CAPITOLO 8: Leaving, 1 September 1987

1.3K 66 20
                                    


ADAM POV

Okay... Sono in ansia. Sono le 10:20 del primo settembre e sono già nella stazione di Londra. Spingo il mio carrello con sopra i bagagli per Hogwarts e la gabbia di King, il mio gufo reale. Insieme a me ci sono zia Petunia, Dudley, Harry Alyssa e... Sebastian. Quell'uomo si è preso un colpo di fulmine per la zia, e lei ricambia. Escono insieme come se fossero una coppia di liceali in preda agli ormoni... Mi ritroverò a chiamare Sebastian "zio". Che cosa strana...

«Adam! Rallenta! Non siamo in ritardo, mancano ancora 40 minuti!» urla zia Petunia facendo girare un po'di pendolari.

«Appunto! Solo 40 minuti!» rispondo io.

«La lettura ti ha dato alla testa, cugino. Sembri una ragazzina isterica» dice Dud. Io mi volto verso di lui e gli lancio uno sguardo truce, per poi ricominciare a spingere il carrello. Okay... In questi 3 mesi mi sono messo a leggere tutti i libri che ho comprato, il che è una cosa strana considerando il fatto che non sono proprio un amante dei libri... Ma fa niente. Non ho studiato, ho solo letto e ho visto anche che sono citato, insieme a Harry e Aly, in due o tre libri del primo anno... Eviterò di commentare questo fatto.

Arrivo davanti al muro che divide i binari 9 e 10 e lo fisso... Diciamo che non è molto allettante l'idea di scontrarsi contro un muro. Mi raggiungono tutti e Sebastian si affianca a me, mi mette una mano sulla spalla e mi spinge contro il muro. Io chiudo gli occhi e mi preparo all'impatto, che però... non viene. Riapro gli occhi e mi ritrovo su una banchina, di fronte ad una locomotiva a vapore rosso fuoco. Sopra di me c'è un arco di bronzo con su scritto binario 9 e 3/4, Hogwarts Express. Partenza ore 11. Proprio come mi aveva detto papà...
Sento la mano di Sebastian spingermi ancora avanti e mi ritrovo a camminare di fianco ai vagoni... Mi giro e vedo dietro di me tutta la mia famiglia che si guarda intorno affascinata. Non c'è praticamente nessuno oltre a noi, tranne una famiglia che ci guarda con sufficienza. Non mi stanno affatto simpatici... Rispondo al loro sguardo allo stesso modo, poi sento la mano di Sebastian girarmi e mi ritrovo i suoi occhi davanti ai miei.

«Ascoltami Adam...» dice serio «Non voglio metterti pregiudizi in testa, ma non fidarti di quel ragazzo che ci sta fissando, okay? I suoi genitori erano seguaci di colui che ha ucciso i tuoi genitori... Hanno evitato di andare in prigione solo perché hanno delle conoscenze influenti al Ministero...»

Io guardo ancora quei tre individui. La madre e il padre sono vestiti con abiti di classe verdi e argento, segno che devono essere sicuramente stati Serpeverde. La donna è abbastanza bella, ma il marito e il figlio sono peggio di Voldemort in persona. Entrambi hanno i denti gialli e storti, solo che il padre oltre a quelli, ha anche dei denti d'oro. Che schifo. Vedo che i loro sguardi scrutano tutti noi, per poi concentrarsi su Harry. Hanno capito chi siamo, e faranno bene a non avvicinarsi.

Presto si fanno le 10:40 e inizia ad arrivare molta gente.

«Meglio iniziare a caricare i bauli, Adam... Altrimenti ti ritroverai a cercare uno scompartimento per tutto il treno...» dice Sebastian «Io ti consiglio uno di quelli in fondo... Sono i primi dove arriva la signora del carrello».
Ci avviamo quindi verso la coda del treno. Vedo molti genitori salutare i propri figli e mi salgono le lacrime agli occhi... Poi sento Sebastian stringermi la spalla e mi rendo conto di avere qualcuno che mi vuole bene come se fossi suo figlio.

Sebastian mi aiuta a caricare i bagagli in uno scompartimento alla fine del treno, poi riscendiamo sulla banchina.

Sono quasi le undici e il treno emette un fischio. Io abbraccio Harry e Aly e sento il mio fratellino piangere contro il mio petto.

«Hey, Cerbiatto, cosa c'è?»

«Tu te ne vai... E io? Non sono più importante...» poi sottovoce « E come faccio a proteggermi da Piers? Come faccio senza di te?»

Adam, Alyssa e Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora