capitolo 7

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Sbarro gli occhi e cerco di ricordare il più possibile del mio sogno, ma niente, non riesco a ricordare niente.

Mi guardo intorno e cerco di capire dove mi trovo, della sera precedente mi viene solo in mente il volto di mio padre mentre...al solo pensiero sento gli occhi bruciare e la vista appannarsi, quindi cerco di pensare a qualcos'altro.

Cerco di alzarmi ma sento un peso sul mio stomaco. Mi giro di lato e vedo che il braccio appartiene a Harry che dorme beato al mio fianco, con la bocca leggermente schiusa, le sopracciglia aggrottate e i ricci tutti arruffati. Fa tenerezza.

Un momento. Ma io che ci faccio a letto con Harry e per giunta a casa sua? Mentre mi guardo in torno mi torna alla mente che è grazie a lui se non sono ancora nelle grinfie di quell'uomo, a quel pensiero mi scappa un sorriso.

Mi sistemo meglio nel letto e inizio a guardarlo mentre dorme. Sembra un angelo, pervertito ma sempre un angelo. I ricci gli coprono la fronte e gli occhi, con la mano glieli tiro indietro e inizio a pettinarglieli, il gesto sembra piacergli perché inizia a mugolare e stringe la mia vita ancora di più a se, mentre sposta il suo volto sulla mia pancia.

Continuo per un pò finché non vedo spuntare quelle sue magnifiche iridi verdi che mi guardano, io tolgo la mano dai suoi capelli e inizio a gardare un punto indefinito della stanza.

Lo sento muoversi senza mai staccarsi dal mio bacino, quando mi giro lo verso di lui lo vedo distante nemmeno cinque centimentri.

-mh...- sento il suo respiro sulle mie labbra -non credo di essermi mai svegliato meglio- sussurra con la sua magnifica voce ancora più roca del solito, è davvero eccitante.

Gli sorrido e senza allontanarmi dico -grazie, per tutto- e rossa come un peperone gli bacio la guancia.

Ricambia il bacio e si alza dal letto, posso constatare che effettivamente ha dormito in boxer e che ha un culo pazzesco. Mi riprendo dai miei pensieri poco casti e lo guardo in faccia. Deve aver notato dove era diretto prima il mio sguardo perché ora ha un sorriso malizioso stampato sul volto. Mantengo il suo sguardo e lui inizia a ridere

-che c'è?- chiedo -mica è colpa mia se hai un bel culo- no oddio, non l'ho detto veramente. Divento tutta rossa e mi nascondo sotto le lenzuola.

-oh grazie, sei molto gentile- ride -anche tu hai un culo niente male-

Lo sento aprire la porta e mentre sta per uscire esco dalla tana e gli chiedo -dove vai?-

Si gira a guardarmi e con un sorriso dice -a preparare la colazione, sulla sedia ci sono alcune cose che puoi mettere, sono di mia sorella, dovrebbero starti- mi indica la sedia vicino alla scrivania e io lo ringrazio con un sorriso.

Vado per alzarmi ma sento una forte fitta al basso ventre e mi lascio cadere sul letto con un mugolio di dolore.

-ehi...- si avvicina a me -che hai? serve una mano?- sembra davvero preoccupato e per sminuire la tenzione, nego tutto

-oh no..non ho nulla...solo....la gamba addormentata- dico esitante. Non potevo scegliere una scusa peggiore, che cazzata. Lui annuisce e si dirige al piano di sotto.

Stringo i denti e mi alzo dal letto, prendo gli abiti dalla sedia e vado in bagno. Mi privo dei vestiti e inizio a guardarmi allo specchio, la parte bassa del ventre, il bacino, la parte alta delle mie cosce, ormai tutte queste zone sono diventate di un viola scuro.

Le lacrime iniziano a rigarmi il volto e per non farmi sentire da Harry, mi chiudo nella cabina doccia. Continuo a guardare i lividi e il mio corpo, ho sempre odiato il mio corpo, ho iniziato a vomitare quello che mangiavo più di un anno fa e purtroppo quando ho raggiunto l'obbiettivo stabilito non sono riuscita a fermarmi, continuo a stare male e non riesco a mangiare, a bere, a fare troppo movimento...rischio l'anoressia se non faccio qualcosa e nessuno lo sa....Claire crede che io stia migliorando, infondo è quello che faccio credere, ma non è così. Cosa farò ora? Resto li ancora un pò e poi decido di  uscire. Mi sciacquo la faccia con l'acqua fredda e mi rivesto. Quello che mi ha dato Harry consiste in un pantalone nero aderente strappato sul ginocchio, una maglia leopardata, una giacca nera e le mie converse. Mh! Niente male.

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