16. Parlami ancora di te, con me puoi.

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"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"





-Rolex...ROLEX!-

Quella voce.

Quella voce così forte e prepotente risuonò nella mente

della ragazza che aprì di colpo gli occhi, ritrovandosi

sul pavimento freddo di quel bagno imbrattato di sofferenza

e sangue.

La giovane sbarrò i suoi occhi, sentendosi così debole e frastornata

da non riuscire neanche a muoversi.

Ma respirava.

Il suo cuore non aveva mai smesso di battere, neanche per un'istante.

Quando però si rese conto di non essere sola, si voltò verso Filippo

che continuava ad urlare il suo nome con quei vestiti ricoperti

di sangue che quasi le fecero venir voglia di sotterrarsi.

-Rolex...- Sussurrò il ragazzo, vedendo poi Rol aprire gli occhi, pensando

di stringerla subito a sé.

Rolex si lasciò stringere, confusa, osservandosi poi i polsi colmi di tagli

riuscendo a ricordare tutto quello che le era accaduto.

-Tu...sei tornato...- Sussurrò la giovane con debolezza, scoppiando poi

in lacrime avvolta tra quelle braccia che aveva continuato a desiderare.

-Ho creduto di perderti per sempre, Rol.- Le rispose il ragazzo, continuando a stringerla

sempre di più al suo petto, felice di vederla in vita.

Quando il ragazzo sciolse l'abbraccio, decise di prendere in braccio Rolex per farla sdraiare

sul suo letto comodo.

Una volta fatta sdraiare sul letto, la giovane non riuscì a dire una sola parola

mentre Filippo le prese i polsi, passandovi sopra la sua lingua

al fine di disinferrare tutti quei tagli che si era provocata sulla pelle.

Rolex rimase con gli occhi puntati sul ragazzo, sentendo il modo in cui si stava

prendendo cura di lei mentre continuava ad adagiare le sue labbra su quei tagli

come per lavarla da tutti i peccati che si era provocata.

Rolex // IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora