⭐️el oso blanco

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Pov's Ambar

Infilo la t-shirt di Simon che mi va grandissima,arriva un po' sotto del sedere e quindi sfilo anche la gonna,così da stare più comoda.
Simon: fatto?
Ambar: si
Si volta e mi osserva per bene.
Simon: sei carina con la mia maglia
Ambar: solo carina?
Dico facendo una giravolta su me stessa,provocandolo.
Lui cambia argomento imbarazzato.
Simon: dove dormo?
Ambar: Simon,quanti letti vedi?
Simon: uno
Risponde stranito.
Ambar: appunto...
Simon: non ti da fastidio?
Ambar: di certo non posso farti dormire a terra o su una sedia...
Simon: forse vuoi solo stare il più possibile vicino a me
Dice portandosi una mano sul mento,per far finta di pensare.
Ambar: guarda che posso cambiare idea da un momento all'altro,quindi zitto!
Scosto le lenzuola nere,fa caldo e non credo serviranno.
Mi stendo,poggiando la testa sul cuscino.
Simon: ok
Si mette al mio fianco e guardiamo entrambi il soffitto.
Ambar: che caldo,non riesco a prendere sonno così
Simon: potrei...
Ambar: cosa?
Simon: vieni qui
Dice spostandomi con la forza e poggiando la mia testa sul suo petto.
Sento che mette la mano fra i miei capelli e attorciglia il dito intorno a un boccolo.
Ambar: che fai?
Sussurro già rilassata.
Adoro quando mi toccano così i capelli.
Simon: cerco di farti addormentare...
Ambar: ah ok...
Riesco a dire solo questo prima di farmi trascinare dalle sue carezze e chiudere gli occhi.

Pov's Simon

Non mi aspettavo di finire così questa giornata.
È bellissimo tenere Ambar fra le braccia,in più con la mia t-shirt è stupenda.
Quando le ho messo la testa sul mio petto era abbastanza imbarazzata,forse perché sono a torso nudo.
Cerco di capire se si è addormentata e mi sembra proprio di sì,infatti il suo respiro si è fatto più pesante ed è completamente rilassata.
Continuo a tenerla stretta,cerco di dormire un po' anche se già so che domani non avrò le forze necessarie per lavorare.

Pov's Ambar

Flashback
11 anni prima...

Amanda venne a chiamarmi nella mia stanza nuova. Sharon,la signora bionda mi chiese di decidere un colore per dipingere le pareti e io ovviamente avevo scelto il rosa.
È il mio colore preferito,mi mette allegria.
Presi l'orsetto bianco dal letto e scesi di sotto insieme alla gentile cameriera.
Mi piaceva era carina,ma Sharon mi aveva detto più volte che non dovevo essere amichevole con la servitù perché non ci dovevano essere contatti tra noi e loro.
Amanda: signora,ecco la signorina Ambar
Sharon: molto bene,ora puoi andare!
Mi lasciò vicino al tavolo e uscì per tornare in cucina.
Sharon: siediti cara
Questa donna non era come quelle dell'orfanotrofio,loro ci sgridavano per qualunque cosa e a volte non ci lasciavano mangiare per punizione.
Scostai la sedia e cercai di salire con difficoltà,dato che era molto alta.
Sharon: è molto bello questo peluche,chi te l'ha dato?
Ambar: una mia amica...
Sharon: ah si?
Chiese iniziando a mangiare.
Ambar: me l'ha regalato quando mi sei venuta a prendere all'orfanotrofio,
possiamo andare a trovarla qualche volta?
Sharon: certo,ma...a proposito per quanto riguarda l'orfanotrofio,vorrei parlarti.Sai piccolina,ora sei al sicuro non devi avere più paura con me al tuo fianco,però questa storia non devi raccontarla a nessuno.
Ambar: perché?
Sharon: perché...è una brutta storia e non voglio che altre persone conoscano il tuo passato e si rattristano. Puoi farlo per me?
Ambar: va bene
dissi stringendo il pupazzo ancora più forte.

Illuminate my heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora