Tutto quello che ho

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Pov's Federica
Prima di uscire dall'Università, saluto Marco, e mi dirigo poi verso l'uscita.
Mentre scendo le scalette che portano sulla strada, trovo un esemplare di Riccardo appoggiato alla sua auto, mi fa cenno di avvicinarmi.
-Che ci fai qui?- chiedo
-Sono venuto a prenderti, ti voglio fare vedere una cosa-
-Okay andiamo- apro lo sportello e mi faccio accogliere dal profumo di Colonia.

-Ma quel Marco è solo tuo amico?- mi chiede
-Perchè continui a farmi questa domanda?-
-Perchè tu non mi dai una risposta, semplice-
-Dai dimmi perché vuoi saperlo- rido.
-Bhe perchè sono tuo amico, e vorrei sapere se ci fosse bhe, qualche ragazzo- quanto mi fa strano sentirgli dire queste parole, ammetto che mi sento stringere lo stomaco.
Cazzo Riccardo, sei stato il primo a cui mi sono concessa, mi sono innamorata di te, e ho amato te come non ho amato nessuno, come puoi farmi questi discorsi.
-No è solo un amico- dico con un filo di voce.
-Tutto ok?-
-Si- fingo un sorriso.

Pov's Riccardo
-Dove mi porti?- si lamenta da un'ora Federica.
-Siamo arrivati- freno e spengo l'auto.
-Vieni- dico.
Mi segue mettendosi accanto a me e ci appare difronte una specie di cantiere.
Lei mi guarda con un cipiglio sul viso e le dico di seguirmi.
-Guarda questo tra un po' sarà il mio studio di Design, voglio che tu decida il colore e le pareti-
-Davvero? Oddio sarà davvero bellissimo- mi stringe il braccio.
-Dai vieni ti porto a mangiare qualcosa- le dico.

Dopo aver pranzato, decidiamo di andare in spiaggia.
-Guarda queste sono alcune grafiche che ho fatto in America- le mostro l'album.
-Sono bellissime Riki, sono fiera di te-
Mi si illuminano gli occhi e le sorrido.

-Signor Marcuzzo- urla una voce alle nostre spalle.
Mi volto e noto che è l'architetto che sta costruendo il mio studio.
-Oh salve Signor Branzini- dico stringendogli la mano, intanto Federica si è messa accanto a me.
-Il lavoro è quasi finito,ci vorrà qualche mese, intorno al 23 Marzo, tra due mesi esatti, sarà tutto pronto- dice con fare quasi superiore.
-Le va bene l'inaugurazione quel giorno?- aggiunge.
-Bhe in realtà il 23 Marzo si sposa il mio amico, dovremmo rimandare a qualche giorno dopo- dico guardando Federica che mi sorride.
-Lei è la sua ragazza?- Chiede Branzini.
Posso giurare di essere diventato rosso.
-Oh beh..No ahah, siamo amici- risponde imbarazzata lei.
-Sono Federica- si presenta.
Lui le tende la mano e dopo aver concordato l'apertura dello studio, ci saluta.

Pov's Federica
Mentre io e Riccardo siamo in spiaggia a parlare del più e del meno, inizia a farmi un po' freddo e lui lo nota subito.
-Tieni- mi porge la sua giacca.
-No morirai di freddo-dico.
Non mi ascolta, si toglie la sua giacca e me la mette sulle spalle avvicinandomi a lui.
Mi ritrovo con la testa appoggiata al suo petto, mentre lui mi racconta alcune cose che sono successe in America, evitando sempre quel famoso giorno in cui l'ho trovato con la sua ragazza.
Poi mi abbraccia ed io mi faccio cullare dalle sue braccia.
Ad interrompere quel momento è la chiamata di Marco.

-Scusami- mi distacco con dispiacere.
-Pronto Marco?- Noto che Riccardo guarda altrove.
-Oh niente, sono con Riccardo-
-Marco so badare a me stessa, ok a domani, ciao- dico e chiudo la chiamata.

-Ehi- scuoto Riccardo.
-Ehm?-
-Tutto bene?- chiedo.
-Si certo, è quel Marco?- mi guarda.
-Si è lui- rispondo e lui mi finge un sorriso.

Pov's Riccardo
Non so se è normale che mi dia fastidio che qualcuno le giri attorno, insomma ne è passato del tempo, ma Federica mi fa sempre lo stesso effetto.
Si è fatta sera e noi stiamo tornando a casa.
Arrivo sotto casa sua e lei si è addormentata, accovacciata sul sedile e la testa sul finestrino.

-Ei- sussurro
-Dai siamo arrivati Fede- la scuoto un po'.
-Mhhm- mugula.
Poi mi da un bacio sulla guancia e mi ringrazia per la giornata.
-Acquisti punti, Marcuzzo- sbadiglia scendendo dalla macchina, poi mi sorride ed io ricambio e aspetto che lei entri in casa.

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