capitolo secondo - Neerhi

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Il pomeriggio passò velocemente e il sole stava già calando, quando Neerhi sentì delle voci provenire dal bosco. Erano poco più di sussurri e sembravano venire dagli stessi alberi.
Parevano voci infantili, come se ci fossero centinaia di bambini che all'unisono facevano il suo nome.
Nonostante il giovane timbro, quelle voci le spiravano allarme. Non sapeva se fidarsi e seguirle, o ignorarle e raccontare tutto ai suoi genitori facendo la figura di una pazza che si sente un gran vociare in testa.
Decise, per il momento, di lasciar correre e fece per andare verso la porta di casa quando un flebile fruscio catturò la sua attenzione. 
Stava iniziando a spaventarsi.
Chiamò a raccolta tutte le informazioni che conosceva sulla presenza di esseri feroci nella Terra del Mare, ma non concluse quasi nulla: sapeva dell'esistenza di serpenti marini di media grandezza - residenti nelle acque del Golfo di Aleia e nei dintorni di Mewind - ed era a conoscenza del fatto che c'erano draghi selvatici nella Terra del Fuoco, della Notte e del Vento.
Ma quei draghi non andavano mai nelle altre terre. Però i Cavalieri Di Drago vivevano in tutta Ehiria, e c'è n'erano anche sui Monti Metalliferi.
"No, quelli sono tipo addomesticati, se così si può dire. Non farebbero mai male ad una mosca se non glielo venisse esplicitamente comandato dall'Ordine."
《Idea!》esclamò con voce piuttosto alta.《I folletti, ci sono i folletti!》Era felicissima, si potrebbe dire "al settimo cielo".
Non aveva mai visto dei veri folletti e smaniava di fare la loro conoscenza.
Aveva un sacco di domande "i folletti volavano?" e "che colore avevano i capelli?", "avevano un capo?", cose così.
Ad Ender, dove viveva prima di esserne esiliata, si diceva che questi esserini avessero una mente diabolica, e che chi li incontrava non ritrovasse più la via di casa; ma aveva anche sentito che erano personcine benevole e che facevano doni magici alle persone di cuore nobile e gentile.
Era così trasportata dai suoi pensieri che non si era accorta di aver strillato di gioia.
《Neerhi...!》suo padre bloccò il suo flusso di pensieri felici.《Cosa succede? Perché hai gridato in questo modo? Ti senti male, per caso?》disse avvicinandosi e mettendo le piccole mani di Neerhi tra quelle sue, ormai temprate dal continuo lavoro di intagliatore.
《No sto benissimo, padre.》rispose. 《Sono solo emozionata per una scoperta che ho appena fatto. Tutto qui. Ah, posso andare a passeggiare nel bosco?》
《"Tutto qui"?》fece eco Tara che nel frattempo era arrivata.《Ci hai spaventato enormemente, signorina.》 Il viso contratto in una smorfia di rabbia.
Neerhi cercò di cambiare subito argomento per non sorbirsi la collera della madre.《Posso andare a fare questa passeggiata, di grazia?》
《D'accordo...》iniziò Deles. 《Ma non mi piace che tu vada in giro per i boschi tutta sola...》poi aggiunse : 《...così stamattina ti ho comperato un ciondolo...》disse dando a Neerhi un piccolo contenitore.
Tara gli rivolse uno sguardo di fuoco : "Come si permetteva di sprecare i loro pochi risparmi per una stupida collana?" pensò nell'attimo preciso in cui lui rivolgeva le parole alla figlia.
Delas, incurante dell'espressione furibonda della moglie, continuò a parlare porgendo alla figlia anche un cordoncino.
Lui le legò al collo la collana e aggiunge:《Questo manufatto è intriso di magia. Ti proteggerà dai demoni e dagli incantesimi oscuri. Tienilo sempre con te, e non separartene mai.》
Neerhi osservò il regalo: era una squama di drago lavorata a forma sferica, di un blu intenso come i suoi occhi, avvolto da due ali di drago, grandi meno di un terzo del suo mignolo.
Era entusiasta della sua nuova proprietà, e con la stessa gioia si diresse nel folto del Bosco delle Voci alla ricerca dei folletti.

IL MONDO DI EHIRIA - Figlia Del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora