Capitolo 16

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Il Wakanda era un paradiso della tecnologia, del benessere e di tutto ciò che potesse tornare utile all'uomo. Non a caso Steve Rogers accettò molto volentieri l'offerta del principe, ora re, T'Challa di restare lì, di prendere tutto il tempo di cui aveva bisogno e, se in caso avesse voluto ricominciare da capo la sua vita, lì avrebbe trovato una casa e delle persone su cui sempre contare.  

Il super soldato al momento se ne stava in disparte, in una delle camere del palazzo, seduto davanti ad una scrivania e con un pc portatile aperto davanti, mentre con lentezza e accuratezza scriveva qualcosa di tanto in tanto su un piccolo taccuino con la copertina in cuoio. La penna nera si muoveva con una lentezza, quasi esasperante mentre le iridi azzurrine altrui erano fisse su quelle parole che continuava a ricalcare con forza, come se, se fosse riuscito a scavare ancora più infondo, avrebbe indubbiamente trovato quello che stava cercando.

<<Avanti...>>

Fu la sua voce che rompeva il silenzio, seguendo il rumore di qualcuno che bussava ala porta, dalla quale emerse la Vedova Nera, in rigorosi abiti casuali e senza alcun'arma a portata di mano, apparentemente. La donna, dopo essersi chiusa con cura la porta alle spalle, avanzò in direzione dell'altro, mantenendo le mani all'interno delle tasche e concedendosi, nel frattempo, la possibilità di guardarsi intorno, come se stesse controllando effettivamente qualcosa.

<< Allora, Cap... Novità?>>

La voce era macchiata da un pizzico di interesse e, per sottolineare la cosa, inarcò persino un sopracciglio, il tutto mentre manteneva le iridi smeraldine fisse sul volto altrui, attendendo ovviamente una risposta.

L'uomo scosse il capo, scostando appena la sedia dalla scrivania e ruotando il busto parzialmente, in modo tale che fosse indirizzato verso la donna dalla chioma cremisi

<<Non chiamarmi così, non sono più un Capitano... Con tutto questo via vai, mi sento più un Nomade...>>

Un sospiro seccato venne poi emesso dalle sue labbra, per poi arricciarle in una smorfia poco convinta, tornando a guardare il taccuino con tutte quelle annotazioni. La mano si posò delicatamente poi sulla parte superiore del monitor del pc, per poi abbassarlo e dunque spegnerlo un momento, mettendolo così in stand-by.

<< Non so come possa essere possibile una cosa del genere, in verità... Alla ragazza non manca parte del DNA proveniente dalla madre, questo continua a cambiare in ogni momento, modificando la sua composizione e i suoi dati, eppure questa non sembra cambiare di una virgola...>>

La donna corrugò la fronte, come se fosse incapace di credere a quella parole. Tolse dunque le mani dalle tasche e, aggirando con calma la sedia sulla quale Rogers era seduto, tese le mani in direzione del taccuino, esitando inizialmente, fino al momento in cui l'uomo acconsentì con un cenno del capo.

<< Dovrebbe essere impossibile... Il suo DNA non può mutare, dovrebbero vedersi gli effetti collaterali. >>

L'uomo sbuffò, alzandosi finalmente dalla sedia.

<< è come se avesse solamente un padre, come se fosse nata solamente da lui... Eppure è umanamente impossibile che una cosa simile possa essere accaduta.>>

<<Non me ne intendo molto di mitologia o altre cose di questo genere... Ma si da il caso che la dea Atena, la dea greca della sapienza, delle arti e della guerra sia nata solamene da suo padre, Zeus.>>

Steve si bloccò a quelle parole, fece solamente un cenno con la mano che incitava la donna a continuare quella sua spiegazione.

 << Tra gli dei dell'Olimpo, il monte in Grecia...  Atena viene ritratta come la figlia prediletta di Zeus, nata già adulta e armata, dalla testa del padre...>>

E anche in quel momento, la donna decise di fermarsi, arricciando le labbra in una smorfia poco convinta, come se fosse combattuta, ma, adogni modo, questa continuò con il suo discorso.

<<Varie sono le versioni riguardo alla sua nascita, comunque. Infatti una versione dice che Atena è solo figlia di Zeus. Quella più comune dice che Zeus tradì nuovamente Era con Meti, Dea della prudenza e della saggezza, ma subito dopo ebbe paura delle conseguenze che ne sarebbero derivate: una profezia diceva che i figli di Metide sarebbero stati più potenti del padre, fosse stato anche lo stesso Zeus. Per impedire che questo si verificasse, subito dopo aver giaciuto con lei, Zeus indusse Meti a trasformarsi in una d'acqua e la inghiottì, ma era ormai troppo tardi: la Dea aveva infatti già concepito un figlio. Meti cominciò immediatamente a realizzare un elmo e una veste per la figlia che portava in grembo, e i colpi di sferrati mentre costruiva l'elmo provocarono a Zeus un dolore terribile. Così Efesto aprì la testa di Zeus con un' ascia e Atena ne balzò fuori già adulta e armata e Zeus in questo modo uscì vivo...>>

Steve sembrava appena perso, per quelle parole.

<< Stai dicendo che Stark sia Zeus e che abbia mangiato qualcuno? Questo spiegherebbe la megalomania e la frequentazione di più donne allo stesso tempo... >>

La donna scosse il capo, trattenendo appena una risata.

<< No, ma se il latini dicevano Nomen omen, dovrà pur esserci un motivo.>>

Con un movimento rapido della mano, l'uomo riprese quel taccuino che la donna gli stava tendendo con tanta cura, dopo averlo sfogliato un paio di volte e letto i vari appunti su di esso.

<< Quindi la ragazzina è una sorta di divinità... >>

La donna alzò le spalle, sospirando.

<< Se esiste il Dio del Fulmine di cui parla la mitologia norrena, perché non dovrebbe esistere anche la dea della sapienza?>>






Zaaaaan-zAAAAAAAAAAAN!

Si, doppio capitolo oggi u.u

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