Capitolo undici.
-Fuffy.-
"Non me ne fotte più un cazzo!"
Circa una settimana da quella frase, una settimana da quella litigata. Ed è stato veramente così. Non mi parla, non mi risponde, non mi pensa. Mi ha completamente cancellato dalla sua mente. E, a mio parere, è da bambini. Ceh, si comporta peggio di un bambino per una cazzata, mi è semplicemente sfuggito di mente quella sera di chiamarlo e poi a lui che cazzo importa?
La cosa più assurda é che ci sto male. Strano, ma è così. Ci sto male perché mi manca, mi manca fottutamente tanto. Mi manca litigare con lui ogni giorno, mi manca prenderlo in giro per stupidate, mi manca ridere con lui, mi mancano quei suoi sguardi maliziosi, quegli sguardi gelidi, ma ricchi al contempo stesso di divertimento. O almeno prima erano così, adesso sono gelidi e basta. Mi manca vederlo sorridere quando mi guarda, mi manca lui.
E Luke? Semplice, neanche lui mi parla per la stessa identica cazzata. Ma dico io, lo fanno apposta? E vaffanculo!
Da quel giorno Ashley e Katy mi sono state vicino, così come Zayn e non posso fare altro che ringraziarli. Avevo davvero bisogno di persone come loro nella mia vita ed ora che lo ho trovate non ho intenzione di lasciarle andare, neanche sotto tortura.
-Ehi Julie.
La voce di un ragazzo mi distrae dai miei pensieri e, distogliendo lo sguardo dall'alba magnifica che mi si para davanti, noto Kyle sorridermi dall'alto.
-Ehi Kyle. Sorrido.
-Posso? Continua, indicando il posto libero al mio fianco.
-Certo. Sorrido.
-Come stai? Ho sentito che non è uno dei tuoi momenti migliori.
-Beh, in effetti si, sono stata meglio. Confesso.
-Ti va di parlarne?
Sto per rispondere, ma vengo nuovamente interrotta dalla sua voce.
-Magari davanti ad un cornetto? Sai sono appena le sei e mezzo del mattino.
-E Ashley?
-Tranquilla, una semplice uscita tra amici. Sorride, alzandosi e porgendomi la mano.
Infondo non potrà farmi altro che bene.
-Sì, dai. Afferro la sua mano e mi tiro su, sorridendo.
Iniziamo a camminare nel giardino del college e, dopo aver fatto il giro completo della struttura, usciamo dal cancello principale. Il leggero venticello di primo mattino mi provoca un brivido lungo la colonna vertebrale.
-Allora? Chiede d'un tratto.
-Cosa?
-Qual è il problema? Cosa ti succede?
Glielo dico o non glielo dico? Questo è il dilemma.
-Emh...vuoi la verità o preferisci qualcosa di più bello e fantasioso?
Nel frattempo raggiungiamo un piccolo bar nei pressi di un parco, a pochi isolati del college. Prendiamo posto uno di fronte all'altro, in uno dei tavolini posti all'esterno e il suo sguardo m'inchioda sulla sedia.
-Mh, io direi più la seconda.
-E che la seconda sia..allora qualche giorno fa, stavo sul mio letto ad ascoltare della sana musica con il mio peluche preferito, ma poi ad un certo punto mi è apparsa una navicella spaziale. Da essa è sceso un alieno tutto blu che ha preso Fuffy, il peluche, gli ha staccato la testa con un morso e mi ha rilanciato solo il corpo pieno di saliva sul letto. E sono rimasta così male che non faccio altro che piangere tutti i giorni. Dico tranquilla, notando un ragazzo biondo venire verso di noi.
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Innamorata di lui, sul serio? || Justin Bieber.||
Romance"Dove scappi, biondina?" dice una voce alle mie spalle. "Lontano da te, Bieber." rispondo continuando a camminare. "Dai, devo solo parlarti un attimo." continua afferrandomi per un braccio in modo da farmi girare verso di lui. "Che vuoi?" sbotto...