capitolo 10

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Vengo svegliata come sempre dalla sveglia e inizio a non sopportare quella snervante canzoncina, tasto sul comodino per trovare il pulsante per spegnerla, senza avere però risultati, la prendo e la lancio contro il muro facendo cadere le pile e quindi si spegne, per fortuna. Vedi di sbrigarti che devi chiamare Niall, una vocina mi ricorda che ancora non ho invitato Niall alla festa e quindi mi alzo di scatto, dirigendomi in bagno dove lavo i denti.

Rimango in pigiama tanto oggi è Sabato, quindi niente scuola. Torno in camera e prendo il mio telefono e chiamo il mio amico, senza ricevere risposta.

Mi butto sul letto e guardo il soffitto, i ricordi di ieri mi tornano alla mente. Dopo l'accaduto con Harry ho deciso di chiamare Jake, che mi ha aiutata a sfogare un pò di rabbia e malinconia.

#flashback

Dopo il bacio, io e Harry rimaniamo a fissarci per un pò, finché la voce di Ed sheeran non invade la stanza. Vedo il ragazzo sbuffare e cacciare il suo telefono dalla tasca.

-Mà....-

......

-si, arrivo-

........

-tranquilla, penso io a Rose-

.......

-ciao a dopo-

Chiude la chiamata e mi guarda dispiaciuto -scusa devo andare, devo badare alla figlia di mia sorella- sembra più impacciato.

Gli sorrido rassicurante e lo accompagno alla porta

-ci si vede domani alla festa allora...ciao Key- mi lascia un bacio sulla guancia e va via saltellando sugli scalini.

L'immagine di lui con una bambina, mi fa sorridere automaticamente, non sò perché ma come padre, lo vedo abbastanza bene.

Torno dentro e decido di chiamare Jake...

*TU TU TUUU*

-pronto, piccola?- dice dall'altro capo del telefono

-ehi J, ho bisogno di riprendermi un pò, vieni da me per qualche ora?- chiedo implorante

-certo, porto qualcosa io e ci divertiamo- posso intuire il suo sorriso malizioso -tra cinque minuti sono da te- e attacca

Ho proprio bisogno di sballarmi un pò per non pensare a questa vita di merda.

Puntuale come un orologio svizzero, Jake arriva dopo cinque minuti esatti, gli apro e lo faccio entrare.

Andiamo in cucina e lo vedo sedersi e poggiare l'occorrente sul tavolo.

-una bella canna aiuta parecchio- mi fa un occhiolino e prepara le due canne. Sono sempre stata contraria a queste cose, ma ne ho bisogno per non pensare a tutti questi problemi.

-tieni- la prendo e la accendo seguita da lui.

Faccio un lungo tiro e subito mi sento meglio, mi appoggio al bancone e finisco di fumare seguita da Jake che non smette di sorridere  un attimo.

Appena finiamo, spegniamo i mozziconi con l'acqua del rubinetto e li buttiamo nella spazzatura. Il fumo inizia a fare effetto, sento le gambe e le braccia pesanti e non riesco a formulare pensieri di senso compiuto, tutto inizia a girare e la testa su fa troppo pesante, chiudo gli occhi e lascio la testa pendere all'indietro.

Non faccio in tempo a voltarmi che Jake è su di me e iniziamo a baciarci in modo tutt'altro che casto. Inizia a mordicchiarmi il collo e a leccare per poi soffiarci sopra, mi fa venire i brividi, sarà perché ho appena fumato, ma sono già eccitata e posso confermare dalla leggera pressione sulla mia coscia che vale lo stesso per lui.

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