IMPORTANTE.
Prima che iniziate a leggere il capitolo, vorrei dirvi una cosa importante.
Praticamente mentre ero sotto la doccia, ho pensato ad una cosa che credo, o almeno spero, possa piacervi. Allora, vorrei creare dei capitoli apparte in cui si parla dell'infanzia di alcuni personaggi, in particolare Justin e Julie, così da capire perché sono come sono. Ceh alcune vicende che hanno segnato la loro vita.
Se li facessi, li leggereste?
//Buona lettura.♡♡
Capitolo dieci.
"J-justin, che ci fai ancora sveglio?" chiedo, tentennando e camminando verso la mia scrivania.
E fanculo, il karma mi odia. Adesso inizia con il terzo grado e non ho intenzione di dirgli niente, non dopo quello che è successo stamattina.
"Che ci fai tu alle due del mattino per strada?" Parla con un tono non molto rassicurante.
Eccolo.
Che diavolo m'invento ora? Cazzo, Julie pensa..
"Non ero per strada."
"Ah si? E dov'eri?"
Si alza dal letto sul quale era steso e sento i suoi passi verso di me.
"Emh..nel retro del college, sul prato, si."
Seh, vabbè. Sempre meglio, complimenti cogliona.
"Non c'eri." dice.
"Si, invece."
"Ho controllato."
Merda. Perché non deve farsi mai i cazzi suoi, eh?
"Ero...sull'albero." continuo, scappando da lui. Ma aspetta, scappando? Sul serio? Julie Johnson che scappa da un ragazzo? Ma in che mondo siamo finiti? Bah.
"Stai scappando?" chiede evidentemente divertito.
"Scusa? Mi sa che hai sbagliando persona." rispondo guardandolo.
Non ho intenzione di dargliela vinta.
"Allora, mi dici dov'eri?" tenta nuovamente.
"Te l'ho detto."
"La verità." sbotta.
"È questa."
"Cazzo Julie, che ti costa ammettere che eri con quel coglione di Marik, Maril o come cazzo si chiama." urla.
Ah, bene. Lo sapeva anche.
"Malik. E non sono tenuta a dirti tutti i cazzi miei." rispondo a tono.
"Perché siamo amici solo a cazzi tuoi, vero?" continua. "Solo quando ti fa comodo? Poi quando devi fare la puttana con quello, giustamente sono soltanto il compagno di stanza rompipalle!"
Diciamo che il mio cervello si è automaticamente disconnesso dopo aver sentito come mi ha chiamata. Puttana. Ma chi cazzo si crede di essere?
"Ma chi cazzo ti credi di essere, eh? Faccio quel che mi pare, cazzo. Non devo dar retta a te e poi puttana ci chiami quella troia della tua ragazza." gli urlo contro, dandogli uno schiaffo sulla guancia destra e mi giro verso l'armadio alla ricerca di una fottutissima felpa, preferibilmente enorme.
"Sai che sei una stronza? Che cazzo ti prende ora?"
"Che cazzo mi prende? Sei serio? Prima fai lo stronzo, poi l'amico e di nuovo lo stronzo. Deciditi, cazzo!" gli sbraito contro, andando in bagno con in mano una felpa grigia e sbattendo la porta.

STAI LEGGENDO
Innamorata di lui, sul serio? || Justin Bieber.||
Romance"Dove scappi, biondina?" dice una voce alle mie spalle. "Lontano da te, Bieber." rispondo continuando a camminare. "Dai, devo solo parlarti un attimo." continua afferrandomi per un braccio in modo da farmi girare verso di lui. "Che vuoi?" sbotto...