Tutto per una ragione

Part 7

Nel mentre, Matt era tornato a casa e mi aveva detto di chiamarlo se avevo bisogno di lui.

"Perchè non mi hai detto niente, sono tua sorella cavolo!"

"Sono veramente dispiaciuto Amber, ma non potevo, so perfettamente come sei fatta e avresti fatto tutto il possibile per stare con me"
Aveva ragione lui, io non potevo stare senza Jason, era più forte di me.

Era bello riaverlo, vederlo e sentire di nuovo il suo profumo.

"Mi sei mancato tanto Jason, non scusarti e abbracciami"
Non volevo più staccarmi da lui, volevo rimanere così per sempre.

"Finalmente ti ho di nuovo al mio fianco"

Ero stanca per il viaggio e per tutto quello che era successo.

Salì velocemente in camera, appena entrai i ricordi si facevano sentire.

Era brutto non avere più la mamma e sapere che mio padre era lontano mi faceva soffrire.

Oramai erano le 20:30 e non avevo ancora cenato, scesi giù in cucina e mi preparai un bel toast.

"Piccolina"
"Mark, da quanto sei qui?"

"Non da tanto, prepari la cena?"

"Si, la faccia anche a te, tranquillo" era il mio fratellone e avevo un legame troppo bello con lui, l'unica pecca era il cibo, non sapeva cucinare e io gli facevo da cuoca.

"Anche io voglio un bel toast"
"Jason, ora arriva anche a te" le lacrime erano pronte a scendere, ma ero troppo forse e non volevo piangere di nuovo.

Eravamo tutti insieme a tavola, io, Mark, Jason, Matthew e Charlotte.

Sono la mia famiglia e non posso chiedere di meglio.

Sono pronta per la presentazione e...AZIONE.

Ciao, sono Amber e ho diciannove anni e lavoro a Toronto, faccia l'agente di polizia e sono vice capitano.

La mia vita a Miami andava alla grande, ma non ero soddisfatta, dopo essermi diplomata alla Encore, insieme a Luca e Charlotte, decisi di partire per un lungo viaggio a Toronto e cercare lavoro lì.

Mark e Jason, hanno deciso di rimanere a Miami e insieme hanno aperto un ristorante, non si sa per quale strano motivo, non vorrei mai assaggiare i loro piatti.

Io e Matt, ci siamo lasciati da ormai un anno, io dovevo partire e lui voleva rimanere, abbiamo tirato avanti una relazione a distanza per un pò, poi abbiamo rinunciato.

Matthew dopo essersi diplomato è andato alla ricerca del lavoro perfetto e in più, si è fidanzato con Haley, una mia vecchia amica.

Ci sono stata molto male, si è rifatto subito una vita, mentre io ancora ho un vuoto dentro.

Mark tutte le sere mi chiama e mi racconta la sua storia con Char, purtroppo io e lei abbiamo perso i rapporti, ma sono contenta che loro due stiano ancora insieme.

Gli anni passano e lui non si è ancora stancato di lei.

Jason invece, è un gran rubacuori, è stato con Taylor e Aurora e adesso sta con Hanna, una ragazza molto gentile e carina, si sono conosciuti due anni fa e da li non si sono più mollati.

Con la maggior parte delle persone che conoscevo a Miami, ho perso tutti i rapporti, mi dispiace molto, ma forse era meglio così.

La mia vita è cambiata quando ho conosciuto più a fondo Ann, il mio capo.

Ann ha venticinque anni, ma sembra una ragazzina, è sposata e ha una figlia stupenda

Io e lei ci siamo conosciute il mio primo giorno di lavoro e ringrazio di averla come capo.

In questi due anni, mi sono trovata abbastanza bene, fino a quando sono iniziati degli omicidi e nessuno sapeva niente, nessun testimone, nessuna arma e nessun assassino.

Sono morti cinque poliziotti e quattro adolescenti, tra l'altro tutti stranieri, nessuna corrispondenza tra essi.

Tutte morti nello stesso posto, stesso punto e stessa arma.

Era morto anche il mio ehm, diciamo se si può dire ragazzo, stavamo insieme da due mesi.

Era un bastardo, mi picchiava sempre e tornava a casa ubriaco, ma ero troppo stupida per non lasciarlo.

Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro prima delle ferie, non vedo l'ora di avere un pò di riposo.

Ann mi aveva appena detto che un altro ragazzo era stato ammazzato.

Io non avevo niente in mano, ma cercavo in tutti i modi di trovare l'idiota che uccideva ragazzi e ragazze innocenti.

Quando andammo sulla scena del crimine, Ann mi presentò il nuovo capo, siccome lei si doveva trasferire in Italia.

Will Jones, uomo affascinane e giovane, aveva due anni in più di me, ma sembrava, molto più grande.

Non andammo subito d'accordo, dettava troppe regole e io non ne seguivo neanche una.

Più però passava il tempo, più un qualcosa mi legava a lui.

Dimenticavo, il mio ultimo giorno di lavoro, avevo scoperto che l'uomo che cercavamo aveva ventuno anni, non era molto, siccome molte persone a Toronto avevano quella età.

Dopo circa un mese, Matt si fece sentire e mi disse che senza di me, lui non riusciva a vivere, voleva solo me, me e basta.

Ero sempre più innamorata di lui, non ho mai smesso di farlo, così lui si trasferì da me, lasciò il lavoro e ne trovò subito un'altro.

Ma buonaseraaa🌹
Allooora tra 1 capitolo la storia finisce, è molto corta, però mi piaceva così💋