⭐️Quiero verte sonreír

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Ragazze come sempre ci tengo ad avvertirvi quando è un capitolo un po' più spinto, non ai livelli di 50 sfumature... ma ovviamente può comunque essere fastidioso per alcune di voi, quindi vi rispetto e se non vi piacciono queste scene saltate le parti simbar 😂❤️
Ops...piccolo spoiler!

Pov's Ambar

Finalmente arriviamo al loft di Simon, poggio la borsa sul divano e mi siedo mentre lui posa le chiavi sul mobile d'ingresso e si avvicina arrivandomi alle spalle.
Simon: allora? che intenzioni hai?
Domanda, alzandomi il viso e strappandomi un bacio veloce.
Ambar: mh... se ti comporterai bene, forse...
potrei avere qualche idea
Lui ride.
Simon: anche io ho qualche idea...
Salta accanto a me e si posiziona al mio fianco, poggio la testa sulla sua spalla mentre mi accarezza i capelli.
Ambar: tipo?
Simon: tipo...
Avvicina i nostri corpi e lascia una scia di baci umidi sul mio collo, questo gesto mi manda in estasi gemo dal piacere ma rimango sorpresa quando si stacca.
Simon: vediamo un film?
Dice, prendendomi in giro.
Ambar: scordatelo!
Esclamo sicura mentre afferro il colletto della sua maglia e lo trascino su di me.
Mi accarezza un fianco e vado completamente a fuoco, la mia pelle brucia ad ogni suo tocco.
Si posiziona tra le mie gambe e continua a baciarmi, infilo le mani sotto la sua t-shirt e gli accarezzo la schiena con le unghie anche se poi sento il bisogno di toglierla e lentamente gliela sfilo.
Non perde tempo e fa lo stesso con la mia.
Quando rimango in reggiseno mi osserva attentamente e per un attimo mi sento in imbarazzo.
Simon: adoro quando metti l'intimo in pizzo...
Non rispondo, raggiungo le sue labbra spingendolo di nuovo contro di me.
Lentamente scende sui miei seni, lasciando morsi ovunque inarco la schiena presa dall'eccitazione e lui ne approfitta per stringermi le natiche.
Ambar: Simon...
Sussurro nell'incavo del suo collo.
Le mie mani scendono dai suoi addominali fino ad arrivare al bottone dei jeans che riesco ad aprire con facilità.
Si stacca per aiutarmi e si abbassa il pantalone, rimanendo in boxer.
Dopodiché fa lo stesso con la mia gonna nera che in un battibaleno vola sul pavimento insieme a tutti gli altri vestiti.
Ora ci divide solo il sottile strato dell'intimo, non vedo l'ora di fare l'amore con lui, il mio cuore batte così forte che se non sto attenta potrebbe schizzare via dal petto.
Mi afferra un polso e come se leggesse nei miei pensieri, mi porta la mano sul suo cuore per farmi sentire il ritmo accelerato che ricorda quasi quello del mio.
Simon: ti amo
Ambar: anch'io
Rispondo, inchiodando gli occhi nei suoi.
Simon: vieni con me...
Sussurra mentre mi prende in braccio.
Continua a mordere le mie labbra senza lasciarmi il tempo di respirare, immagino mi stia portando in camera da letto ma mi lascia senza parole quando con una gamba spalanca la porta del bagno ed entra nella doccia aprendo l'acqua calda.
Rido e gli bacio la punta del naso.
Ambar: che fai?
Mi compro la testa con le braccia ma è inutile i miei capelli sono già zuppi.
Simon: voglio farlo qui...
Dice, mentre si schiaccia contro di me.

Pov's Luna

Monica: come va Luna?
Luna: meglio...
Sussurro, con le mani ancora tremanti.
Alfredo: sicura di aver visto mia figlia?
Sembra preoccupato.
Annuisco più volte.
Luna: era lei, mi guardava e aveva un look totalmente diverso... capelli rossi, trucco pesante
Monica: potrebbe aver cambiato identità?
Domanda guardando mio padre.
Miguel: non lo so Monica, ma rinforzerò le guardie della villa non potrà toccarti Luna...stai tranquilla, ok?
Si inginocchia davanti a me e lo abbraccio per sentirmi più protetta.
Alfredo: dobbiamo chiamare Ambar, dobbiamo metterla in allerta! mia figlia non sta bene e solo dio sa cosa le passa per la testa
Monica: no Alfredo...
Gli poggia una mano sulla spalla.
Monica: Ambar chissà come sembra aver trovato un po' di tranquillità, non possiamo nominarle di nuovo Sharon
Alfredo: e se facesse qualcosa? se seguisse anche lei?
Miguel: la signora Benson non farebbe mai niente che possa andare a discapito di Ambar, è l'unico motivo che la lega ancora a questa casa...
Luna: oltre l'eredità...
Mi lascio sfuggire.
Monica: Luna!
Alfredo: no, ha perfettamente ragione...
Miguel: corro subito ad avvertire la sicurezza, domani stesso la moltiplicherò!
Monica: va bene
Alfredo: io, vado in camera mia ho bisogno di stare un attimo solo...
Mi alzo per abbracciare mio nonno, ancora non capisco come può una figlia dare tutto questo dolore ad un genitore, Sharon non apprezza il bene che Alfredo prova per lei.
Alfredo: a dopo...
Gli sorrido mentre sale le scale.
Monica: amore, sicura di stare bene? perché non ti risposi un po'?
Luna: si...
Sussurro ma poi mi viene in mente Matteo e mi porto una mano alla testa.
Monica: che succede?
Luna: devo prepararmi!
Monica: per andare?
Mi guarda con fare curioso.
Luna: esco con...Matteo
Monica: oh, va bene
Mi rincuora il fatto che non sia andata oltre con le domande.
Monica: fai bene ad uscire, così ti distrai un po'... però stai attenta, non tornare troppo tardi e preferirei se Matteo ti accompagnasse fin sotto casa
Luna: va bene mamma, grazie...
Schiocco un bacio anche a lei e corro in camera.
Mi sento ancora un po' stordita ma cerco di chiudere l'immagine di mia zia in un angolino nascosto della mente.
Faccio una doccia velocissima e poi infilo l'outfit che avevo già preparato, sono un po' in ansia forse perché ho paura che si venga a sapere quello che sto facendo.
Mi metto davanti allo specchio mentre sistemo il tubino, faccio un profondo respiro e provo a rilassarmi.
D'altronde non sto mica andando a fare un omicidio, cerco solo di capire a quale ragazzo tengo di più.
Sciolgo i capelli che ricadono lunghi sulle spalle e applico di nuovo il rossetto, ormai sbiadito.
Ok, sono pronta.
Guardo l'orario e dato che è ancora presto ne approfitto per sistemare la stanza che con tutti questi preparativi è diventata un gran caos.

Illuminate my heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora