Remus Lupin pt.2

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Remus pow
Mi risveglio nella mia stanza sotto una coperta, con un pigiama addosso. Non mi ricordo del fatto che ci sia stata la luna piena. Controllo il calendario.
La luna piena sarà tra cinque giorni, quindi perché mi trovo in camera mia con un pigiama addosso e senza memoria degli ultimi eventi?
Sento dei passi salire le scale e mi fiondo nel letto fingendo di dormire. I passi sono troppo rapidi per essere di Lily o Peter, ma troppo leggeri per essere di James o Sirius. Ma allora chi è?
In risposta alla mia tacita domanda, la porta si apre ed entra una ragazza. Ha i capelli lunghi e castani legati in una treccia laterale, gli occhi castani mi osservano e le labbra si sollevano verso l'alto.
Si avvicina a me e si siede su una sedia messa accanto al mio letto.
Comincia ad accarezzarmi piano i capelli. Adoro questo gesto.
"Ciao Rem. È passato molto tempo, vero? Due anni. Chi l'avrebbe mai detto? So che sei sveglio. Perché non parliamo un po'?" non mi preoccupo del fatto che la ragazza abbia capito che sono sveglio o che sappia il mio nome. Penso solo a quella data. Due anni. Cos'è successo due anni fa? Ho terminato gli studi a Hogwarts insieme ai Malandrini e a T/N. La ragazza di cui sono innamorato perso da quando sono salito sul treno diretto a Hogwarts, il primo anno, e James le ha chiesto se potevano sederci con lei. Osservo la ragazza che ho di fronte. È uguale e identica alla mia T/N. Che sia proprio lei?
"Come fai a sapere il mio nome?" le chiedo, non fidandomi del tutto del mio istinto che mi dice che quella è T/N.
"Caro il mio Moony, io so molte cose. Ma arrivare a chiedermi se conosco il nome di uno dei miei migliori amici, mi sembra un po' un'esagerazione. Tu non credi?"
Allora è proprio lei! Come ho fatto a non capirlo subito?
La abbraccio stretta come se avessi paura di perderla. Lei, dopo un primo momento di confusione, ricambia l'abbraccio.
Mi metto a piangere. Non pensavo di essere così debole. Chissà che figura!
Mi stacco rapidamente dall'abbraccio, cercando di asciugare le lacrime con le mani. Non ci riesco. T/N mi prende nuovamente fra le sue braccia, delicatamente. Come per darmi l'occasione di sottrarmi. Ma io non voglio. La abbraccio forte. Lei si mette ad accarezzarmi i capelli.
Devo dire, che adoro quando mi accarezza i capelli. È come se mi stesse salvando. Non so bene da cosa.
Ci stacchiamo, lentamente, dopo dieci minuti. In quei dieci minuti non abbiamo parlato. Ci capivamo con dei piccoli gesti, in cui le parole sarebbero state di troppo.
"Allora" inizia lei un discorso "come stai?" mi chiede con un sorriso.
"Molto bene. Sono sempre un licantropo single, ma va bene." lei ridacchia "Tu come stai?"
"Non mi posso lamentare. Sono andata a lavorare in mezzo ai babbani in questi anni. Per questo non vi ho dato mie notizie. Non volevo che foste scoperti. E so cosa stai per dirmi. Sì, non vi ho invitati perché avreste usato la magia. Vi conosco" termina la frase con un sorriso.
"Come fai a prevedere ogni mia domanda o risposta?" le chiedo un po' preoccupato.
"Legilimens" dice lei scrollando le spalle.
"Sei una Legilimens?!" le chiedo preoccupato.
Lei annuisce.
Questo vuol dire che può leggere ogni mio pensiero. Penso tra me e me.
"Molto probabile" risponde T/N ai miei pensieri.
Quindi sa.
"Che cosa?" mi chiede ancora.
"Niente"
Avrà letto ogni mio pensiero...
"Da quando sono arrivata. Però l'ho fatto con tutti"
Non deve sapere cosa penso di lei
"Perché? Cosa pensi di me?" mi chiede avvicinandosi un po' al mio volto con un ghigno in faccia.
Resto scioccato. Lei mi passa un bicchiere d'acqua. Lo bevo tutto in un sorso, poi capisco.
Veritaserum (non so come si scriva esattamente).
"Allora Remus Lupin," dice lei "cosa pensi di me?"
"Penso che tu sia la ragazza più straordinaria che conosca. Mi sono innamorato di te dal primo momento che ci siamo visti. Non te l'ho mai detto per paura che non ricambiassi e me ne sono sempre pentito" le parole mi escono fuori come un torrente in piena, senza che io abbia la possibilità di fermarmi.
"Sai una cosa? Non so se tu mi prenderai seriamente o meno, ma provo i tuoi stessi sentimenti" pronuncia queste parole a una spanna dal mio volto. Abbassa lo sguardo e si allontana leggermente.
Per tutto questo tempo abbiamo provato gli stessi sentimenti l'uno per l'altra e non lo abbiamo mai ammesso. Che terribile malinteso.
Però non voglio perderla proprio ora che l'ho trovata. Ritorno alla realtà e vedo che si sta dirigendo verso la porta con la testa bassa. In meno di un' attimo mi ritrovo di fronte a lei. A sbarrarle il passo.
Lei alza lo sguardo e lo punta su di me.
In meno di un secondo, dopo aver fatto appello a tutto il mio coraggio, le mie labbra sono sulle sue. Lei ricambia. Ci stacchiamo dopo pochi secondi. Ci sorridiamo.

12 anni dopo

"Teddy? Dove sei?" chiamo mio figlio. Lo sto cercando da quasi un'ora e non ne posso più. Domani deve incominciare ad andare a Hogwarts e so che è molto nervoso.
T/N, nonché mia moglie e ragazza che amo da quando avevo undici anni, esce fuori dalla camera di nostro figlio. Si porta un dito alle labbra, come per dirmi di fare silenzio. Andiamo a sederci sul divano in salotto.
"Teddy sta bene. L'ho appena messo a letto. Era un po' agitato per domani" mi spiega la ragazza seduta di fianco a me.
"Lo credo bene. Ti ricordi come eravamo agitati noi?" le chiedo con un sorriso.
"Come dimenticarlo..." termina la frase con un sospiro.
"Sono passati già ventidue anni..."
"Come passa il tempo"
"Già"
"Sai una cosa Remus?" dice T/N voltandosi verso di me.
"Che cosa?" chiedo girandomi a mia volta.
"Non mi importa se sarà Grifondoro come lo eravamo noi. Spero solo che abbia tanti amici e incontri una persona speciale che lo faccia sorridere e tra molti anni lo faccia diventare padre"
"Lo spero anche io"
Ci guardiamo. Avvicino il mio volto al suo, e proprio quando stiamo per baciarci...
"Che schifo! Non si fanno queste cose in pubblico!" una voce scandalizzata da bambino ci fa voltare verso la direzione da cui proviene il suono.
Un bambino di undici anni è in piedi sulle scale. Ha i capelli castani, con una leggera sfumatura bionda, e gli occhi castani.
Mi metto a ridere alle parole di mio figlio.
Lo raggiungo e lo porto sul divano con noi.
Ho una vita fantastica. Un figlio che adoro e una moglie che mi ama tanto quanto io amo lei. Non potrei desiderare di meglio.

_Spazio Autrice_
Solo qualche parola. Non devo più pubblicare due capitoli nello stesso giorno. Mi fanno perdere un mucchio di ore per le idee. Penso che aggiornerò quando avrò tempo e voglia. Non voglio forzare il mio cervello. E non voglio perdere intere giornate su degli immagina. Per non parlare dell'altra storia che sto scrivendo. Detto questo, mi dileguo.
Ehynys

Immagina Multifandom [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora