capitolo 1

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Sono appena arrivata fuori scuola e già tutti iniziano a fissarmi, succede sempre e ormai ci ho fatto l’abitudine. Mi guardo un po’ intorno e scorgo i miei amici al solito posto, sotto la quercia, mi dirigo verso di loro sorridendo, effettivamente non li vedo da parecchio tempo, mi sono mancate le cavolate in loro compagnia durante quest’estate. La prima che vedo è Claire alla quale corro in contro e le salto sopra.

-Mi sei mancata tantooooo!- le urlo nell’orecchio mentre la stringo a me

-KeyKey mi sei mancata tanto anche tu…ma ti prego…non strangolarmi- dice urlando mentre mi stringe ancora più forte, chi era che non doveva strangolare chi, scusate?

Dopo un po’ ci stacchiamo e mi giro a guardare il resto della compagnia che mi saluta con baci e abbracci, appena arriva il turno di Jake mi prende in braccio dai fianchi, mi bacia tutta la lunghezza del collo fino ad arrivare all’orecchio dove sussurra –Sei mancata tanto anche a me, piccola- per poi lasciarmi un lungo bacio a stampo. Da tutti i nostri amici si solleva un sonoro –uuuuh- che viene ricambiato da un mio sgardo omicida e dalla risata di Jake, gli è sempre piaciuto fare spettacolo.

 Appena distolgo lo sguardo da quei coglioni noto due occhi smeraldini che mi fissano che avrà da guardare Harry vorrei sapere! penso mentre il nostro sguardo si incatena per qualche secondo. Vengo riportata sul pianeta Terra da Claire che mi urla nell’ orecchio che la campanella è suonata.

-Claire mi accompagni a prendere l’orario delle lezioni di quest’anno?- le chiedo facendo la faccia da cucciolo.

Mi guarda per un po’ e poi sbuffa –d’accordo, tanto devo prendere anche il mio- dice mentre iniziamo a camminare –sono proprio curiosa di sapere chi saranno i miei compagni di classe di quest’anno, spero siano fighi- dice per poi farmi scoppiare a ridere. E’ incorreggibile.

Arriviamo in segreteria e chiediamo gli orari.

-nomi?- dice la segretaria.

-Keyra Thompson e Claire Smith- do i nostri nominativi e aspetto il foglietto.

-ecco…- ce li consegna e usciamo fuori, nel corridoio.

Inizio a leggere –Noooo!- la guardo triste –non siamo in classe insieme! E non ci sono nemmeno gli altri! Che palle oh!- dico sconsolata.

-Noo! Uffa! Volevo capitare con te!- dice sbuffando rassegnata per poi guardarmi con una strana scintilla negli occhi –con chi sei in classe? Li conosco? Sono dei bei ragazzi?- ecco spiegato tutto.

-Non saprei…vediamo…la Harrison, ma è una sfigata senza speranze e poi..oddio no, ditemi che non è vero- sbarro gli occhi

Mi guarda stranita –che c’è?- mi chiede

-Sono in classe con Styles, Malik e la troia…- dico sbuffando esasperata. Mi guarda un po’ negli occhi e poi scoppia a rider.

-che ti ridi?- le chiedo guardandola male, mentre mi incammino per l’aula di matematica.

-Io sono con Tomlinson e Payne- mi grida da vicino la sua classe con un sorriso beffardo.

La guardo male e mentre apro la porta della mia classe le grido per farmi sentire –vaffanculo! Sei solo una culata di merda- le faccio il dito medio scherzosamente, lei ricambia e poi mi giro per entrare in classe.

Appena mi volto vedo tutta, e dico TUTTA la classe che mi guarda.

-Signorina Thompson, vedo che la sua puntualità e la sua finezza non cambiano mai- dice il prof. indicandomi  il mio posto.

-mi scusi professore è solo che…-cerco una scusa plausibile ma in mente mi vengono solo cavolate. Cazzo!

-signorina, la lascio pensare fino alla fine dell’ora per trovare una scusa, l’importante è che sia credibile! Ora si sieda e presti attenzione- dice il vecchietto decrepito.

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