02. Qualcosa da cercare.

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Obsessed.

02. Qualcosa da cercare.

Mio nonno diceva sempre che la magia esisteva davvero, che un giorno lui ebbe una prova concreta. Da piccola ci credevo. La magia era costantemente nella mia mente. Immaginavo di poter spostare gli oggetti con la forza del pensiero, o di poter volare lontano con un tappeto magico come quello di Aladino. I libri raccontavano spesso di storie fantastiche, di principesse nel loro castello, di giganti, di fagioli magici, di streghe cattive, di mele avvelenate, di eroi, di poteri magici. Era tutto frutto della fantasia di chi scriveva, oppure erano esperienze trascritte su un foglio di carta? E chi poteva dirlo con certezza? Alcuni scrittori erano morti secoli fa e ciò che ne restava erano solo i libri.

Qualcosa però, attirò la mia attenzione. Quei volumi caduti a terra dovevano per forza avere una ragione, un motivo logico. C'era qualcosa di molto strano in loro. A meno che la memoria potesse tradirmi, io quei volumi non li avevo mai visti in giro, eppure sapevo a memoria ogni titolo che la mia biblioteca ospitava, e quelli non erano nella lista. Ne presi uno, "Il fantastico mondo di Bob", aveva una copertina nera dove c'era scritto solo il titolo. Niente traccia dell'autore. Sfogliai le pagine ed erano vuote. Completamente vuote. Scossi la testa incredula e passai oltre. Presi in mano il libro con la copertina rossa, stavolta però non aveva un nome. Lo aprii e l'unica frase che veniva ripetuta in ogni singola pagina recitava "Tu sei la prescelta. Tu sei la prescelta." Ero completamente confusa e incredula. Chi mai avrebbe scritto qualcosa del genere? Non ci badai poi più di tanto perché il libro dalla copertina bianca mi stava letteralmente chiamando. C'era scritto solamente "Key" che significava chiave. Il libro fece uno scatto e si aprì magicamente. Una chiave piccolissima e molto antica era racchiusa in quelle pagine scritte, in cui vi era stato ritagliato un posto solo per contenerla. Sembrava davvero molto antica, e la presi perché la curiosità ebbe la meglio. La collegai subito alla serratura di prima, e mi avvicinai in quel piccolo spazio per aprire qualsiasi cosa ci fosse. Inserii la chiave con molta cautela e quando fece uno scatto, e poi due automaticamente, arretrai di qualche passo impaurita. Gli scaffali si divisero in due e crearono un piccolo passaggio illuminato. Che stranezza era mai quella? Spinta da qualcosa di invisibile entrai cauta. Avevo sempre avuto paura degli spazi piccoli e stretti, ma ora sembrava esser passata. Mi ritrovai in una piccola stanza ricoperta di disegni antichi in oro. Al centro di essa un libro, dalla copertina di un verde smeraldo luccicante, mi richiamò. Ero attratta da quel volume, e volevo assolutamente prenderlo in mano. Feci alcuni passi in avanti fino a quando non mi ritrovai a pochi centimetri da esso. Il titolo della copertina diceva "Harold", di Ben Smith, uno dei padri fondatori di questa biblioteca nel 1756. Ricordai l'antica leggenda che nonno mi aveva raccontato. Quel volume custodiva la vita eterna e dopo anni e anni di ricerche si era mostrato a me, una ragazza semplice e giovane che non aveva fatto assolutamente nulla di interessante nella sua vita. Sulla copertina verde c'era disegnata l'impronta di una mano grande, la mia era piccolissima a confronto. Sentii l'esigenza di appoggiare le mie dita su quel disegno magnifico, e lo feci. Un sorriso meravigliato apparve sul mio viso. Sarebbe stato il mio piccolo segreto per l'intera vita. Improvvisamente il libro iniziò a tremare e a volare in aria. Si aprì e una luce potente mi accecò facendomi cadere quasi a terra. Ne uscì fuori un ragazzo dalla chioma castana, i capelli ricci e gli occhi come due bellissimi smeraldi. Era l'uomo più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita.

《Finalmente! Ce n'è voluto di tempo per liberarmi, eh?》rispose arrogantemente mentre si tolse la polvere che macchiava i suoi abiti usciti da chissà quale epoca.

《Avevi bisogno di una bussola per caso?》domandò infastidito. Io ero completamente sotto shock. Non riuscii a dire neppure una parola.

《Liam! Liam!》urlai impaurita. Uscii da quella stanza e l'entrata si chiuse come per magia. I libri erano ritornati al proprio posto, ed io ero terrorizzata e bloccata.

《Liam! Dove sei?》Tuonai ancora in preda alla paura. Avevo sognato tutto vero? Sì, forse era la risposta giusta. Non avevo dormito quella notte e non avevo ancora bevuto la mia dose di caffè giornaliera. Forse avevo sognato ad occhi aperti, a volte succede.

《Angel, tutto okay?》Dall'espressione preoccupata di Liam, realizzai che ero davvero spaventata e lui se ne era accorto.

Angel, che bel nome, piccola. Il ragazzo della stanza d'oro apparve dietro Liam, e mi prese il panico. Teneva in mano il libro e la chiave.

《Liam...tu..tu..lo vedi?》Indicai il ragazzo dietro di lui, e Liam si guardò intorno confuso.

《Angel, calmati. Non c'è nessuno in questa parte della Biblioteca. Ho chiuso poco fa la porta perché non volevo lasciare l'ingresso incustodito nel cercarti.》Cosa? Liam non riusciva a vedere nulla? Stavo impazzendo.

Non può vedermi, cara Angel. Solo tu puoi. Di nuovo quella voce roca e profonda. Non era nella mia testa, era fuori, nella mia realtà ma potevo sentirla solo io.

《Mi stia facendo preoccupare, andiamo a bere un bicchiere di acqua.》Annuii e mi lasciai trascinare da Liam fuori da quell'incubo. Quel ragazzo era sparito.

Raggiungemmo la piccola cucina sul retro, l'avevo creata per necessità, perché quando c'era la "Settimana del libro" dovevamo restare in Bibblioteca tutto il giorno senza mai allontanarci. Liam versò un po' d'acqua sul bicchiere e me lo diede. Bevvi qualche sorso e mi tranquillizzai.

《Chiamo Zayn, e torno subito.》Confessò Liam. Zayn. No, non volevo. Non c'era bisogno davvero. Zayn stava lavorando e non doveva preoccuparsi per me.

《No, Liam. Non chiamarlo, sto bene.》Liam annuì. Qualcuno bussò alla porta e dovette allontanarsi, lasciandomi sola.

Carino, questo Liam. Il suono di una risata. Mi guardai in giro in cerca di quel ragazzo dagli occhi verdi, e lo trovai seduto su una mensola che mi fissava divertito. Perché stava tormentandomi?

《Lasciami in pace!》mormorai con la voce che tremava. Avevo paura.

Non posso. Tu sei la mia salvezza. Sai della leggenda vero? Il prescelto o la prescelta dovrà aiutarmi a trovare la retta via, e c'è un solo modo per farlo. È scritto tutto sul libro. Non so bene come funziona, ma quando riuscirai a liberarmi diventerò umano, e invecchierò come tutti gli altri. Io, la prescelta? E come avrei potuto fare? Era l'unico modo per liberarmi di lui?

Comunque sono Harold. E sparì.

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