Il Diario

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Il vento tra i capelli!
Io in sella a Fuego che cavalco lungo una spiaggia infinita con le onde che arrivando fino a riva ci sfiorano .
Che bello sentire gli zoccoli del mio amico che generano prima un rumore attutito dalla sabbia alternati a rumori di acqua come quelli provocati da uno scalpiccio sotto la pioggia.
Poi ci fermiamo.
Mi sdraio sulla battigia pancia all'aria con le mani sotto la testa e contemplo il mare fino a dove lo sguardo può arrivare.
Il mio fedele amico probabilmente si sente messo da parte e con uno zoccolo mi preme sul fianco tentando di attirare la mia attenzione,prima piano poi sempre più forte e quasi mi fa rovesciare.........
"Hei tu che fai sdraiato per terra?"
Apro gli occhi, e scopro che era solo un sogno ed è un uomo  imbronciato che mi bussa con lo stivale su un fianco.
Poi mi ricordo!
Sono svenuto per l'emozione giusto un attimo fa.
"Beh, non ti è bastata la notte per dormire? Non so dove vivevi prima ma, il letto non l'hai visto?
Ah! Io sono Xavier il tuo capo, so già che ti chiami Jean quindi bando ai convenevoli!
Ti aspetto di sotto.
Muoviti che c'è da lavorare!"
Fa per uscire poi si volta con la mano sulla maniglia e mi fissa con uno sguardo duro.
"Non sopporto gli scansafatiche !
Quindi bada bene a come ti muovi ragazzo."
Ed esce sbattendo la porta.

DIARIO

Si, ho deciso di scriverlo perché non mi è chiaro quello che mi sta capitando.
So che è grazie a questo strano oggetto ma non capisco quanto sia potente o pericoloso e ne ho paura.

Primo giorno.

Oggi non è stata una gran bella giornata.
È arrivato Fuego a Versailles e ho chiesta a Xavier di poterlo vedere.
Mi ha urlato dietro che sono qui per lavorare e non per divertirmi e me l' ha negato.
Ha detto che fino a quando non finivo di pulire tutte le stalle da solo non se ne parlava proprio e mi ha gettato una ramazza tra le mani.
Io mi stavo per mettere a piangere ma non gli ho dato quella soddisfazione.
Ho cominciato ad ammucchiare il fieno in fondo ai recinti dei cavalli e poi mi è venuta un idea.
Ho preso quel coso dalla tasca e l'ho agitato con la mano verso la ramazza.
Questa si è sollevata e ha cominciato a correre per tutto il perimetro alzando nuvole di fieno e polvere.
Quando quella nebbia si è dissipata , sono rimasto a bocca aperta.
Non sembrava più neanche lo stesso posto.
Xavier dopo un attimo è tornato ed è rimasto impietrito sull'uscio.
Poi è diventato paonazzo e mi ha urlato:
Tutto qui quello che sai fare?
Ragazzo!Non ci siamo proprio !
Per oggi basta così, tanto più di questo mi sa che non sei in grado di fare!
Guarda che sei in prova!
Fila via, prima che mi arrabbi sul serio!
Io mi sono allontanato con la sua voce che mi urlava :
Domani vedi di essere puntuale, non sono mica la cameriera che viene a svegliarti!
Il resto della giornata l'ho passato con Fuego a perlustrare i dintorni della reggia ed è stato bellissimo.

Appunti :

1. Ricordarsi di dire
"voglio mangiare la stessa cosa che mangia il Re"
e non
"Voglio mangiare quello che mangia il Re.........."
Non è stato bello veder portar fuori di peso il cuoco dalla guardia, avendo  trovato il carrello vuoto un attimo prima di servirlo in tavola, mentre la mia camera traboccava di ogni prelibatezza.

2. Se ho ancora intenzione ,e credo di si, di spiare attraverso i muri la figlia del mugnaio mentre si fa il bagno
devo assolutamente ricordarmi di non farlo vicino alla sua finestra.
Strilla veramente forte e ha una mira formidabile nel lancio di oggetti pesanti, lo dimostra il bernoccolo che non se ne vuole più andare.

3. Evitare di sollevare Fuego con una mano non ne è per niente contento.

Ho capito che Xavier non mi sopporta proprio!
Non che gli altri li tratti bene ma, nel mio caso, sono solo urla e rimproveri.
Oggi mi ha dato da strigliare 20 cavalli, quando agli altri al massimo ne da quattro, e mi ha anche detto di spicciarmi.
Poi si è seduto come suo solito in fondo alle scuderie a tracannare vino e cantare stornelli a squarciagola.
Mi sembra ancora di sentire la sua voce.
"Alouette gentille alouette
aaaaaaaalouette je te plumerai"

Pure stonato.......uff.

Io ho cominciato a pulire Ratatuoille mentre il capo non mi toglieva gli occhi di dosso.
Poi si è alzato barcollando facendo rovesciare la sedia e cercando di centrare la porta è sparito chissà dove.
Non aspettavo altro!
Ho tirato fuori dalla tasca lo zampino ( si, mi sono informato è uno zampino di lepre) e l' ho puntato verso i recinti ordinando " pulitevi da soli !"
Che spettacolo vedere dei cavalli afferrare le spazzole con la bocca e a turno strigliarsi gli uni con gli altri.
Mi sa che si sono anche divertiti , nitrivano di gioia.
Io per la loro privacy non gli ho ordinato di parlare in francese, o forse era un po' per paura che me ne stessero dicendo di tutti i colori.
A parte questo, erano lindi e lucidi come non mai .
Quando è tornato Xavier, ha cominciato a strillare e ad andare avanti e indietro .
Vabbeh, non mi aspettavo certo una pacca sulla spalla e neanche un bravo ,ma sentirmi definire la vergogna della Francia mi è sembrato veramente eccessivo.

Appunti :

1. Non proverò mai più a volare !
Ho scoperto di soffrire di vertigini e vomitare in planata sui panni stesi dalla signora Volget non è stato il massimo.
Pensando ad un brutto scherzo, sta ancora cercando il responsabile tra i ragazzini dei dintorni.

2. Usare lo zampino è fantastico ma, ogni volta che lo uso, la mano mi brucia come se stesse prendendo fuoco e le unghie mi stanno crescendo in modo strano.
Comincia a notarsi una strana differenza tra la mano destra e la sinistra.

Lo zampino del diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora