𝐅𝐔𝐂𝐊 𝐎𝐅𝐅

13- Hi Gordon

Il mio alter ego indossa abiti firmati e si scopa il conduttore di quel talk show imbecille ma famoso in tutta l'Australia.
Poi si accende una canna, limona una modella tutt'ossa e va ad uno di quei gruppi di sostegno per ex tossicodipendenti.

Tutto questo non è da leggersi come un ideale fantasioso frutto della mente contorta di un diciottenne, bensì è da leggersi come trama di una nuova cinematografia alla Chuck Palahniuk.

I nuovi gruppi pretendono di essere alternativi quando in realtà sono tutti brutte copie dei Nirvana, Sex Pistols, Queen, AC/DC, Mudhoney, Jesus Lizard e i Melvins.
È bene lanciare sfide alle autorità burocratiche, ma loro altro non sono che gruppetti da pub con un pubblico dai venti in giù.
Quello che voglio dire è che tutti si sono messi a fare a gara sulla compatibilità degli elementi e la stanno svolgendo alla meno peggio.

Ora, Michael Clifford direbbe che l'uomo non è redimibile e che ogni cosa, se guardata con cura, puó essere facilmente riconducibile a uno stile di vita preistorico.

Gordon Clifford, l'alter ego, manderebbe tutto a fanculo con un sorrisetto sbilenco in volto. Si porterebbe la canna alle labbra e continuerebbe ad ascoltare un LP dei Guns N' Roses.

Per quale cazzo di motivo persone che conosci appena tentano di inventarsi una misera interpretazione freudiana per il tuo comportamento? Che la maggior parte recepiscono come grunge, emo o psicologicamente disturbato. Che poi, tra queste tre cose, secondo loro non c'è molta differenza.

Ieri sono andato a casa di Luke. È successo per caso, ci siamo incrociati sul marciapiede e mi ha invitato a venire da lui e ascoltare un po' di Green Day.
Alla fine non li abbiamo ascoltati, per il semplice fatto che tra una parola e l'altra siamo finiti sopra il materasso dei suoi genitori a baciarci come una coppia di sposini arrapati.

Non so perchè è successo.
Non so neanche come sia successo.

Fatto sta che ora ho due succhiotti sul collo e mia madre crede che sia finito in una rissa. L'ho lasciata nelle sue convinzioni.
Calum e Ashton, invece, hanno cominciato a ridere come se prima che entrassi nella camera di Calum il riccio non gli stesse facendo un pompino. Dire che l'ho fatto apposta sarebbe inutile.

Le parole troppo spesso fanno schifo. Insomma, ti fanno credere in qualcosa di profondamente infondato.
Ad esempio, se ad una ragazza bellissima le si dice che è brutta, lei vivrà in quella condizione fin quando qualcuno rinnegherà la verità in cui ha creduto per tutto questo tempo.
Ecco una forma base di bullismo e autolesionismo.

Quindi,
Sei un fattone.
Un' ipocrita.
Un buono a nulla.
Sei uno schizzato.
Un fenomeno da baraccone.
Il classico disturbato mentale.
Sei la feccia.
Un idiota.
Un deficiente.
Un cazzo di rincoglionito.
Matto suicida.
Drogato.
Illuso.
Patetico.
Menefreghista.
Michael.
Io sono Michael e sono tutte queste cose.
Ma quando sto con Luke mi sento una persona, non un'etichetta.
Il che mi fa pensare che quel biondo è riuscito a rinnegare la mia realtà.

TU
NON SEI
CHI CREDI
DI
ESSERE

Come diceva il saggio Tyler Durden,
Le cose che possiedi, alla fine ti possiedono.

Devo bruciare il mio patrimonio genetico e lanciare la Tv dal balcone.
Se proprio volete fare qualcosa per la vostra salute mentale, vendete la vostra televisione e compratevi un kit di sopravvivenza per uscire indenne dalla merdosa realtà in cui siamo annegati.

Con affetto,
Michael e Gordon Clifford.