" ℙ𝕣𝕠𝕝𝕠𝕘𝕠 "

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Il telefono di Tony continuava ormai a squillare da diverse ora, nessuna interruzione era intercorsa tra un tentativo di chiamata e un altro, il tutto ovviamente sembrava andare a discapito della figura dell'uomo, che evidentemente impegnato nel fare altro, si era ritrovato sia impossibilitato che poco incentivato a rispondere, indipendentemente da chiunque potesse essere. Gli occhi nocciola dell'uomo vagavano per quell'ampio e allo stesso tempo vuoto salone che costituiva l'entrata della dimora Stark, struttura che avrebbe ripreso indubbiamente vita grazia al ritorno della figlia, Athena, che era stata mandata a vivere oltre oceano dopo i pericolosi avvenimenti di New York con Loki ed i Chitauri ed Il Mandarino, tutto per far in modo tale che non fosse sottoposta a tutto ciò.

Non si era prodigato lui stesso nell'andare all'aeroporto a prenderla a causa di giornalisti anche fin troppo insistenti, pieni di domande scomode da porre al fine di estrapolare quanto più notizie possibili e ciò era esattamente l'ultima cosa che desiderava. Sarà stato probabilmente intorno al centesimo squillo che, stanco dell'insistenza e della voce dell'Intelligenza Artificiale che lo esortava ad essere maggiormente coinvolto nelle sue attività sociali, con un movimento repentino della mano afferrò la fonte di tanto rumore e, pigiando con il pollice sul brillante e smeraldino pulsante, finalmente rispose a chiunque desiderasse contattarlo con tanta urgenza, anche perché il tutto gli avrebbe concesso qualche attimo di silenzio, se mai si fosse rivelata una persona di poco conto in chiamata.

Uno sbuffo seccato venne emesso dalle labbra dell'uomo, accompagnato poi da un lieve colpo di tosse per schiarirsi la voce e finalmente rispondere:

<< Si si, Pepper, ho già chiamato per disdire l'appuntamento, non c'è bisogno che tu me lo ripeta un centinaio di volte e- >>

Ma non ci volle molto prima che una voce baritonale, abbastanza nota a Tony e con un marcato accento di Brooklyn fece in modo che quel discorso non venne mai finito ed anche lui si annunciò in un primo momento con un semplice sospiro:

<< Mi spiace deluderti, Stark, ma non sono la signorina Potts >>

Per un attimo parve che il respiro del miliardario si fermasse di colpo, tanto che questo sembrava essere costretto alla base della gola da qualche forza ed era, appunto, incapace di fuoriuscire con un flebile sospiro. Tony non proferì parola, almeno nell'immediato, piuttosto si limitò ad abbassare lentamente lo sguardo verso il suolo in un gesto quasi solenne, colpevole e colmo di rimorso di non essere stato il primo a mettersi in contatto con l'altro per poter risolvere la situazione, ma l'orgoglio di entrambi era alto, sopra ogni limite di sopportazione, soprattutto quello del miliardario, il quale era divenuto solito, dopo diversi anni, mascherare le proprie emozioni con una spessa maschera di indifferenza.

<< Capitano... Posso fare qualcosa per te? >>

La voce era fredda, distaccata, mentre un cipiglio faceva capolino sul suo volto, un'ostentazione di severità mostrata dalle spesse sopracciglia nocciola corrugate da un uni movimento eseguito. La tensione nell'aria era palpabile, se solo non fossero stati divisi da un numero interminabile di kilometri di distanza, probabilmente la situazione sarebbe stata ancora peggio di come in quel momento si mostrò, per questo entrambi sembravano essere esitanti nel parlare, dubitando che l'altro fosse ancora preso in quei sentimenti contrastanti amari e iracondi, ma allo stesso tempo inscindibili.

<< Sei tornato su i tuoi passi e hai ricominciato a fabbricare armi per il Governo Americano? >>

Se solo Steve avesse potuto vederlo, in quel momento Tony si presentava come la vera e propria rappresentazione di confusione, sorpresa e un pizzico di indignazione, ma fu proprio per questo motivo che ancora una volta non rispose, ma tacque, attendendo che gli fosse rivelata la motivazione celata dietro una simile ipotesi, non leggera come possa sembrare.

<< Perché c'è un'ingente forma di energia rivelata accanto alla Signorina Potts che emette diversi segnali, molto non sono mai stati rivelati su questa Terra... Forse nemmeno in questo universo, per quanto ne sappiamo, quindi, prima che possa ricominciare una guerra, volevo sapere a quale arma possa appartenere una potenza tanto grande, nemmeno il Tesseract sprigionava così tanto potere... Tony, dimmi cos'è... Di che cosa si tratta? >>

Rogers era conscio del fatto che Tony, a causa di diverse correnti politiche, aveva abbandonato il suo vecchio incarico da progettista e fabbricatore di armi, preferendo sperimentare tecnologie che sarebbero potute divenire utili per i più bisognosi, a difesa della Terra, ma in seguito al fallimento di Ultron e la creazione di Visione aveva abbandonato ogni progetto. Colto di sorpresa, sgranò debolmente gli occhi e spostò nuovamente questi in direzione del pavimento, incredulo a quello che aveva appena udito.

<< I-Io... Si tratta di mia figlia! Si, hai sentito bene, Pepper è andata a prendere mia figlia all'aeroporto, so bene di non essere la persona più facile da immaginare con una figlia a carico, ma è così... >>

Probabilmente a causa del periodo particolarmente stressante, o per una lunga serie di fattori, tale affermazione fece infuriare in un brevissimo lasso di tempo il miliardario, che, a denti stretti, faticosamente si trattenne dall'imprecare, tanto che faticò persino a prendere un profondo respiro per far sparire quel lieve rossore in volto causato dal sentimento negativo e, aspettando qualche istante, riprese a parlare con la solita indifferenza:

<<Sentimi bene, perché non ripeterò due volte la cosa... Non ho idea di tu cosa stia parlando, non sono a conoscenza di nulla. La tua supposizione mi ferisce un po', Capitano, pensavo ci fossimo conosciuti un po' da comprendere come siamo rispettivamente fatti ... >>

Sembrava essere abbastanza ferito da quelle parole, dalla sola idea che potesse tornare a fare tutto quel male nei confronti di poveri innocenti, perciò, sospirando, concluse il suo discorso,

<< Sei pregato di non richiamare, grazie. >>

La chiamata venne così bruscamente interrotta, non attese nemmeno che Steve potesse ribattere a quelle parole, il timore di udire la sua risposta gli impedì qualsiasi processo razionale e lo fece agire di puro e semplice istinto. Il silenzio tornò a regnare sovrano, poi, in quell'immenso e vuoto edificio, almeno fino al momento in cui una notifica con fece trillare ancora una volta il telefono del miliardario. Sollevato il braccio, sullo schermo apparve una piccola anteprima di quanto era stato appena inviato:

Inviato da: Bimbo-Rango

Inviato a: Signor Stark

"Salve, si, sono ancora io, Parker, Peter Parker.

Volevo chiederle, signore, se avesse qualche missione speciale per me, anche qualcosa di molto semplice, basta che possa tornarle utile!

Grazie ancora dell'Up-Grade della divisa!"

Stavolta le labbra dell'uomo si incresparono in un lieve sorriso a leggere un semplice messaggio e il tutto sarebbe stato complice dell'origine di un bel quadretto, se solo quello non fosse il centesimo messaggio che riceveva con lo stesso contenuto dal ragazzo.

<< Non demordi proprio mai, eh? >>

Domanda retorica la sua, la quale non ebbe mai una risposta, poiché il battere di una porta e delle voci femminili in avvicinamento erano indici che, finalmente, la sua bimba fosse a casa.


( Edit: 02/07/2019 )

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