Athena si era svegliata solo da alcuni minuti, e le era già chiaro che in quel posto non piaceva a nessuno.
Beh, perlomeno non agli infermieri.Non appena aveva aperto gli occhi l'uomo vicino al suo letto era indietreggiato di qualche passo, guardandola ansioso.
Lei aveva ricambiato lo sguardo, domandandosi il perché di tutta quella sceneggiata, quando vide in un letto dall'altro lato della stanza una figura familiare...
L'infermiera che aveva colpito con un dardo di energia."Ah, hanno paura" . Qualcuno però avrebbe anche potuto dirle dove stava il bagno...
In quel momento varcarono la porta due ragazzi più o meno della sua età, che iniziarono a scandagliare la stanza con lo sguardo fino ad arrivare al letto dove era seduta lei.
Non appena la individuarono le rivolsero un sorriso tirato, per poi avvicinarsi.
"Ma questi due cosa vogliono?" Pensò lei, sospettosa, ma non ebbe nemmeno il tempo di pensare altro che la ragazza iniziò a parlare a macchinetta:<< Ciao, io sono Diana... >> disse, prima di venire bruscamente interrotta dal suo accompagnatore:
<< Di Themyscira, figlia della regina Ippolita...>>
<< Ma puoi chiamarmi Deedee >> concluse quella chiamata Diana senza dare retta al suo compagno, lanciandogli un'occhiataccia seccata, come se quella scenetta fosse una cosa abituale.<< Io sono Giacomo invece, per gli amici Jack >> disse il ragazzo strizzando un occhio.
Lei rispose distrattamente bofonchiando un << Athena >> non molto convinto, intenta a studiarli.
La femmina aveva lunghi capelli biondi e ondulati, di una colorazione lievemente più chiara della sua, lineamenti molto fini e le sopracciglia chiarissime ( ben diverse dalle sue, abbastanza scure e spesse).
I suoi occhi erano verdastri, ma più tendenti al marrone.
Era molto carina, dovette ammettere.Il maschio invece aveva i capelli rossi, quasi arancioni, gli occhi di un azzurro acquoso (ben lontani dal suo colore intenso) e lievemente sporgenti.
La sua pelle aveva qualche lentiggine, ma nonostante quelle la carnagione era chiarissima, tipica delle persone dai capelli rossi.
Non era particolarmente bello, il suo aspetto era normale, quasi tendente alla bruttezza, ma nei suoi occhi si vedeva una luce giocosa.<< Siamo stati incaricati di farti fare un giro dell'edificio >> riprese cordiale la ragazza, assumendo un atteggiamento simile a quello di una guida turistica.
<< Andiamo? >>Lei annuì, scendendo cautamente dal letto.
Non appena si trovò a terra notò di non avere più nessuna benda alla gamba, né alcuna cicatrice.
Se la ispezionò a lungo, credendo di non vederci bene, quando il ragazzo (Giacomo, da quanto aveva capito) diede una risposta alla sua muta domanda:
<< Forte, eh? La tua gamba era tipo spappolata, ma con i loro macchinari ultra scientifici i dottori te l'hanno sistemata in un attimo.
Certo, la tua... passeggiata all'aperto ha reso il tutto un po' più difficile, ma hanno fatto un ottimo lavoro!>>Lei lo guardò, sospettosa, per poi provare ad appoggiare il peso sulla sua ex-gamba ferita:
Non sentiva nulla, era perfetta!
Inconsapevolmente, le si illuminarono gli occhi di gioia: pensava di dover rimanere minimo zoppa per tutta la vita, invece...I due ragazzi le stavano ancora sorridendo in maniera amichevole, tanto che lei decise di ricambiare sull'onda de l'euforia provocata della guarigione quasi miracolosa del suo polpaccio.
<< Potrei mettere qualcosa di più... adatto?>> chiese, titubante.Indossava ancora un camice da ospedale, ma dovevano averglielo cambiato, perché non era più sporco di terra e sangue.
<< Certo!>> le rispose la ragazza, cioè Diana. O Deedee? Doveva imparare al più di presto i nomi di quei due.
Intanto l'altra le aveva dato un fagotto, con al suo interno un pantalone di tessuto abbastanza largo, una canottiera bianca ed una felpa grigia.
Su tutti gli abiti era cucito come uno stemma, simile a quello della N.A.S.A., un pianeta con all'interno delle lettere troppo piccole per essere lette.
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Power: Enemies
FantasySecondo libro della saga "POWER". Si trova un RIASSUNTO DEL PRIMO LIBRO all'inizio per coloro che vogliono iniziare la lettura da qui. Athena fugge senza una meta da quattro mesi. Cambia città continuamente, a bordo di treni e mezzi di fortuna, in u...