La Normativa

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In capo di coda
brividi e schiocchi
da lieta nuova ricevuta
mai accadde a parer mio
il malvagio
in santo inquisitore
trasformato

-E tu cosa gli hai detto?
E lui che cos'ha risposto?
E tu che cos'hai fatto?
E lui che faccia ha fatto?
Sei sicuro?-

Queste sono 5 delle 267 domande che il maligno aveva posto ad Alzabek quando gli si era presentato di fronte tutto trafelato con la notizia del ritrovamento del suo Zampino.

Immaginate la scena, un demone tutto sudacchiato che arriva di corsa urlando:
<<Maligno, maligno......l'ho trovato!>>
Neanche il tempo di riprendere fiato e si era ritrovato seduto nell'ufficio del suo capo con il Diavolo che gli girava attorno muovendo la coda a scatti neanche fosse una frusta.
E fosse solo quello.
L'incontro si era trasformato in un interrogatorio stile Santa Inquisizione, che tra l'altro, anche quella, era stata una delle idee più riuscite del Malvagio.
Erano anni che si vantava e sogghignava di questo; era riuscito ad instillare negli uomini il dubbio che tra loro si nascondesse un dannato, e questi da brave formichine quali erano, avevano cominciato a torturare e bruciare i propri simili generandosi la dannazione eterna.
Risultato: una raccolta di anime senza sforzo!
In meno di un decennio l'inferno si era arricchito della presenza di uomini di chiesa, cosa fino a quel momento assai rara, e si dovette aprire una nuova ala.

Il girone dei creduloni.

Essendo lui ad aver inventato questo "gioco" ne conosceva appieno le regole avendole impostate a sua immagine .
Da questo si può desumere che il povero Alzabek non poté che vuotare il sacco senza tralasciare nulla.

-Facendola breve.....-

Ebbene si, la sedia era scomoda e sembrava bruciasse, e lui non vedeva l'ora di terminare il suo racconto e dileguarsi il prima possibile.

<<Ho cercato in lungo e in largo notizie del tuo zampino, senza mai fermarmi o dedicarmi ad un minuto di svago.
Ad un certo punto ho incontrato un contadino che mi ha raccontato una storia inverosimile, cioè, di un tipo che conosceva un mago e mi ha anche indicato dove trovarlo.
L'uomo, per la precisione un capo stalliere, se ne stava in una locanda con una brocca di vino in mano e , purtroppo, non ho dovuto neanche malmenarlo per farmi raccontare la storia di quel ragazzo che a suo parere aveva qualcosa che lo rendeva speciale.
A suo avviso, per l'appunto, uno zampino magico.
Saputo dove trovare Jean, così si chiama il ragazzo, ho liquidato lui ed i miei aiutanti e mi sono trasferito a Versailles, dove il giovane lavora.>>

-Bene! Hai preso l' amuleto? Dammelo subito!-

-Se mi lasci finire il racconto ti spiego!-

Un rigolo di sudore si fa strada tra le rughe che appaiono più solcate sul volto del maligno, evaporando in un istante come se la sua temperatura fosse di 200 gradi.

<<Ho scoperto la stanza dove dormiva e ho aspettato la notte per sottrargli l'oggetto senza essere visto da nessuno. Sono entrato senza fare rumore , stile monaco shaolin, e ho allungato la mano per afferrare il talismano che pendeva dal collo di un giovane dormiente che russava a pieni polmoni.
Come ho fatto per afferrarlo, dallo zampino è partito un fulmine che mi ha bruciacchiato tutti i peli del braccio.
Non ho potuto trattenere un urlo per l'inaspettato dolore ed il ragazzo è balzato sul letto chiedendomi chi ero e cosa facessi lì.
Non gli ho dato spiegazioni, gli ho solo ordinato :
"Dammi subito lo Zampino!''
Lui urlando mi ha risposto:
"Col cavolo che te lo do!"

Allora ho tentato di afferrarlo con l' altra mano, quella sana, ma di nuovo è partita una saetta che tra un po' mi fa stramazzare.
Avendo finito le mani a mia disposizione sono scappato e sono corso qui da te per sapere come fare a strappargli l'oggetto.
Secondo me gli ha fatto un incantesimo e non lo si può proprio toccare!>>

Satana, resta un attimo senza fiato, come chi ha Natale si aspetta di ricevere il regalo più bello del mondo ben impacchettato sotto l'albero e, al contrario, scopre che gli hanno portato via anche l'albero .
<<Hummm, non so proprio cosa dire.
Questa è una cosa assai strana!
Zitto un attimo che vedo la normativa!>>
La normativa "INFERNO PRIMA EDIZIONE" era un libro enorme che il maligno tirò fuori dal cassetto centrale della sua scrivania per appoggiarcelo sopra con un tonfo sordo che fece sollevare una nuvola di polvere.
Non era solito aprirlo e non gli piaceva neanche farlo.
Il ricordo del suo esilio e di Gabriele che arriva e gli porge quel manuale senza proferire parola non poteva svanire nella sua mente.
Con la mano tentò di levare un po' di polvere dalla rilegatura in pelle di Mammut e cominciò a sfogliare le pagine, seguendo riga per riga con l'unghia dell'indice, alla ricerca di quello che lui poteva o non poteva fare.
Soprattutto, questo libro, riportava quello che NON poteva fare.
-Eccolo!!!"-
Satana, a questo punto comincia ad urlare girando in tondo attorno al tavolo recitando il rosario al contrario (elencando tutti i santi ma di certo non per osannarli), sotto lo sguardo curioso, attento e preoccupato di Alzabek che, con la testa, seguiva i suoi giri come fa un cagnolino quando vede un osso che dondola in una mano.
<<Libero arbitrio! Proprio in questo mi dovevo imbattere! Tu sai che cos'è il libero arbitrio, vero???>>
Il povero diavolo da inquisito ora si ritrova sotto esame.....
<<Ma, io , penso che sia, (attimo di pausa) ....... dicesi libero arbitrio quando un arbitro decide di testa propria di favorire una o l'altra squadra senza badare a ciò che è avvenuto realmente, ma si basa solo su quello che più gli aggrada, mosso da sue preferenze o da sentimenti personali.>>
Risata di gola del maligno.

<<NO! Quello è un arbitro cornuto!

Il libero arbitrio consiste nel fatto che quelle dannate formichine possano decidere di testa propria ciò che possono o non possono fare, di modo che si rovinino la vita da soli ed io, a causa di questa normativa, non posso interferire se non proponendogli delle idee ma sta a loro accettarle o rifiutarle.>>

Lo zampino del diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora