10. Io che sono un bastardo ma con gli occhi di mia mamma.

3.4K 94 18
                                    

"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"





Il mattino seguente, Rolex si svegliò di scatto,

tremante.

Il suo primo istanto fu quello di toccarsi le labbra per poi

scendere velocemente dal letto per guardarsi intorno.

Era sola.

Sentendosi leggermente stralunata, entrò nel bagno adiacente

alla sua camera e si sciacquò un po' il viso, riuscendo a svegliarsi del tutto.

"Era solo un sogno..." pensò ad alta voce, guardando la sua immagine riflessa

nello specchio, del tutto confusa.

Dopo un po', decise di farsi una bella doccia per poter far scivolare

via tutti quei pensieri che non facevano altro che distruggerla.

L'immagine di quel bacio e di Filippo che le sorrideva in modo beffardo,

sembrava perseguitarla anche quando cercava di non pensarci.

Una volta uscita dalla doccia, la giovane ritornò in camera, indossò

dell'intimo che le aveva procurato Miriam per poi infilarsi una semplice

t-shirt di un rosa antico con tanto di pantaloncini neri, non troppo corti.

Tornando in bagno, Rolex si pettinò i lunghi capelli biondi, sistemandoli

decidendo di lasciarli liberi.

Armeggiò per un po' con qualche trucco che le aveva prestato la sua amica,

facendo una linea di eyeliner per contornare gli occhi per poi mettere

una tinta labbra rosata dello stesso colore della maglia.

Pronta, scese al piano inferiore della villa, sorpresa di vedere già tutti

svegli.

-Oh, ben svegliata, Rolex!- Le disse Lorenzo, con tanto di grembiule intorno alla vita,

facendola scoppiare a ridere.

Era così buffo con quel grembiule a scacchi bianco e rosso mentre preparava dei

pancakes alla nutella.

-Buongiorno a te...- Rise Rol, osservando poi Miriam ancora in pigiama, seduta

al tavolo posizionato proprio al centro della cucina.

Rolex // IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora