Lo amate?

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Mentre lo aspettava cercò di immaginarsi la conversazione avvenuta tra lui e Mr. Popper, sicuramente il primo s'era preso gioco del secondo... e con ogni probabilità quest'ultimo non se n'era minimamente accorto.

Basil spaccò il minuto anche quella sera e varcò la soglia della stanza di Miss Elliot a mezzanotte in punto.

Non aveva la foga della sera precedente, ma gli brillavano comunque gli occhi in quel viso che per lei non era più inespressivo.

Appena entrato cominciò a spogliarsi con calma come un qualunque marito che s'accingeva a coricarsi con la moglie. Eliza osservò i suoi movimenti lenti mentre appoggiava i vestiti sulla spalliera della poltrona. Tutto sembrava molto banale, quasi noioso, fino a quando si levò i pantaloni svelando una poderosa erezione.

- Sì, mi hai ridotto così – constatò vedendo che lei lo guardava sogghignando – Me ne vado in giro tutto il giorno coll'uccello duro per te... alla mia età.

Sembrava leggermente infastidito.

- Oh non vi lamentate. Io non sono messa meglio. A me basta sentire la vostra voce per bagnarmi.

- Davvero? Posso dire qualsiasi cosa e ti bagni? - adesso era apertamente divertito.

- Più o meno.

- Vediamo... anche se dico: avete uno splendido cappellino, Miss Elliot.

Con un gesto vago della mano lei lo invitò a controllare, indossava solo una vestaglia e sotto era completamente nuda. Lui si avvicinò e infilò una mano nell'apertura della medesima trovando subito l'interno delle sue cosce e il suo sesso aperto e bagnato.

- Interessante... Ma se per esempio dico invece che adoro vederti godere... o che le tue tette sembrano scolpite nel marmo... che mi piace la tua fica stretta... o... - la sua mano era sempre là tormentosamente ferma.

- In quel caso non mi limiterei a bagnarmi, ma comincerei a venire... come ora.

E infatti, nonostante la stesse solo toccando, Eliza cominciò a venire.

Spinse dentro le dita e sentì i suoi muscoli contrarsi. Si mosse poi per aumentare il suo orgasmo e appena lei ebbe concluso la trascinò sul letto, continuando a toccarla e quando fu di nuovo eccitata la penetrò senza tante cerimonie, cosa che lei approvò gridando.

- Ho appena scopato la fidanzata di Mr. Popper? - chiese poco dopo aver finito, mentre l'abbracciava in modo possessivo.

- No. Non ho fatto le corna a nessuno... se è dell'etica che siete preoccupato. Per la morale direi che non c'è più niente da fare.

- Bene – sospirò - A dire il vero, sono indeciso. Da un lato trovo talmente odioso Mr. Popper che fottergli la donna non mi sarebbe dispiaciuto, ma sono altresì geloso di te... per cui non so cosa augurarmi.

- E' un dilemma per il quale non vi invidio.

- Forse però Mr. Popper è meno stupido di quanto io pensi.

Eliza lasciò cadere il discorso. Era assonnata e non voleva nessuna complicazione in quel momento. Si accoccolò contro di lui e chiuse gli occhi.

- Perchè lo hai rifiutato? - domandò lui dopo un po'.

- Non è chiaro? Sono nuda, nel mio letto c'è il mio datore di lavoro con il quale ho appena fatto l'amore due o tre volte.

- Tre. È imbarazzante che tu non sappia contare... comunque non è una buona ragione.

- Per lui penso che sarebbe un'ottima ragione se lo sapesse.

- Appunto. Non lo sa. Quindi?

Eliza rimase zitta. Era incerta se dirgli la verità o mentire. Poi scelse la verità, con lui non c'era mai nessun'altra scelta.

Il profumo del calicantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora