13. Dimmi, che serve fingere che sia per sempre?

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"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"








La salita di una scala infinita.

Filippo si trovava all'inizio di quella scala,

guardandosi intorno, spaesato.

All'improvviso, dinanzi a sé, comparve la figura

di Rolex proprio nel centro esatto di quella grande scalata.

-Rolex...- Sussurrò il ragazzo, osservando la ragazza rivolgergli

uno sguardo colmo di delusione.

Dall'altra estremità della scala, invece, vi era Michael che

le stava tendendo una mano.

La ragazza non fece altro che rivolgere i suoi sguardi più

profondi ai due ragazzi, restando ad un passo da entrambi.

D'un tratto, però, Rolex decise di dare le spalle a Filippo, rivolgendo

tutti i suoi sguardi più sinceri e felici verso Michael.

La ragazza salì di due gradini, raggiungendo il ragazzo dai capelli rossi,

prendendogli la mano con tanto di felicità.

-Rolex...no...non farlo!- Le urlò dietro Filippo, limitandosi a fissare

la schiena nuda della ragazza completamente rivolta verso di lui.

Filippo tese un braccio verso Rolex, nella speranza di riuscire a prenderle

un polso, senza riuscirci.

I suoi piedi sembravano essere incollati al pavimento mentre vedeva i due

andare via, insieme.

-Rolex, ti prego, no...- Sussurrò con debolezza il ragazzo dagli occhi chiari,

sentendo il rumore dei passi di Rolex mentre andava via da lui per stare con un'altro.

I due svanirono nel nulla, salendo quelle scale che avrebbero sicuramente

portato alla felicità ed il ragazzo non poté fare a meno che lasciarsi

cadere sulle sue ginocchia, affranto e sconfitto.

Rolex // IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora