Quanta Vita Serve

Tremo.

Pov's Riccardo
Mi fa strano ritornare in questa macchina, nella mia macchina, la mia mini blu mi ha accompagnato nelle mie avventure, rido solo al pensiero.
Mi sembra di ricordare il sapore delle sue labbra, lei con la schiena appoggiata al volante, e quello stupido che si ostinava a chiamare mentre le nostre labbra erano in contatto.
Questa macchina ricorda le nostre canzoni, le risate di Mike alle battute di Andreas, porta il suo odore alle otto di mattina, quando prima di scuola entrava con i suoi occhioni dolci e mi dava il buongiorno.
Mi perdo nei miei pensieri ad un semaforo rosso, al verde ritorno alla realtà e mi avvio verso il Pincio, con l'ansia che mi assale.

Pov's Federica
-Dove sei? solita ritardataria- si lamenta Vittoria in chiamata.
-cinque minuti sono lì- rispondo e riattacco.
Mi fermo su una panchina, prima del ristorante, mi sembra di star per avere un attacco di panico, non sarà mica la paura di rivederlo.
Mi sto facendo prendere dall'ansia per lui, neanche se lo merita.
Non ho proprio voglia di vederlo, avrei preferito stare in casa, mi sarei evitata tutte le smancerie con la sua fidanzata.

Cammino verso l'entrata e vedo che ci sono tutti, poi noto lui.
È di spalle, sembra più muscoloso, più alto e più uomo, i suoi movimenti mi sembrano gli stessi, gesticola ancora mentre parla, e mi viene da sorridere.
-Fede eccoti- cattura la mia attenzione Shady.
Si girano tutti a guardarmi, lui esita un po', poi si gira anche lui.
I nostri sguardi si incrociano subito, mi viene una fitta alla pancia, gli occhi di Riccardo mi faranno sempre lo stesso effetto.
Mi avvicino senza staccare il mio sguardo dal suo.
Saluto tutti e sento i suoi occhi bruciarmi addosso.

Pov's Riccardo
Non cambierà mai la geografia dei nostri sguardi, leggo nostalgia, tristezza, rabbia, ma sono sempre i suoi occhi, quelli che provavano dolore e piacere mentre facevamo l'amore, gli occhi felici dei nostri momenti insieme, e gli occhi delusi, ma sono sempre i suoi e quando si incrociano con i miei, diventiamo una cosa sola.
Dopo aver salutato tutti si volta verso di me e mi dice
-Ciao, bentornato- in modo freddo e distaccato e posso percepire quanto le abbia fatto male.
-Ehm grazie- dico guardandola.
Andreas notando l'imbarazzo che si sta creando ci invita ad entrare.

Pov's Federica
Sembra esser passata un'eternità, forse è proprio così, mi sembra di non conoscerlo, eppure lo conosco da una vita.
-Dai raccontaci com'è l'America- dice Shady.
-Bhe un po' movimentata, ma molto bella- risponde lui mentre io sorseggio il calice di vino bianco.
-Sono contento di essere di nuovo qui- aggiunge guardandomi.
-Ho saputo chi hai smesso di fumare- ride Mike e sono molto attenta a ciò che dice.
-Si si, non avevo più motivo per farlo- risponde.
Sono felice almeno per questo, ma non capisco i motivi per la quale lo faceva.
-Ah ho lasciato Sara, qualche mese fa, in realtà ci siamo lasciati perchè non è voluta venire qui con me- dice e mi sembra che lo stia facendo apposta, come quando mi aveva chiesto di seguirlo in America, mi pentirò sempre per questo.
-La ami ancora?- chiede Mike.
Mi sento di troppo e non vorrei assistere alla sua risposta, mi farebbe male, lo so.

Pov's Riccardo
-Ehm vado a prendere una boccata d'aria- mormora e la conosco, lo fa per proteggersi.
Vedo gli altri che mi guardano.
-È normale, le farebbe comunque male- dice Vittoria.
-Voglio parlarle- dico deciso.
Mentre mi sto per alzare, Andreas mi tira per il polso.
-Riki miraccomando, lei ci è stata davvero male- mi dice.
-Anche io, lo sapete bene, sta tranquillo-.

La trovo appoggiata sul muretto del Pincio, l'atmosfera è molto calma.
Metto la mano nella mia tasca ed esco il bracciale che aveva perso a casa mia.
-Tieni- le dico facendola sobbalzare.
Mi guarda confusa.
-Lo hai perso a casa mia- aggiungo.
-Grazie Riccardo- dice continuando a guardare il panorama.
Se lo mette al polso e non mi degna di uno sguardo.
Dopo qualche attimo di silenzio si gira per tornare dentro.
-Federica-
-Cosa vuoi?- è arrabbiata lo so.
-Possiamo parlare?- chiedo.
-Non abbiamo niente da dirci- risponde.
-Ascolta- mi interrompe.
-No ascoltami tu, lasciami stare ok? Sono contenta per te che tu sia tornato, e sono contenta per i nostri amici, ma lasciami stare, noi non abbiamo più nulla da dirci- se ne va, lasciandomi nei miei pensieri.
Quanto mi fa impazzire però.