George Weasley

1.3K 59 5
                                    

Quando ero più piccola ero la migliore amica di Ginny Weasley, ma i miei genitori mi obbligarono a trasferirmi insieme a loro in America. Dovetti lasciare tutti i miei amici, ma soprattutto Ginny e la sua famiglia. Mi facevano sentire una di loro. Non so come facessero ma era così.
I miei preferiti probabilmente erano i gemelli, così strani ma simpatici, con i loro scherzi infiniti e le numerose risate.
Solo adesso, dopo otto anni che non vedo nessuno di loro, mi rendo conto che mi sono presa una bella cotta per uno dei gemelli, ovvero George.
Ho trovato un modo per distinguerli, che non rivelerò. È solo un mio segreto. Mio e dei gemelli.
I miei genitori hanno detto che quest'anno torniamo a Londra. Credo perché entrambi hanno perso il lavoro. Ma non ne sono sicura. Meglio così, almeno potrò rivedere i miei amici prima dell'inizio dell'anno.

Alcuni giorni dopo...

Sono davanti alla mia vecchia casa, non è cambiata per niente. Forse un po' rovinata, ma niente che non si possa risolvere.
Salgo in camera mia. Nemmeno qua è cambiato qualcosa. Se non fosse per il leggero strato di polvere che copre tutti gli oggetti presenti nella stanza, penserei addirittura di essere stata qui solo due mesi fa. Invece sono passati otto anni. Otto anni che non dormivo in questo letto. Otto anni che non stavo tra queste quattro pareti. Otto anni che non vedo i miei amici. Otto anni senza George.
Eh già, sei proprio cotta
Fammi indovinare, sei la mia coscienza.
Esattamente. Ti facevo più stupida.
Devo prenderlo come un complimento?
Probabilmente sì.
Mi addormento consapevole che domani dovrò incontrare tutta la famiglia Weasley.

Il giorno successivo...

Mi sveglio con il sorriso dipinto sulle labbra e una voglia matta di mettere in ordine la mia stanza e ritirare tutti gli oggetti che si trovano nelle valigie.
Dopo qualche ora di pulizia, osservo l'orologio che si trova sul muro. Le 10:12.
Scendo in cucina a fare colazione.
"Mamma, ho già messo a posto le mie cose e ho pulito tutta la stanza" dico prima che mia mamma possa dire qualcosa.
Mi viene vicino e mi tocca la fronte.
"No, non hai la febbre. Strano"
"Ah. Ah. Ah. Grazie mille per la fiducia, mamma. Semplicemente ho deciso di crescere un po'!" Dico io con un tono non proprio gentile.
"Va bene. Ricordati che oggi vengono i tuoi cugini. Quelli della tua età"
"No mamma, non li sopporto. E poi devo andare dai Weasley!"
"Allora andrai con loro"
"Va bene" dico delusa.
Non sopporto quegli idioti. Si credono chissà chi. Fratello e sorella. Uguali. Antipatici, ricchi e snob.
Senza che me ne renda conto si fanno le tre di pomeriggio. I miei cugini sono arrivati. Sembrano quasi cambiati. Mi hanno salutata e abbracciata. Poi mi hanno sorriso. Strano. Gli spiego che devo andare a trovare dei miei vecchi amici e loro dovranno venire con me. Sono felici di passare un po' di tempo con me. Ancora più strano.
Ci avviamo verso la casa. È sempre la stessa. Dall'interno provengono urla e minacce.
Sinceramente ho un po' di paura a bussare. Ma lo faccio.
Mi viene ad aprire una ragazza della mia età, capelli rossi e spettinati. Gli occhi luminosi, che si sbarrano appena mi vedono. Mi sorride.
"E...E...Ele. Sei proprio tu?" mi chiede la ragazza che ho dedotto sia Ginny.
"Sei mancata anche a me, Gin" le dico con le lacrime agli occhi.
Lei urla, poi mi abbraccia. Ci mettiamo a piangere.
"Miseriaccia Ginny. Cosa urli?" chiede un ragazzo apparendo dietro di lei.
Solo Ron dice miseriaccia ogni due per tre.
Mi nota. Sorride. Mi abbraccia anche lui.
"Ginny cara. Cosa è successo?" chiede una signora comparendo dietro di lei.
"Mamma, ti ricordi di Elena? La mia amica che si è trasferita?" le chiede Ginny.
La madre annuisce.
"È proprio qua di fronte a te" termina Ginny con un sorriso.
"Santo cielo, Elena! Come sei cresciuta!" mi dice la signora Weasley abbracciandomi.
"La trovo bene, signora Weasley"
"Ti prego cara. Dammi del tu e chiamami Molly"
"Va bene, Molly" continuo a sorridere.
"Ma dove sono finiti Fred e George? Devono venire a salutarti" la signora Weasley arriva accanto alle scale.
"FRED! GEORGE! Scendete subito! C'è una sorpresa!"
Il meno di un secondo mi trovo davanti i miei gemelli preferiti. Con i capelli spettinati e i vestiti in disordine.
Mi fissano in modo strano.
"Mamma, chi è questa ragazza?" chiede Fred.
"Certo che siete proprio due cretini se non vi ricordate di me" dico incrociando le braccia sotto il petto e sorridendo.
Il viso di George si illumina.
Mi viene addosso abbraccianomi e cadiamo per terra. Si mette a piangere.
"Mio fratello che piange? Questa me la segno" dice Ginny sorridendo.
Accarezzo i capelli di George.
"Mi sei mancato, Georgie"
"Anche tu, Ele"
"Adesso potresti alzarti? Non è che pesi quanto una piuma" si alza subito sorridendo. Mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi.
Vado ad abbracciare anche Fred, che mi lascia un bacio sulla testa, oltre all'abbraccio.
Vedo un'ombra passare sul volto del gemello. Che sia gelosia? (Che rima :) )
Lo spero tanto. Spero tanto di piacergli.
"L'ho fatto per far ingelosire mio fratello. Per vedere se gli piaci" mi sussurra Fred all'orecchio.
"E funziona?" gli chiedo io con lo stesso tono di voce.
"A giudicare dal fatto che gli sta per il uscire il fumo dalle orecchie direi di sì" mi sorride.
Mi metto a ridere come una scema.
Tutti mi fissano in modo strano.
Non mi ero neanche accorta di essere sdraiata per terra. Di nuovo.
Mi alzo in piedi, imbarazzatissima, e presento i miei cugini alla famiglia Weasley.
Entriamo in casa e ci sediamo tutti insieme sul divano.
Mio cugino ci sta provando con Ginny, ma lei non sembra notarlo. Al contrario, lo sta respingendo in maniera gentile. Ma lui non capisce.
Mia cugina invece ci sta provando con Ron. Lui ci sta provando a sua volta con il pollo. Fred sembra deluso che nessuno presti attenzione a lui. Lo abbraccio.
"Il povero Freddie non riceve attenzioni?" chiedo con voce dolce.
"No" mi dice lui con la voce da bambino triste.
"Bene. Non te ne darò nemmeno io" e mi siedo vicino a George.
Fred è traumatizzato. George scoppia a ridere. Fred è ancora più traumatizzato. Rido anche io.
George mi mette un braccio attorno alle spalle.
Devo essere arrossita senza accorgermene, perché sento la mia faccia andare a fuoco e un improvviso calore in tutto il corpo.
Fred, avendo notato, fa una faccia pervertita, che io ricambio con uno sguardo assassino. George non sembra notare niente.
Tutti i fratelli Weasley (quelli presenti) e i miei cugini ci stanno fissando.
"Una foto dura di più, sapete?"
Mettono tutti un finto broncio che mi fa sorridere.
"A cosa giochiamo?" chiede Ginny.
"Ho sentito di un gioco babbano che si chiama obbligo o verità. Vi va bene?" chiede mia cugina.
Tutti accettiamo e ci sediamo in cerchio sul pavimento.
"Chi comincia?" chiedo io.
Tutti si girano verso di me e mi puntano un dito contro.
"Che gentilezza"
Osservo tutti con attenzione.
"Ginny" dico con un ghigno "obbligo o verità?"
"Verità" mi risponde Ginny sicura.
"Chi ti piace?"
Ginny diventa più rossa dei suoi capelli.
"Harry Potter" dice in un sussurro.
"Come? Non ho sentito"
"Harry Potter! Mi piace Harry Potter! Contenta?!"
Batto le mani.
"Nuova coppia in arrivo. Comunque tocca a te"
Andiamo avanti a giocare per ancora mezz'ora e ognuno di noi deve fare almeno una figuraccia (che non voglio scrivere).
"Ele, obbligo o verità?" mi chiede Ginny con un ghigno. Credo si voglia vendicare.
"Verità" non mi fido degli obblighi di Ginny.
"Chi ti piace?"
Porca troia, Ginny! Non sai stare zitta? Adesso mi tocca inventare una bugia. Oppure posso sviare la domanda.
"Un ragazzo" rispondo io con un sorrisetto.
"Non vale" dice Ginny.
"Non hai specificato. Quindi la risposta vale"
Uno a zero per me.
Smettiamo di giocare.
La signora Weasley ci invita a rimanere a pranzo, accettiamo tutti e tre.
Mio cugino si siede accanto a Ginny.
Mia cugina si siede accanto a Ron.
Io mi siedo tra i gemelli.
Mi giro a sinistra e osservo Fred. Ha i capelli troppo in ordine. Devo per forza spettinarli.
"Hai ancora questo vizio?" mi chiede con i capelli in faccia.
"Sempre" rispondo io.
Noto che George ci osserva con attenzione.
Uno sguardo di curiosità misto a disgusto.
Fred comunica con gli occhi: gli piaci.
"Non è vero" gli dico io all'orecchio.
"È vero, gli piaci troppo"
"E tu sei troppo scemo"
"Probabile. Comunque si nota che ti piace. Ma credo lui non l'abbia capito"
"Io non mi farò avanti"
"Allora farò in modo che si faccia avanti lui"
Sto per ribattere, quando Fred si alza e prende George per un braccio trascinandolo in un'altra stanza.
Mi osservano tutti con curiosità. Io sollevo le spalle. Mica posso dire: ah, Fred ha trascinato George in un'altra stanza per convincerlo a dichiararsi.
Non sarebbe una mossa troppo furba.
Mi sento prendere in braccio e in meno di un secondo vedo tutto sottosopra.
Non so quale idiota tra i due gemelli mi abbia "appeso" così, ma non ho la forza di capirlo.
All'improvviso mi mette giù e sussurra un "divertitevi", prima di buttarmi nella stanza e chiudere a chiave.
Mi rassegno a passare lì dentro il resto della mia vita, almeno finché non troveranno il mio scheletro.
" Tutto bene?" mi chiede una voce dal fondo della stanza.
Scopro che si tratta del mio gemello preferito.
"Se non fosse per il fatto che sto malissimo, il ragazzo che mi piace si dichiarasse e tuo fratello non ci avesse sbattuti qua dentro, forse starei bene" ribatto acida.
"Chi ti piace?" mi chiede lui.
"Ho già detto tutto quando giocavamo" mi siedo per terra con la schiena contro il muro.
"Facciamo un altro gioco: io tu elencherò un po' di caratteristiche, e a seconda se appartengono o meno a questo misterioso ragazzo, tu dirai sì o no. Va bene?" mi chiede lui sedendosi accanto a me.
Annuisco.
"Il ragazzo che ti piace è un mago?"
"Sì"
"Va a scuola con noi?"
"Sì"
"È al tuo anno?"
"No"
"È più grande?"
"Sì"
"È Grifondoro?"
"Sì"
"Lo conosco?"
"Sì"
"Ho capito!! È Ron!"
Io scoppio a ridere e mi tengo la pancia dalle risate.
"Va bene tutto George. Ma Ron! Seriamente?! È come un fratello maggiore per me. Non lo vedo come un possibile fidanzato" mi asciugo alcune lacrime causate dalle troppe risate.
"Va bene. Ti do un aiuto. Il ragazzo che mi piace si trova in questa casa" adesso dovrebbe capire.
"Ti piace Fred, non è così?" come ho fatto a trovare un ragazzo così ritardato?
"È evidente. Siete stati tutto il giorno insieme. Parlavate, vi sorridevate. È tutto così ovv..."
Non lo lascio finire che alzo gli occhi al cielo e poso le mie labbra sulle sue.
Ricambia dopo un attimo di confusione.
Ci stacchiamo.
"Pensavo avessi capito che eri tu. Tutti gli anni che sono stata lontana da voi ho capito che tu mi mancavi più di tutti. Da piccola non capivo. Ho iniziato a capire dopo qualche mese e ho raggiunto la consapevolezza che sono innamorata di te. Mi spiace di non avertelo detto subito" abbasso lo sguardo.
"Anche tu mi piaci da un sacco di tempo. Da quando ancora giocavi insieme a Ginny. Mi spiace di non averti mai scritto"
"Dispiace anche a me non aver mantenuto i contatti"
"Usciamo?"
"Ma come? Solo Fred ha la chiave"
"Veramente ce l'ho anche io" e mi mostra una chiave che infila nella serratura e apre la porta. Mi butto per terra. Non so perché, mi andava.
Torniamo in sala, tutti ci applaudono e io ammazzo Fred per avermi rinchiusa, poi lo abbraccio e lo ringrazio.

Fine

_Spazio Autrice_
Ok, il finale faceva schifo ma non sapevo cosa dire. Dirò soltanto due parole: CHE FATICA! Mi ci è voluta quasi una settimana per scrivere questo immagina. Spero che piaccia almeno a voi perché a me non convince molto. Ma lo terrò. Non voglio cancellare il risultato di una grandissima fatica. Addio. Ci risentiamo sul prossimo immagina.

Immagina Multifandom [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora