capitolo terzo - Neerhi

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Erano ormai due ore che Neerhi camminava nel Bosco delle Voci, ed erano le sei di sera.
Cominciava a credere che non avrebbe mai incontrato nessuno, e così, raggiunta una radura, decise di stendersi sull'erba per recuperare le forze. "Mi fermo solo un minuto, poi riparto...", pensò.
Aveva una tale stanchezza addosso che socchiuse gli occhi e, senza accorgersene, sprofondò in un sonno ristoratore.

La svegliò la voce di un bambino.
Aveva la vista parzialmente offuscata dal sonno, e faticava a definire i contorni di ciò che la circondava.
《Ah, sei sveglia!》esclamò la stessa voce.
Le sembrava di essere immersa in un rosso abbacinante, come se stesse entrando per la porta dell'inferno.
《Chi parla?》chiese. Con non poca fatica si mise a sedere, stropicciandosi gli occhi.
Si accorse che era sera, all'ora del tramonto. Ecco spiegata la faccenda dei colori così accesi di quel luogo.
Una risata sotto i baffi interruppe il corso dei suoi pensieri.
《Io chi sono? Che sfacciata, tutti sanno chi sono!》fu la risposta.
《Ilius, falla breve per piacere!》disse la voce di un altro individuo.
Per Neerhi quello che vide fu sconvolgente. Davanti a lei si stagliavano due figure minute dall'aspetto buffo: quella che aveva parlato per prima aveva degli occhi sproporzionatamente grandi , di un verde acceso, e i capelli corti dello stesso colore delle violette in primavera; il secondo aveva capelli simili, ma possedeva un contorno blu cobalto alle estremità delle iridi.
Erano folletti!
《Va bene, va bene! Mi presento sono Ilius. Al tuo servizio, madame...?》chiese.
《Neerhi.》rispose completando la frase di Ilius.《Sono Neerhi.》
Al sentire il suo nome entrambi si fecero piccoli piccoli, come mossi da un timore reverenziale.
《Senti...》fece Ilius abbandonando il tono spavaldo che aveva fino ad un minuto fa.《Per la sicurezza del nostro popolo, debbo farti un ispezione.》
《COME?》disse Neerhi allibita, ma anche offesa di una tale mancanza di fiducia nei suoi confronti.
《Perfetto , dato che sei d'accordo incominciamo!》
《No, non sono per nient...》Non le lasciò finire la frase.
《Hai armi con te? Anche magiche, intendo.》
《B'é...》rispose lei un poco incerta. Non sapeva se definire "arma" la sua collana, dato che non conosceva quasi nulla delle capacità dell'amuleto.
《Ha ARMI! ! !》gridò al suo compare, allarmato dalla risposta di Neerhi.
《E no! Adesso basta! Mi spiegate cos'è che avete? Vi spaventate davanti ad un innocua ragazzina, che è venuta fin qui per conoscervi, e magari divertirsi nel giocare con voi!》strillò di rimando lei. Solo adesso si era accorta che i due folletti avevano un paio d'ali: erano diafane ed evanescenti, e i loro le usavano per svolazzarle attorno come farfalle davanti ad un pericolo.
Si fermarono all'improvviso.《Come? Hai percorso mezza Ehiria solo per conoscerci? 》chiese uno a bocca aperta.
《Quale mezza Ehiria!》eclamò Neerhi.《Vengo dai margini del bosco, io!》I due si guardarono interrogativi.
《Quindi non provieni dall'Impero degli Elfi?》
《Certo che no!》fu la sbrigativa risposta. Ma era vero, lei non si era mai avventura oltre i confini della Terra del Mare, dove viveva.
E poi, non era davvero certa di seguire il filo del discorso, e capire dove volevano arrivare i folletti, ma "tentar non nuoce", si disse, quindi tentò di capire quali erano le risposte che cercavano di estorcerle.
《Allora vieni con noi》propose il secondo folletto, ribaltando i suoi piani.《A proposito...》continuò.《Io sono Efliem.》
《Piacere Efliem.》disse Neerhi allungando la mano, ma quello probabilmente non capì, e fece scena muta.
《Il piacere è tutto mio, credimi.》Non aggiunse altro. Le prese la mano e disse:《Seguici.》
《Dove andiamo?》
《Tu vieni e basta.》
Neerhi ancora non riusciva a capirci niente, del discorso, ma acconsentì.

IL MONDO DI EHIRIA - Figlia Del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora