22. So che sei fatta come me.

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"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"Dopo aver cercato di consolare Michael, tranquillizzandolo,











Rolex era consapevole di cosa avrebbe dovuto

subìre da parte di Filippo.

La vera colpevole di tutto quel casino, era solo lei.

Si sentiva di aver sbagliato ancora una volta ogni cosa,

nonostante avesse per la prima volta dato libero spazio

ai suoi sentimenti più sinceri.

Così facendo, però, non aveva messo in conto il fatto

che uno dei due ragazzi ne sarebbe uscito con il cuore spezzato

e non voleva che accadesse una cosa simile.

Se doveva far del male a qualcuno, preferiva farlo a sé stessa.

Però non poteva più mentire.

Non poteva più permettersi il lusso di portare avanti

una relazione che non spiccava il volo in nessun modo.

Con un nodo alla gola ed un peso nello stomaco, Rolex entrò nella camera di Filippo,

vedendolo bere una birra alle cinque del pomeriggio, immerso nei suoi pensieri.

La giovane gli si avvicinò con cautela, vedendolo seduto sul pizzo del letto,

fissando il vuoto.

Lui se lo sentiva che prima o poi si sarebbero fatti a pezzi.

-Che c'è sei venuta a vedere come mi rovino?- Sbottò Filo, bevendo un sorso di Heineken

per poi rivolgere uno sguardo colmo di tristezza verso la ragazza che rimase

alle sue spalle, cercando il modo giusto per potergli parlare.

-Filippo...ascoltami...-

-So già cos'hai da dirmi, ti dispiace per lui, come biasimarti. Infondo, nessuno

ha mai pensato invece a come potessi starci io in questa situazione.- Continuò Fil,

sempre più freddo e sincero.

-Non è vero, credimi che non è così...io...e te non potremmo comunque

stare insieme.- Provò a spiegargli Rolex, con i suoi soliti grandi occhi lucidi.

Rolex // IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora