Va bene, mettiamo in chiaro una cosa: non ho mai perso le mie paranoiche e profonde illusioni da asociale troioso punk, ma io e Calum una domenica sera eravamo fatti fino all'alluce dei piedi, davanti alla sua radio impolverata ed è partita una canzone dei Modest Mouse. Non so come nè il perchè.
Fatto sta che ho iniziato a ridere come un matto, perchè Calum aveva appena detto che sono una cover band dei R.E.M. (il side-project di Moby) e ho ripensato all'ex di Mali, ossessionato dai Modest Mouse per qualche strano motivo legato a traumi adolescenziali o ricordi legati a un'esistenza insoddisfacente.
Una delle buone inserzioni che implicano queste band è che se sai suonare decentemente qualche loro canzone su Guitar Hero ti senti un fantomatico fico del cazzo e puoi rimediarti una scopata.
Il punk è quella cosa per cui puoi vestirti come un coglione e sembrare un figo. Poi ci sono quelle band da quattro soldi rimediate lungo la strada composte da ragazzini con un ego più grande del cazzo, e che hanno trasformato il look punk da perfetti coglioni.
La società sta facendo passi da gigante ma ha la gamba troppo corta e prima o poi spero che cadrà in un burrone. A voi la scelta.
Gli avanguardisti della nostra epoca puntano a un solo profitto comune, che poi sarebbe anche quello di ogni singola persona intrappolata nella ragnatela del business musicale delle case discografiche vendute ad associazioni che manifestano per i diritti delle donne, ignorando il fatto che sono stati proprio loro a creare questa differenza sessista.Ho portato la lettera a Luke, subito dopo aver ripiegato il foglio decorato con alcune gocce di sangue che cadevano dalla mia mano dolorante.
Era nella sua stanza, steso per terra con lo sguardo rivolto verso il soffitto. Ha finto di non vedermi quando sono entrato dalla finestra, ha finto di non sentirmi quando gli ho chiesto come stesse.Il punto è che ho donato il mio cuore a una persona che, evidentemente, non ne ha neanche uno.
E non è la prima volta che succede, nonostante mi sia promesso una marea di volte di non farlo mai più.Quindi gli ho lanciato la lettera, che dopo un paio di svolazzamenti per aria è atterrata sul suo petto, poi gli ho dato del deficiente menefreghista e me ne sono andato.
Se si affaccia alla finestra ha ancora una possibilità, mi ripetevo.
Se si affaccia alla finestra ho ancora una possibilità. Questa era la verità.
Sono arrivato a un punto della mia vita in cui preferisco mentire a me stesso piuttosto che agli altri. Ma va bene. È okay.
È colpa delle canne.Ogni giorno che viviamo è il resoconto della nostra vita. Un giorno della nostra vita è il racconto di chi siamo e chi saremo.
Io sono Michael Clifford, litigo con il mio alter-ego Gordon per tutta la notte e poi aspettiamo le luci dell'alba per ripresentarci a vicenda.È come vivere con una perenne amnesia, ogni giorno sono costretto a ricordare una vita che non è la mia e aspettare che il ragazzo di cui sono innamorato si decida a strappare il filo spinato che stringe il mio cuore sempre con più ferocia.
Gordon mi sta indicando il cassetto in cui sono nascoste le pasticche.
Ci si vede (in questo universo, in un altro, all'Inferno, che importanza ha?)Michael e Gordon Clifford
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𝐅𝐔𝐂𝐊 𝐎𝐅𝐅
Fanfiction"La mia ispirazione è la mia disperazione". Oh, andiamo, credete davvero che l'amore possa trovarsi tra delle pagine spiegazzate, un po' d'erba e dell'autoconformismo? Michael non sa che farsene della sua vita, e spreca tempo a bazzicare per le stra...