Tornai in camera mia, con la malinconia lasciata dal racconto di mio fratello. Jack non c'era, probabilmente era già uscito, allora presi la piastra e mi misi davanti allo specchio.
Cominciai ad arricciare i capelli e ad un certo punto ebbi una visione: Selena, la mia antenata, che si sedeva davanti ad un regale specchio e respirava, pettinandosi i capelli ricci.
Tornai me stessa e guardai il mio riflesso nello specchio; Godric diceva sempre che eravamo diverse e io speravo sempre che dicesse davvero, che mi volesse bene per come ero e non perché ricordavo lei. Mi accorsi che aveva ragione, eravamo diverse: Selena aveva calore negli occhi, aveva emozioni, i miei erano freddi e spenti.
Finito il mio ragionamento filosofico, indossai l'abito e le scarpe, che dire, era bellissimo.
Presi la maschera e raggiunsi il castello.
Arrivata, mi resi conto di essere in ritardo, come al solito.
Ero sulla scalinata, e vedevo tutti vestiti in quel modo antico, come se fosse un salto nel tempo.
Presi un respiro, infondo il mio nome è Selena, principessa delle sirene, sono una principessa come le altre, sono di sangue reale. Come nel mio sogno, tutti si voltarono a guardare la dama vestita di rosso, ma quando scorsi Godric vidi in lui la fitta dolorosa dei ricordi, e in Jack un'aria.. indescrivibile.
Giunsi alla grande sala illuminata, tutti ballavano come all'epoca dell'impero di Dracula, tutti si divertivano. Ricevetti qualche invito a ballare, ma li rifiutai, finché arrivò una voce affascinante.
"Rifiuterai anche me?"
Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi azzurri di Jack; ora capivo perfettamente il perché Selena si era innamorata di lui: i suoi occhi erano invitanti come un tuffo nel lago in una giornata di sole.
Ad un tratto ebbi un altro flashback: vidi Selena che, come me, incrociava gli occhi di Jack.
"No, non rifiuterò anche te." mi trovai a dire simultaneamente alla Selena della mia visione.
Jack mi portò nel giardino, non così isolati da non sentire la musica, ma abbastanza da poter avere un po' di intimità. Partì la musica del valzer, e mi ritrovai a ballare con lui, mentre le visioni di Selena che faceva quelle stesse cose si sovrapponevano alla realtà.
Quando finì il ballo, Jack non accennò a togliere la maschera, ma disse:
"Io..sei molto bella e vorrei tanto..baciarti."
Mi toccò il viso e mi strinse a sè, i suoi occhi ipnotici mi tenevano stretta e forse impedii il peggio, o il meglio, proprio perché si sovrappose l'ennesima visione di Selena e Jack che si baciavano, quindi mi staccai.
"Non posso. Lasciami stare."
Corsi via, tornai nella sala da ballo e fui fermata da Lex.
"È brutto non è vero? Rivivere un passato che ti appartiene solo in parte, rivivere una vita non tua. Povera principessa smarrita."
"Sai Lex, queste sono le tue ultime parole, io ti ammazzerò per quello che hai fatto. Per questo ballo."
Rise e rispose:
"Fai pure, ma il mio intento è già stato raggiunto. Ti stai innamorando."
Se ne andò, e io fui raggiunta da Godric, che mi trascinò sulla pista da ballo.
"Selena..mi dispiace tanto."
Sapevo che aveva visto tutto.
"Io..non sono lei. Sono diversa e non voglio essere lei. Vorrei essere.. non lo so, qualcun altro."
"Tu non sei lei, va bene? Sei il suo opposto ragazza mia, fidati."
Finito il ballo, decidi di andarmene via di lì e da tutte quelle questioni irrisolte, non mi riguardavano.
Raggiunta camera mia mi guardai di nuovo allo specchio e vidi qualcosa di diverso nei miei occhi, vidi la debolezza. Mi stavo trasformando in Selena, non potevo permetterlo.
Misi il vestito in una borsa e mi vestii come al mio solito, poi mi buttai sul letto e pensai.
Pensai soprattutto a mia sorella, Katerina. Lei era viziata, egoista, ma le volevo bene. Era mia sorella maggiore, ma un giorno capii che qualcosa era cambiato, si era fatta trasformare in una vampira. Cercai di aiutarla, ma la situazione diventò grave: aveva deciso di fare un colpo di stato tra gli umani, si era aggregata con altri vampiri per governare il mondo umano, allora dovetti scegliere tra la vita di mia sorella e quella del mondo; scelsi il mondo e la uccisi.
Un altro peso da portare ogni giorno.
Ad un tratto il telefono squillò, era Michael.
"Dimmi, Michael."
"Femke, riuscite a prelevare quell'idiota entro due giorni?"
"Certamente."
"Molto bene e Femke, hai una nuova missione."
Ci fu un attimo di pausa, come se stesse pensando a come dirmelo.
"Devi uccidere Jack, lui è Dracula e non posso permettermi di averlo in giro. Fallo fuori."
Buttai giù il telefono e sbarrai gli occhi dalla sorpresa, lo sapevo, sapevo che era lui, non dovevo essere sorpresa. L'avrei ucciso come era giusto fare.
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I used to love him, but I had to kill him [IN REVISIONE]
FantasyLa storia di un amore passato che ritorna in un presente in cui i cuori dei due amanti sono freddi e assassini, un presente in cui non c'è spazio per il cuore, un presente in cui, i protagonisti si devono uccidere.