Finale Marc

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Cosa ci fa lui?

Sonia non sa cosa fare: rimanere? Andarsene?

Non ne ha il tempo perchè lui la vede e le corre incontro.

Indossa una maglia con un giubbino in pelle e un paio di pantaloni chiari. Sembra tornato ai vecchi tempi.

"Ciao Jorge. Non credevo di trovarti qui...".

"Io sì. Cioè... Volevo dirti che quel messaggio te l'ho mandato io e non Marc."

"Ah." È rimasta abbastanza scioccata.

"Sì. L'ho fatto perchè domani parto per New York dato che ormai non c'è più nulla che mi tenga qui ed avevo  paura che se ti avessi detto che ero veramente io non saresti venuta. Dai, entra."

Sonia è un po' perplessa: e la casa? "Magari ci ha ripensato e la tiene come casa per le vacanze o la regala alla sua ragazza... Va be', inizia a fare freschino. Entriamo."

La cena prosegue tranquilla fino a quando entra una sagoma in sala. 

E' Marc.

"Marc, non è come sembra."

Sonia con quelle parole voleva dire: Marc normalmente non esco con il mio ex senza avvisarti; Marc non ti ho tradito.

"Sì, lo è."

Marc prende parola: "Sai, non avrei mai immaginato di diventare il tuo ragazzo. Vi ho visto tante di quelle volte insieme ed eravate inseparabili, eravate l'uno l'anima gemella dell'altra."

Lungo sospiro per tutti e tre. Che storia carica di nostalgia...

"Poi è successo. Vi lasciate."

Sonia inizia a pensare che la storia sia più complicata di quello che le vogliono far credere: se il messaggio l'ha mandato Jorge, Marc come sapeva dell'incontro? L'ha pedinato?

Decide di prendere le redini del discorso.

"Ehm... Scusate ragazzi, non so se vi siete messi d'accordo e dove volete andare a finire con il discorso, però io voglio chiarire una questione."

Jorge e Marc si guardano: forse sono arrivati alla resa dei conti.

Sonia inizia a parlare ad occhi bassi: "Vi devo chiedere innanzitutto scusa per come è andato l'ultimo periodo. Sono stata parecchio nervosa ed insopportabile ma, credetemi, non lo volevo. Avevo solo bisogno di capire cosa volessi veramente. E sono giunta ad una conclusione."

Chissà qual'è la sua scelta...

"Sapete, qualche tempo fa ho letto una frase che mi è stata utile per decidere. La frase, più o meno, recita così: <<Se ami due persone contemporaneamente, scegli la seconda perchè se amassi davvero la prima, non avresti perso la testa per un'altra.>>

Guarda Jorge che si trova completamente spiazzato: è il contrario di ciò che si immaginava.

"Jorge, la nostra storia è stata bellissima e non finirò mai di ringraziarti per tutto ciò che mi hai fatto capire e diventare ma, seppur da quando sei tornato qui il mio cuore ha ricominciato a battere come faceva un tempo, sarebbe un cercare di rivivere il passato, un qualcosa che è ormai finito."

Poi si gira verso Marc, piuttosto contento della notizia.

"Marc, ho scelto te perchè da novembre dello scorso anno tu sei sempre stato presente e solo tu ed io sappiamo quante volte ti ho raccontato di Jorge, del nostro amore e quanto fossi felice con lui. Mi sei stato accanto. Poi abbiamo iniziato a vederci, ad innamorarci e tu mi hai sostenuto qualsiasi cosa facessi e penso si veda anche da come sono ora, fisicamente e caratterialmente. Tu c'eri. Ti ho raccontato del ritorno di Jorge e abbiamo vissuto questo tempo insieme sapendo benissimo entrambi cosa poteva voler dire al nostro <noi> ma sei rimasto, anzi varie volte hai cercato di nascondere la rabbia, il fastidio verso certi miei comportamenti per non mettere in pericolo il buono che avevamo costruito. Questo per me è importante. Quindi ho capito che sei tu la persona giusta."

Marc la travolge con uno dei suoi baci più avidi e passionali mentre Sonia rivolge un'occhiata a Jorge.

Ore 5. Jorge è in aeroporto perchè fra poco partirà l'aereo per New York. Sperava le cose andassero diversamente ma così non è stato.

E' in fila per salire sulle scale mobili con il suo trolley quando sente il suo cellulare indicargli una notifica.

Lo toglie. E' Sonia che gli ha scritto su whatsapp.

"Ciao Jorge, probabilmente non mi vuoi più sentire dopo ieri sera nè tantomeno ti aspettavi che ti scrivessi ora, ma ho pensato che fosse la cosa migliore parlarne, o meglio scrivertene.

Quel noiosissimo discorso di ieri sera non era un chiarimento, bensì una farsa.

Quante volte ho sognato di ritrovarmi in quella situazione ed ogni volta il mio cuore mi diceva che se fosse mai successo dovevo per forza scegliere te. Quando ieri sera ho iniziato ad avere qualche dubbio in quanto eravate presenti entrambi, sentivo il cuore quasi uscirmi dal petto perchè sarebbe stato il giorno della verità ma anche una voce nella mia testa che poi, purtroppo, ho seguito. 

Quella voce mi diceva che tu eri e sei la persona che amo ma anche quella che ho più ferito nella mia vita.

Scegliere te in quel momento avrebbe significato illuderti un'altra volta su noi: e se poi le cose non fossero andate bene? Ma soprattutto se io, ancora una volta, avessi scelto in futuro qualcos'altro che non eri tu?

Non mi andava di punirti di nuovo per colpe mie.

Per questo ho deciso di prendere coraggio e fingermi innamorata seriamente di Marc che sarà pure una persona splendida, perchè di questo non c'è dubbio, ma non potrà mai avere quel posto che avevi ed hai tu.

Mi dispiace ma, credimi, l'ho fatto per il tuo bene.

Sii felice perchè è ciò che ti meriti dal profondo del cuore."

Jorge sta leggendo ormai sulle scale mobili.

Le lacrime scendono una dopo l'altra senza riuscire a fermarle. Le asciuga alla bell'e meglio e mette il cellulare in tasca quando gli cade lo sguardo sulla gente che occupa il piano sottostante. Sonia è lì: anche lei una fontana che lo vede andar via e prima che sparisca al piano di sopra, formula delle parole che lui capisce solo attraverso il labiale. Ti amo.

Jorge è arrivato di sopra.

"Se Sonia è qui, devo andar di sotto e troveremo una soluzione."

Poi frena il suo istinto: "No, non è giusto. Lei ormai ha scelto. Scendendo non farei altro che farmi del male."

Si asciuga le lacrime per un'ultima volta.

"New York arrivo. Questo sarà un nuovo inizio."

"Sono solo lacrime
E non è proprio niente di speciale
Una per ogni passo fatto insieme
Una per tutte quelle notti svegli ad ascoltare
Canzoni d'amore
Quelle che fanno sempre stare male
Una per ogni piccola emozione
I tuoi vestiti in sette borse
Da portare chissà dove
Chissà dove...
Lo sai che sta piovendo
Perché ci stiamo lasciando
Altrimenti sai mica pioveva così tanto
E queste nuvole d'acciaio fanno sparire il cielo
Vedrai che tornerà sereno
Domani tornerà sereno..."

Testo: 9 primavere - Ermal Meta

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