Capitolo sette.
-Il buon giorno si vede dal mattino.-Un rumore che definirei fastidioso oltreché petulante, mi trascina via dal mondo dei sogni.
Tengo gli occhi serrati, nella speranza di riprendere sonno, considerando allo stesso tempo l'alternativa di prendere a pugni la fonte del suono.
Dopo un pò riconosco il suono e capisco che qualcuno sta bussando alla porta. Chi razza di idiota rompe alle...no, non so che ore sono, ma sono sicuro che se lo sapessi vorrei dormire ancora.
Infilo la testa sotto il cuscino a mo di talpa per non sentire più il rumore, nella speranza che chiunque sia il coglione o la cogliona fuori la porta, se ne vada.
Mi rilasso quando il rumore cessa e emetto una specie di grugnito quando ricomincia. Forse è solo impressione, ma a me sembra anche più rompipalle di prima, se possibile.
Lancio un'occhiata a Julie, sperando che si alzi lei, ma ha gli occhi chiusi. Per un momento mi dimentico completamente della persona fuori la porta, concentrato a guardare le sue labbra leggermente dischiuse, i suoi capelli dorati sparsi sul cuscino e - devo ammetterlo - vorrei vedere i suoi occhi azzurri aperti, a completare il quadretto. È il sonno a farmi quest'effetto, sicuramente.
Sbuffando scalcio il lenzuolo che mi copre le gambe e salto giù dal letto controvoglia, andando incontro alla porta grattandomi la nuca e lasciando andare uno sbadiglio.
Faccio scattare la serratura e, prima di abbassare la maniglia, passo una mano fra i capelli e passo la lingua sulle labbra per inumidirle.
Quando spalanco la porta, mi ritrovo un ragazzo davanti. Ha i capelli corvini scompigliati in un ciuffo non troppo alto, la pelle ambrata e gli occhi color cioccolato. Indossa una t-shirt bianca semplice e porta sopra una giacca nera di pelle, con sotto jeans grigio scuro e nike dello stesso colore.
"Chi cazzo sei?" borbotto squadrandolo dalla testa ai piedi.
"Sono Zayn Malik, piacere amico."
"E...sei qui perché?" Vado dritto al punto, senza badare al presentarmi. Eppure, continuando a guardarlo, acquista un aspetto familiare. Sì, l'ho già visto, anche se non so dove.
"Per Julie" dice alzando un sacchetto con su impresso il simbolo di Starbucks. O almeno credo sia quello il simbolo, la mia vista di primo mattino non è delle migliori. "Mi dispiace deluderti, ma dorme. Torna più tardi..." dico facendo per chiudere la porta. Lui con un piede mi batte sul tempo, bloccandola, ed entra in camera, lasciandomi sull'uscio come uno stoccafisso. Chi cazzo gli ha dato il permesso ad entrare? Bah.
Non faccio troppe storie e richiudo la porta. È un amico di Julie a quanto pare e non voglio litigare con lei adesso che siamo diventati amici.
Torno a letto, ma senza più molta voglia di riaddormentarmi. Mi siedo, con la schiena contro la spalliera del letto, le gambe stese davanti a me.
I miei occhi sono tutti per il ragazzo che dice di chiamarsi Zayn e che, dopo aver posato il sacchetto sulla scrivania, si dirige verso il letto di Julie.
Incrocio le braccia al petto e lo osservo mentre si stende affianco a lei.
"Julie, sveglia" sussurra dandole dei baci sulla guancia, sulle braccia e infine uno nell'incavo del suo collo.
Incosciamente stringo i pugni e faccio respiri più profondi. È troppo vicino.
"Mmh..." mormora Julie aprendo pian piano gli occhi dopo averli strofinati, guardandosi intorno.
"Zay!" esclama con un entusiasmo che mai le ho visto da appena sveglia, gettandogli le braccia al collo, lasciandosi stringere.
Se non stessi assistendo alla scena dal principio, probabilmente penserei che stanno scopando. Proprio qui, proprio davanti ai miei occhi.
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Innamorata di lui, sul serio? || Justin Bieber.||
Romantizm"Dove scappi, biondina?" dice una voce alle mie spalle. "Lontano da te, Bieber." rispondo continuando a camminare. "Dai, devo solo parlarti un attimo." continua afferrandomi per un braccio in modo da farmi girare verso di lui. "Che vuoi?" sbotto...