Luke Castellan (PJ)

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Mi trovo davanti alla porta della casa che ho comprato qualche mese fa con il mio ragazzo, prima di sapere come sarebbe tutto finito.
Ogni giorno vado al lavoro, e ogni giorno, lui, puntualmente appena torno a casa, mi salta addosso e si prende tutti i soldi che io guadagno. Molte volte vado al lavoro il giorno dopo coperta di lividi a causa sua. È solo un idiota, ma finalmente avrò la mia vendetta.
Apro la porta, ma non vedo nessuna figura, né davanti a me, né in giro per il soggiorno. Il tutto è molto sospetto. Mi aggiro per tutta la casa con fare attento, ma sembra quasi svanito nel nulla.
Ormai tranquilla, mi dirigo di nuovo all'entrata, dove ripongo la mia giacca sull'appendi-abiti.
Non mi preoccupo minimamente di cucinare qualcosa, vado direttamente in camera mia e di LUI  e mi siedo alla scrivania.
Prendo un piccolo quaderno che ho riposto con attenzione nell'unico cassetto che è solo mio, e lo apro.
Dentro è pieno di note, immagini, scritte, ma soprattutto pagine e pagine di una storia che ormai ha preso forma molto tempo fa nella mia testa, dopo il primo livido ricevuto.
La porta di casa sbatte. Dei passi sul pavimento. Un fruscio di vestiti. Una voce.
"Amore, sono a casa!"
Amore. Da quanto tempo non usava questo soprannome con me. Cerco di ricordarmi quando è stata l'ultima volta che mi ha abbracciato, l'ultima volte che mi ha fatto un regalo o mi ha portato in qualche bel posto, ma proprio non riesco a ricordarmelo. È accaduto molto tempo fa...
"Sono in camera" gli urlo in risposta. Forse non avrei dovuto farlo, ma adesso non ho più voglia di nascondermi. È arrivato il mio momento.
Tempo tre secondi e me lo ritrovo di fianco, che mi porge la mano, aspettandosi ciò che ormai è suo.
Perché oggi non mi ha picchiato? Forse è più tranquillo... come no, l'importante però, è che io non voglio soffrire. Gli porgo una manciata di banconote.
"So che non è tutto ciò che hai, voglio OGNI. SINGOLA. MONETA che hai guadagnato oggi. Oppure puoi sempre fare conoscenza con Vipera" mi dice, con un ghigno in faccia.
"Lo sai che non possiamo usare le nostre armi da semidei, è pericoloso" gli rispondo, fissandolo negli occhi.
"Non mi importa se è pericoloso o no, ma se non mi darai ciò che ti ho chiesto con le buone, me lo prenderò io con le cattive" mi risponde con un ghigno.
Sbuffo e gli porgo tutti i soldi del mio stipendio.
Soddisfatto, fa per andarsene, ma si blocca alla vista del mio quaderno.
"Cos'è quello?" mi chiede, non poco arrabbiato, mentre continua a fissare il quaderno.
"Un quaderno, ci sto scrivendo una storia" annuisce e lascia la stanza.
Sospiro e leggo le ultime righe che ho scritto, ovvero quelle della trama.
Silke è una giovane ragazza tedesca che ha lasciato la sua famiglia e tutti i suoi amici, per trasferirsi in America e stare con il ragazzo che ama. Ma Silke non sa che Mike, il ragazzo di cui è innamorata la usa solo perché vuole i suoi soldi, talvolta arrivando alle mani per averli. Silke è disperata, vorrebbe abbandonare tutto e tornare in Germania, ma sa che se lo facesse, Mike la ucciderebbe. Ma Silke è furba, e sarà lei la prima ad usare le armi, per avere ciò che desidera.
In questo momento io mi sento Silke e Luke è Mike. Apro di nuovo il mio cassetto della scrivania e sollevo alcuni fogli. Sotto di essi posso scorgere la lama brillante di un coltello con l'impugnatura nera come la notte.
Mai sottovalutare una figlia di Nemesi, mio caro Luke.
Prendo in mano il coltello e mi dirigo ad aprire la porta della mia camera.
"Amore, ho una sorpresa per te"

_Spazio Autrice_
Salve!!!! Sono ritornata a quanto pare, con un immagina abbastanza inquietante.
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✏ Ele

Immagina Multifandom [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora