Incontro ravvicinato

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"Che posto sarebbe?"

"Dunque, c'era una volta" cominciò ironico con lo sguardo rivolto verso un tempo lontano, lasciando scorrere i fiumi di parole "il principe Dracula, residente nel castello di Bran e una fanciulla, Selena."

A sentire quel nome mi irrigidii subito, non sapevo ci fosse una leggenda su di loro, non sapevo fossero diventati leggenda anche tra gli umani, più che altro.

"Lei era una ragazza bellissima, e un giorno venne in questa radura, con il suo cavallo a ballare e cantare e venne scoperta da Dracula. Per lui fu un abbaglio, una luce in quei tempi bui. Questo divenne il loro posto fuori dalla realtà, il loro rifugio fuori dal mondo in tempesta."

Stavo guardando Jack scioccata, senza parole, perché quello che diceva era vero; questo era il loro posto. Selena teneva un diario che è stato fatto passare attraverso le generazioni e io conoscevo ogni pagina ancora leggibile.

"È una bella storia."

"Già, suppongo lo sia." rispose ritornando nel tempo reale.

"Dobbiamo andare, Crista, faremo tardi all'hotel."

Andai da Lampo e solo in quel momento mi posi il problema che non avevo un posto dove lasciarlo.

"Puoi lasciarlo al castello, non penso che se ne accorgeranno." disse leggendomi nel pensiero.

"Va bene, andiamo, guido io!"

Jack rise scuotendo la testa.

"Andiamo, sono io l'uomo, guido io."

Feci una smorfia e lo guardai con sufficienza.

"Senti amico, non sono una damigella indifesa, sono una cazzo di assassina, quindi porto io i pantaloni."

Un po' sorpreso e ancora ridendo salì sul cavallo e mi lasciò fare. Bene, andiamo Lampo, fagli vedere come si fa. Quasi mi avesse ascoltato Lampo partì sempre più veloce fino ad arrivare al castello dove lo salutai.

Io e Jack ci incamminammo velocemente verso l'albergo, e, prima di entrare, Jack esclamò:

"Certo che tu giusta in quel modo e correre come una pazza su un cavallo vuoi proprio far saltare la copertura!"

"Oh non rompere, Jack!"

Chissà perchè mi aveva raccontato quella stupida storia, non capivo: voleva davvero che sospettassi che lui fosse Dracula? Mossa stupida da parte sua.

Forse semplicemente non era Dracula.

Ristabilita la mia copertura e scacciate domande irrisolte, decisi di dare una svolta a tutta questa pagliacciata, andai a parlare con Lex.

Si trovava in un angolo, in abiti eleganti e con un sorriso ammiccante; si voltò nella mia direzione, quasi sapesse la mia intenzione e allargò il sorriso.

"Buon pomeriggio signorina Cecily, sei davvero incantevole."

"Grazie, signore."

Eravamo solo io e lui, nessuno ci stava ascoltando e fu in quel momento che disse:

"Forse sarebbe il caso che ti chiamassi con il tuo vero nome, ma quale? Ne hai due che usi! Non saprei quale scegliere."

Rise, mentre io impallidii in cerca di qualcosa da dire ma era ormai ovvio che la mia copertura era saltata.

"Il mio nome è Cecily, non so cosa lei voglia intendere, Lex!"

"Voglio intendere che ci sono i suoi colleghi, signorina. Uno è quello con cui è venuta, ma ci sono gli altri due. Li troverà, a presto."

I used to love him, but I had  to kill him [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora