06. L'ala sud.

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Obsessed.

06. L'ala sud.

《Forse è meglio che vada adesso.》lo informai guardando l'orologio. Erano le 7:59, e tra poco il mio amico Jack avrebbe portato qualche buon vecchio libro. Mi stupivo sempre del fatto che riuscisse a comprare libri con una storia importante alle spalle e a detta sua "Degni di essere inseriti tra i volumi della Davis's Library". Jack era un vecchio amico di mio nonno, e dopo la sua morte aveva deciso di aiutarmi a mandare avanti la Biblioteca. Era come un nonno per me, e lo adoravo. Harold mi fissò stupito e sorrise. "D'accordo." sospirò "Speravo di ricevere il tuo aiuto, magari avremmo trovato prima una soluzione, ma hai ragione, tu hai la tua vita ed io non posso intralciarla." continuò mantenendo il profilo basso e giocherellando con la chiave dello scrigno di Abu.

《Torno presto.》mormorai avvicinandomi verso l'entrata. Harold non disse nulla, mi lasciò semplicemente andare. Da quando aveva trovato le foto con Lola, il suo umore era cambiato. Sembrò triste e vuoto, ricordando i vecchi tempi con lei. Ma in fondo Lola l'aveva tradito e mai amato. Mi chiesi perché Harold l'amasse ancora nonostante tutto. Doveva essere un amore forte, e una donna fortunata. Harold sembrava il classico tipo protettivo e che avrebbe dato qualsisi cosa per la felicità della donna amata. Smith aveva fatto davvero un buon lavoro. Harold era la personificazione dell'uomo perfetto nonostante il tempo e le circostanze. Mi persi tra i miei pensieri, e non notai di essere arrivata già all'entrata della libreria e Jack stava aspettando pazientemente fuori. Lo feci entrare e lo salutai.

《Bimba mia, ho trovato qualcosa che ti piacerà sicuramente.》esordì soddisfatto. Tenne le mani dietro la schiena, e qualcosa nel suo sorriso mi suggerì che era davvero importante. Fremetti sul posto in attesa di chissà quale volume da aggiungere alla mia collezione.

《Jack, nom farmi aspettare.》lo ammonii divertita. Scosse la testa e rise.

《Pronta?》 Annuii immediatamente. Volevo sapere che cosa mi aveva portato. Jack si decise a mostrarmi il libro. Aveva una copertina di un blu cobalto intenso, e c'era scritto "Abu" di Smith. Lo guardai meravigliata. Smith era lo stesso autore del libro "Harold", il che significò Soluzione. Quel volume poteva contenere le risposte che io ed Harold cercavamo. Lo presi tra le mani e sorrisi.

《È lo stesso scrittore di Harold. Il libro che cerchiamo da secoli.》spiegò felicemente. 《È un grande passo avanti, Angel. Spero che questo possa aumentare il valore della tua libreria.》Sorrisi. Non c'erano parole che potessero dimostrare tutto il mio riconoscimento verso quell'uomo. Aveva salvato la mia vita e ora anche quella di Harold. Mi limita ad abbracciarlo e dargli un bacio sulla guancia. "Harold, forse siamo ad un punto di svolta." pensai. Jack mi salutò e andò via. Rimasi a fissare quel volume, impaziente di leggerlo e divorarlo. Aprii la prima pagina, e un foglio cadde a terra. Lo raccolsi e notai che era bianco. All'improvviso Harold comparve accanto a me, e le sue dita lunghe toccarono quella pagina insieme alle mie. Una mappa comparve dal nulla, indicando il percorso da compiere fino ad arrivare ad una "X" in cui vi era disegnata una serratura. "La chiave." mormorò Harold. "Quella chiave apre questa serratura." indicò il punto esatto dove c'era la "X". Studiai meglio questo nuovo mistero, e mi sembrò tutto molto familiare...

《Questa..Harold, è la mappa della Davis's library.》"Quindi qualsisi cosa ci sia nascosta è proprio qui." finì la mia frase. Annuii. Tutto riportava a questo posto.

《Parli da sola?》La voce ammiccante di Zayn mi fece ritornare alla realtà. Il libro scomparve magicamente dalle mie mani, e sicuramente lui non aveva visto nulla.

《Zayn, mi hai spaventata.》degluitii a fatica e mi portai una mano al petto. "Vado a leggere il libro, deve esserci qualcosa che possa aiutarci." Harold sparì e sospirai sollevata. Zayn si avvicinò lentamente e mi prese tra le sue braccia. Mi lasciai cullare dal suo calore e chiusi gli occhi. Come potevo nascondergli una cosa simile? Mi sentivo tremendamente in colpa.

《Sono passato per qualche minuto, volevo vederti, ma devo ritornare subito al lavoro.》sospirò frustrato. Annuii e gli diedi un dolce bacio sulle labbra.

《Buona giornata, amore.》sussurrai sorridendo. Mi diede un altro bacio prima di salutarmi definitivamente. Liam arrivò subito dopo. Oggi sembrava che nessuno volesse darmi tregua.

《Ciao, Angel!》esultò.

《Ehi, Liam. Sei di buon umore oggi.》risi divertita. 《Comunque ho da sistemare un mucchio di libri, ci pensi tu qui?》Liam annuì e mi lasciò andare. Lo ringraziai mentalmente. Il mio unico pensiero era Harold e il libro di Abu. Mi recai verso la sezione Fantasy e lo trovai seduto a terra tra uno scaffale e l'altro. Era intento a studiare minuziosamente la mappa.

《Vuoi una mano?》proposi. " L'ala sud. È lì che si trova." mi informò. Il mio corpo si fermò, ogni parte di me era come bloccata. L'ala sud era chiusa da 100 anni e mai nessuno l'aveva visitata, neppure io. Mio nonno mi raccontava sempre che era la parte debole della struttura e che era stata sigillata e rinforzata per evitare crolli e pericoli. L'accesso era murato, cosicché nessuno potesse più accedervi.

《Non possiamo.》mormorai spaventata. "Lo so, Angel. Chiunque sia andato non è mai più tornato, compreso Smith." Le sue parole mi fecero tremare. Ogni cosa che comprendeva liberarci da questa situazione comportava dei rischi. "Ma non devi temere nulla, ci sono io a proteggerti." fece un sorriso debole e si alzò da terra.

《D'accordo, ma ho paura.》ammisi imbarazzata. "Eri disposta a cercare le lacrime di un amore perduto senza alcuna esitazione e ora hai paura? Qui posso fare qualcosa, ma lì fuori nulla." scosse la testa. "Andiamo, Angel. Prima scopriremo qualcosa, prima saremo liberi." Annuii e lo seguii in silenzio. Ad ogni passo verso l'ala sud la mia ansia saliva. Mi muovevo nervosa dietro Harold, facendo attenzione a non inciampare. Quando i miei occhi videro la porta murata, si creò un nodo in gola e la bocca divenne asciutta. Feci fatica anche a deglutire. "Adesso aprirò un varco e tu lo supererai." istruì serio. Lo vidi appoggiare una mano sul muro, e aprire un'entrata solo per me. Passò prima lui anche se non aveva bisogno, e poi titubante lo seguii. Non vidi più nulla, il buio ci inghiottì.

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