Rolex // Irama

12. Che ne sai, che ne sai di uno come me.

"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"

Esistevano persone che pur raggiungendo i loro sogni più

intimi, pur essendo ad un passo da essi...sceglievano

la strada più facile.

Per paura di soffrire si facevano tante cose.

Si perdevano tante occasioni.

Era quello il caso di Rolex.

Ad un passo dalla felicità ma con la consapevolezza

di sentirsi sempre da meno, di non meritarsela.

Fu proprio per quel motivo che quella sera decise di tornarsene

a casa, fingendo con Michael di sentirsi poco bene.

Il ragazzo assecondò la sua richiesta, dispiaciuto, riportandola

a casa ma standole vicino il più possibile.

Peccato, che Michael non poteva aiutarla per ciò che aveva, nonostante

fosse uno studente di medicina.

La malattia di Rolex, era una malattia che proveniva dal cuore.

Un dolore del cuore a cui non riusciva proprio a trovare rimedio.

Il mattino seguente, Filippo si ritrovò al tavolo mentre i suoi

amici dovevano ancora svegliarsi per la colazione.

Rolex non si era ancora fatta vedere e così, Fil decise di fare colazione

da solo con una tazza di latte fresco e dei cereali.

Tra una bevuta e l'altra, controllava il suo cellulare, leggendo i messaggi

dei fans che gli lasciavano su Twitter.

Si teneva la mente occupata per non pensare al fatto che, quella sera, con Mary

non accadde un bel niente.

Tutti i suoi tentativi di togliersi Rolex dalla testa si scioglievano come

ghiaccio al sole...

"-Io non capisco più cosa ti prende, Filippo!-

-Io...non riesco. Mary tu...sei bellissima, lo sai, ma non ci riesco proprio.-