13. Complicazioni

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Obsessed.

13. Complicazioni.

Ascoltai il mio respiro pesante, mentre le mie dita giocherellavano con la pietra rara che portavo al collo. Uno splendido zaffiro rosso, che si era istinto parecchio tempo fa. Bruciava al mio tocco, ma era un dolore abbastanza sopportabile e piacevole. Lo fissai, lo studiai, e vidi riflessa la figura di Harold, mentre veniva verso di me. Che magia era mai quella? Presa di panico distolsi lo sguardo, e in realtà Harold era di fronte a me in carne ed ossa, con i vestiti evidentemente sporchi di terra. Era sera, e non l'avevo visto per tutto il giorno in biblioteca. Chissà dov'era andato, e cosa aveva fatto. Mi ero semplicemente limitata a distendermi sul mio divano, dopo una lunga doccia, e non avevo avuto il coraggio di sdraiarmi sul mio letto perché quella notte Harold aveva dormito lì, e la stanza profumava di lui. Il suo odore inebriante si sentiva a chilometri di distanza, anche con la porta chiusa. Respirai a fatica quando si sedette accanto a me, e sospirò. La sua spalla toccò la mia e rabbrividii. Sembrava sciocco, ma ogni volta che Harold era accanto a me, un'energia potente confluiva in tutto il mio corpo, scuotendomi.

《Hai fame?》domandai, insicura. Non sapevo davvero cosa dire, e parlare anche di cose stupide era meglio di quel silenzio imbarazzante. Harold scosse la testa, chiudendo gli occhi.

《Hai parlato con Zayn?》chiese improvvisamente, avvicinandosi ancora di più a me. I suoi occhi incontrarono i miei, e mi girò la testa. Le mie guance divennero di un rosso acceso, e la mia temperatura corporea aumentò. Come potevo provare tutte queste sensazioni? Era irreale, ma Harold mi faceva sempre un certo effetto quando stava vicino a me, e tutto questo si era intensificato dopo che avevamo indossato lo zaffiro, legati ormai per sempre da qualcosa di pericoloso e magico.

《Sì.》mormorai dopo pochi istanti.

《E..?》mi incoraggiò.

《L'ho lasciato.》dissi semplicemente. Lo stupore invase il suo viso perfetto, facendo rilassare i suoi tratti tesi. Sorrise, e capii che dovevo continuare a parlare prima che si facesse un'idea sbagliata della situazione. 《Questo non significa che non lo amo, anzi. Amo Zayn più della mia stessa vita. Ho solo preso del tempo per pensare.》

《Pensare a cosa?》chiese, cercando di mantenere la calma.

《A tutto, Harold. Alla mia storia con Zayn, ai miei sentimenti.》risposi, vagamente.

《I sentimenti.》sbuffò 《Credo di averti messa in difficoltà, Angel. Ami Zayn perché è l'unico ragazzo che conosci, e ora che hai incontrato me il tuo amore per lui sta vacillando. Hai capito che non esiste solo lui, e che la tua anima gemella può trovarsi da qualche parte nel mondo, ed è solo da incontrare.》Ahi. Colpita e affondata.

《Riesci a leggermi nella mente?》mi venne spontaneo dirlo, perché proprio stamattina avevo sentito i suoi pensieri.

《No, ma in quanto legati dalla zaffiro riesco a sentire ciò che provi, e in questo momento ci sono solo io nella tua mente. Mi stai studiando, stai cercando di capire perché il tuo corpo è così attratto dal mio e perché risponde perfettamente al mio tocco.》spiegò, facendo scorrere un dito sul mio polso e poi risalendo fino alla spalla. Deglutii a fatica, la bocca asciutta, la mente piena di nebbia e la ragione persa in essa. 《Angel, non riuscirai a resistermi ancora per molto.》

《Ti dimostrerò che ti sbagli.》ribadii seria. Harold si scostò leggermente, e il suo viso fu a contatto con il mio in un nano secondo. Il suo respiro caldo si scontrò con le mie labbra, mentre i suoi occhi osservavano ogni mia mossa. Decisi di restare ferma, e sfidarlo. Trattenni tutta la voglia di sfiorare le sue labbra con le mie, che per la prima volta mi invase completamente. Dovevo restare lucida e combattere contro l'istinto che voleva ingannarmi. Harold non si mosse, ma continuò a restare vicinissimo al mio volto. Chiusi gli occhi quando lo zaffiro iniziò a bruciarmi la pelle, trattenendo quasi le lacrime. Harold se ne accorse, e lo prese in mano. Il sollievo mi invase, e sembrò che non bruciasse più.

《Grazie..》sussurai grata di quel gesto. Lui scosse la testa confuso.

《Per cosa?》chiese impacciato.

《Per quello.》indicai lo zaffiro 《A volte brucia sulla mia pelle, e non so come fare.》

《Perché non l'hai detto?》abbassai lo sguardo, a disagio. Harold mise due dita sotto il mento e mi fece alzare il viso verso di lui. Il verde dei suoi occhi era abbastanza inteso. 《Lo zaffiro rosso è un'arma potentissima. Lo usavano i miei antenati per cacciare via gli spiriti maligni. Un mago li imprigionò dentro la pietra così ché non avrebbero avuto modo di uscire, e tu sei abbastanza debole da non riuscire a domare gli spiriti.》mi informò preoccupato.

《Cosa devo fare, Harold?》

《Hai un'anima pura, Angel. Ma devi solo trovarla dentro di te, e riuscirai a sconfiggerli. Al momento dovrai fidarti di me.》fidarmi? 《Ogni volta che brucerà, dovrai dirmelo. Prenderò in mano lo zaffiro e per qualche ora potrai stare serena. Ma devi venire da me, e dirlo. Angel, davvero. Gli spiriti possono prendere il sopravvento e rischi anche di morire. Non c'è in ballo solo la tua vita, ma anche la mia. Devi fidarti.》passò le nocche sulla mia guancia, beandomi del suo tocco sincero. 《Devi fidarti.》ripeté. 《Cercherò un modo per sconfiggerli, magari nello scrigno di Abu c'è qualcosa che possa aiutarci.》Annuii alle sue parole, mentre una lacrima scese e lui la raccolse portandola sulle sue labbra. Altri segreti e misteri dovevamo ancora scoprire, e lo zaffiro rosso era il più pericoloso.

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CAMELIA la nuova storia che scrivo ♡

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