Grazie.

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Mi alzai. Era gia mattina e mi toccava andare a scuola.

Mi misi una maglietta nera e dei jeans corti, entrambi presi a casaccio dall'armadio.Mi truccai appena e senza mangiare colazione uscii, non avevo voglia di vedere mio padre.

Che bella  giornata oggi ,c'é un sole fantastico.

Entrai a scuola, le lezioni non finivano piú.

"DRIIIIIIIN"

Alleluia si va a casa!

Uscii da scuola e vidi mio padre. volevo far pace allora mi avvicinai.

Lui entró in una macchina nera che lo porto subito via.

Non sapevo dove andasse e non sapevo nemmeno chi fosse alla guida di quell'auto.

Tornai a casa, salii per le scale e arrivata nella mia camera mi buttai sopra il letto . Pensavo.

Perché mio ladre é salito in quella macchina? Perché mi odia? Perché non mi racconta mai niente e non abbiamo mai un dialogo da padre e figlia, perché non posso vedere le sue foto con la mamma...perché?

Stavo per addormentarmi quando sentii squillare un telefono. Il suono proveniva da sotto ,ma non era il mio telefono io lo tenevo sempre in tasca ,allora capii che era sicuramente di mio padre.

Era lí, appoggiato sul tavolo della cucina. Mi avvicinai e vidi chi chiamava, il tale si chiamava Carlo.

Non lo conoscevo e non l'avevo mai sentito nominare. Decisi di rispondere.

"pronto"

"pronto chi sei?"

era una voce da adulto, molto dura.

"sono la figlia di mio padre"

volevo provare a rompere il ghiaccio. Magari avrei capito chi é diventando anchio sua amica.

"non fa ridere! quando torna digli che ha kiamato il  bos"

Dopo di quelle parole avevo capito che era impossibile.

" va bene arrivederci"

e riattaccai.

Decisi di farmi un giro. Non avevo voglia di pensare brutte cose in una giornata cosí bella.

Camminai fino ad arrivare in un bosco. Io amo I boschi mi piacciono da quando ero piccola, non lo so cosa mi attrae di loro ,ma so solo che mi piacciono e passeggiare tra gli alberi ancora di più.

camminai per tantissimo tempo.

Poi mi accorsi che era tardi e provai a ritornare in dietro.

Mi ero persa.

"ok ..ok stiamo calmi ,questo bosco non e tanto grande e riusciró a ritornare indietro." Iniziai a correre per far prima e liberarmi questo peso.

Sfortunatamente caddi in una buca.

No!!! e che cavolo! ...Aia! la gamba mi fa male...

"aiutoooooo!" non c'era nessuno allora decisi di provare ad alzarmi da sola. Non ci riuscivo probabilmente avevo preso una storta molto forte.

"aiuto!!!!" una lacrima mi rigó la faccia...per la prima volta avevo pensato di morire lì. Ma non avevo paura ,o almeno tanta paura. Speravo di poter rincontrare mia madre in paradiso. Allora decisi di sedermi per terra. In quella terra dura e piena di pietre e fango.

Guardai un ultima volta verso l'alto.

Vidi una faccia comparire. Ma era buio e non capii bene chi era.

"chi c'é lá??" gridai

" sono Loris! stai calma ora ti aiuto io!!!"

Ero felice..

il respiro del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora