capitolo nono - Neerhi

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《Tutto bene?》le aveva domandato il vecchio folletto.
《Credo di sì, ma se intendi avere un brutto bernoccolo sulla nuca, allora non va affatto bene.》e si massaggiò la testa con movimenti circolari.
Il vecchio folletto le si avvicinò.《Vieni qui, e fammi vedere il colpo.》
《D'accordo...》disse lei dolorante.
《Sai, non è saggio andare a sbattere contro il tronco di un albero centenario, ci si potrebbe fare male...》gli sfuggì un sorriso.
《Pensa, non me ne ero accorta!》aggiunse imbronciata, senza accorgersi dell'ironia del folletto.
《Col tuo permesso, posso?》fece lui muovendo il mento verso la sua testa.
Anche se Neerhi non capì appieno cosa le stava dicendo il vecchio, annuì con un po' di incertezza.
Il folletto le posò una mano sul capo, e iniziò a pronunciare delle parole, e muovendo l'arto libero, si esibiva con strani  gesti che Neerhi non capiva.
Un antico senso di curiosità, sembrò risvegliare la sua memoria, come se dentro di sé, sapesse già cosa stesse facendo il vecchio.
Come se lo sapesse da tanto tempo.
Un profondo brivido le attraversò la schiena, bloccandola in una posizione scomoda per pochi secondi.
Il vecchio aveva allungato la sua mano sopra il livido, e una luce azzurra gli riempì il palmo.
《Fedeshi darew ghiashi. Molete shiardi questieo...》
Emanava un certo tepore, che la faceva rilassare, ma al contempo le gettava una strana inquietudine.  Sentiva che il malore e il gonfiore svanivano, e questo le sembrava contro natura.
Quindi si fece coraggio e chiese : 《Cosa stai facendo, e come ci riesci?》
Il vecchio stava ancora mormorando quella strana cantilena, quando disse:《Questa è magia, mia cara, comunque se sei stanca non preoccuparti, perché ho quasi finito...》e ritornò sull'incantesimo: 《...arhd defserin kijan...》
A quel punto venne interrotto dalla voce di Neerhi.
《Yielin!》esclamò.  Era consapevole che nel profondo ciò che diceva il vecchio folletto, le era famigliare, ma non immaginava di sapere perfino le parole.
《Come fai a sapere il resto dell'incantesimo?》domandò subito il vecchio, con una smorfia preoccupata stampata sul volto.
《Non lo sapevo, infatti. Me la sentivo dentro, la parola.  Era come se me l'avessero insegnata quando sono nata. Non saprei darti una spiegazione precisa.  Sapevo che quella parola andava in quella frase e non in un'altra, tutto qui.》
Il vecchio andò subito al punto.《 Tu hai mai imparato la magia? Cioè, sei mai andata ad una Scuola Di Magia?》
《No, mai》fu la secca risposta.《Però so parlare agli animali!》
《Agli animali? Oh, santissimi alberi!》Era preoccupatissimo.《Da dove vieni piccolina?》
《Da vicino Ender, perché?》
《No, no, dove sei nata?》chiese lui. 《Per caso nei dintorni dell'Impero Degli Elfi?》
Efliem si intromise nel discorso.《Era proprio di questo che volevo parlarvi, Keilem.》

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