Lauren aveva finito di fare la doccia.
Alla fine quel suono di pianoforte era solo un illusione, in fondo chi avrebbe dovuto suonarlo ? Non c'era nessuno in casa, o almeno così credeva.
Andò nel salone e vide la ragazza dagli occhi castani che scorreva le dita sul pianoforte, emettendo suoni che le ricordavano San Martino.
La ragazza sussultò. Come aveva osato toccare il suo pianoforte ?
- Non toccarlo - disse Lauren, alzando di poco la voce.
- Perché ? Era impolverato. Ho cacciato un po' la polvere. Dovresti ringraziarmi - disse Camila, ritornando a suonare.
- Non avevi il diritto di farlo ! - urlò furiosa Lauren.
- Perché ? -
- Perché non sei a casa tua ! -
Camila fece uno sguardo ferito, si alzò e subito dopo iniziò a piangere.
- Non piangere, scusa scusa scusa - si agitò Lauren - Non volevo farti piangere -
Fu spontaneo. La ragazza dagli occhi verdi abbracciò Camila, che subito dopo ripagò l'abbraccio, ancora piangendo.
- Mi dispiace di aver rovinato quel momento con la tua ragazza - sussurrò Camila sulle braccia di Lauren dopo un paio di minuti. Era tranquilla adesso.
- Non è la mia ragazza -
Camila sembrò trovare sollievo in quella frase, ma non lo diede a capire.
- No? Mi dispiace comunque -
- Tranquilla, Camila -
Quell'abbraccio stava durando troppo, ma nessuno delle due se ne preoccupò.
- Ti piace ? - domandò Camila.
- Chi ? -
- Quella... - cercò un aggettivo per descriverla e Lauren rise.
- Hai qualche problema al riguardo ? - Lauren si staccò dalle sue braccia e la guardò negli occhi.
Le guance della più piccola si colorarono di rosso
- No, però... -
- Sì ? -
- Ieri ti eri dichiarata a me... - Camila abbassò lo sguardo, consapevole di essere incoerente : l'aveva rifiutata, perché allora ci stava rimanendo male ?
- E allora ? - domandò Lauren, non capendo - Era solo momentaneo. Non mi importava in realtà - disse freddamente, mentendo.
Camila sgranò gli occhi, delusa e ferita, per chissà quale ragione, ma Lauren non ci diede peso : in fondo era stata Camila a voler tutto questo.
- Capisco - rispose Camila, semplicemente - Lo comprendo - fece un sorriso debole - Non puoi tenermi qui comunque... Non quando scopi qualcuna. Non sei mia madre, ho una casa, devo ritornare -
- No -
- Cosa no ? -
- Resta - la mano di Lauren prese quella della ragazza di fronte a sè.
- Non posso. Hai una vita e io te la sto incasinando -
- È vero - la mano di Lauren afferrò con più forse la sua - Mi stai incasinando -
Con un rapido gesto spinse la ragazza sul divano vicino e si mise a cavalcioni su di lei.
- Mi incasini, Camila Cabello -
- Lauren -
- Zitta. Non puoi negare che questo ti piaccia -
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The Stalker ➳ Camren
Fanfic"Click" Questo era il suono che perseguitava Camila da giorni ormai. Questo era il suono di una macchina fotografica. Qualcuno la stava seguendo, e questo qualcuno era Lauren Jauregui. # 21 - Lesbiche 28/05/2018 # 16 - Lesbiche 29/05/2018 # 09 - Cam...