Capitolo sei.
-Tacchi.-
"Ci vediamo." sorrido stampandogli un bacio sulla guancia.
"Ciao piccola peste." sorride facendo lo stesso.
Dopo esserci abbracciati, inizio a scavalcare il cancello e attraverso il prato, fino ad arrivare alla porta d'ingresso. Sono le undici e mezzo ed ho chiaramente superato il coprifuoco di ben un'ora e mezza. Entro nel corridoio principale e per mia fortuna, è vuoto. Raggiungo la mia stanza a grandi falcate e, una volta dentro, mi butto a peso morto sul letto.
"Alla buon'ora." dice il biondo.
"Mh?" rispondo con la faccia nel cuscino.
"Pensavo non tornassi più, ti avevo già dato per dispersa."
"Ah-ah molto spiritoso."
"Non dirmi che già dormi?"
Neanche il tempo di rispondere che è su di me e inizia a solleticarmi i fianchi con le dita. Rido e mi dimeno sotto di lui, implorandogli di smettere, ma con scarsi risultati, dato che continua come se non ci fosse un domani. A furia di girarmi e rigirarmi, cado dal letto finendo con la spalla a terra. Gemo di dolore, toccando la spalla dolorante.
"Io lo dico che sei coglione." borbotto alzandomi, mentre lui se la passa a ridere.
"Ti sei fatta male?" chiede, poi.
"Eh, direi."
"Dai, fammi vedere che ti sei fatta."
"Che mi sono fatta? O che mi hai fatto fare?"
"Okay, che ti ho fatto fare." dice divertito. "Ma dovresti toglierti la felpa."
"Sul serio? Pensavo avessi la vista a raggi x." rispondo sarcastica, sfilandomi la felpa. La butto sul letto e vado in bagno, guardandomi allo specchio. Una macchia violacea ha preso forma sulla mia spalla destra e fa un male cane.
"Basterà un po' di crema." dice il biondo, dopo avermi seguito in bagno.
Allunga un braccio in un mobiletto e prende in tubetto bianco. Mi afferra il polso e mi trascina in stanza, facendomi sedere sul letto. Apre il tubetto di crema e inizia a spalmarne un po' sulla macchia.
Sussulto al minimo contatto con quella roba gelida e il tocco delicato della sua mano non aiuta di certo.
"Ti ho fatto male?" chiede tranquillo.
Scuoto la testa in segno di negazione. "No, è fredda."
"La mettiamo a riscaldare?"
"Mi prendi per il culo?" dico alzando un sopracciglio e un sorrisetto nasce sul mio viso.
"Si." sorride. "Dai, stai ferma. Ci metto un attimo."
"Okay, ma fai piano."
Annuisce ed ricomincia a spalmare la crema, questione di secondi e termina.
"Fatto."
"Grazie."
"Di niente, nanetta." sorride.
"Che poi non dovrei neanche ringraziarti, visto che...aspetta come mi hai chiamato?" dico bloccandomi di colpo.
Sbaglio o mi ha chiamato nanetta?
"Nanetta." sorride divertito.
"Non sono bassa, ah." incrocio le braccia al petto.
"Ah, no?" chiede avvicinandosi.
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Innamorata di lui, sul serio? || Justin Bieber.||
Romance"Dove scappi, biondina?" dice una voce alle mie spalle. "Lontano da te, Bieber." rispondo continuando a camminare. "Dai, devo solo parlarti un attimo." continua afferrandomi per un braccio in modo da farmi girare verso di lui. "Che vuoi?" sbotto...