schiuse in un'espressione di sorpresa -merda , cosa ho combinato- borbottò portandosi le mani fra i capelli mentre lo sguardo era assente- {...}