Questa Fottuta Voglia Di Te

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Torno a casa e decido di pulire un po', spolvero, pulisco il bagno, lavo il parquet e lo lucido, riordino i libri e innaffio le piante. Mi siedo sul divano è ormai pomeriggio e decido di mangiare qualcosa, dopodiché preparo la cena. Vado poi a farmi un bagno caldo, mi muovo con lentezza perché il mio corpo è dolorante. Non riesco neanche a sedermi bene...
Entro in doccia e, con della musica classica in sottofondo, mi rilasso. Lascio scivolare l'acqua sul mio corpo, prendo la spugna e lentamente mi lavo la schiena, poi le braccia e così via. Mi soffermo sui miei glutei rossi e ammiro il mio coraggio, immagino le sue mani ancora sul mio sedere e non posso non pensare a lui e la sua virilità. Esco dalla doccia e mi asciugo, lascio i miei capelli neri sciolti e, per dare un po' di luce al mio viso bianco, metto un rossetto bordeaux, il correttore e l'eyeliner.

Accendo alcune candele profumate nel bagno, voglio fare un bagno caldo con Carlos, sistemo alcuni petali di rose e i sali profumati sulla vasca. Vado in camera e faccio la stessa cosa, cambio il letto e metto delle lenzuola bianche e molto morbide, decorate da un merletto. Indosso un perizoma nero in pizzo e, per coprire il mio seno, indosso un vestitino di raso rosso decorato da un merletto nero. Scendo le scale e cerco di non inciampare sui tacchi, forse troppo alti. Vado in cucina e prendo il pollo dal forno, condisco l'insalata e porto tutto in tavola. Prendo del vino rosso e l'acqua, stendo alcuni petali sulla tovaglia bianca e accendo alcune candele posizionandole al centro tavola. Spengo la luce e accendo una lampada che rende l'atmosfera calda, ha una luce debole ma giusta per questa serata. Sembra tutto in ordine, così mi siedo sul divano e faccio zapping con il telecomando per trovare qualcosa di carino da guardare. Mi siedo meglio sul divano, cerco di non mettere tutto il peso sul mio culo.

Domani è domenica, porterò Nora al luna Park e poi andremo a pranzo dai miei. Potrei invitare tutti qui, forse sarebbe meglio. Mi riscuote dai miei pensieri il campanello, corro ad aprire la porta ma prima mi guardo allo specchio per controllare se ho qualcosa fuori posto. Un gran respiro.
"Ehi, sei bellissima." ammicca Carlos.
"Grazie Carlos. Anche tu lo sei." dico facendolo accomodare.
Indossa un pantalone stretto nero ed una maglia grigia abbinata alle Nike, la barba è sempre ben curata e i suoi capelli neri sono tirati indietro dal gel.
"La cena è già in tavola, andiamo" dico e lui mi stringe la mano.
Mi segue e iniziamo a cenare.
"È veramente tutto buonissimo" dice entusiasta.
"Grazie. Allora...parlami un po' di te." dico prendendo la sua mano.
"Sono Carlos Martinez, ho trentanove anni e ho una figlia di nome Lauren. Sono in fase di divorzio e ho una quasi ex moglie che mette sempre i bastoni tra le ruote. Faccio l'architetto e ho una mia azienda, ereditata da mio padre. Dorian è un mio amico di vecchia data e ogni fine settimana andiamo al club, tranne oggi. Oggi sono qui, con te." dice prendendo una fetta di pollo.
"Io sono Megan Taylor, ho venticinque anni e ho una figlia di nome Nora. Ha sei anni e il padre, Jim, mi ha portato in causa e ha preso in affidamento mia figlia perché io ero attratta dal Bdsm. Non ero un buon esempio per Nora. Due volte al mese viene a Manhattan, mentre alcune volte sono io ad andare nella grande New York. Lavoro in un atelier a New York. Ho conosciuto il club grazie a Luke, un mio amico di vecchia data...che tu già conosci. "dico sorridendo.

Continuiamo la nostra cena chiacchierando e bevendo vino, lui mi parla di alcuni suoi viaggi ed ascolto in silenzio.
" Ti devo chiedere un piacere, non sei costretta a dirmi di sì. Lunedì sera, a Los Angeles, c'è un cena di beneficenza. Sono stato invitato per sponsorizzare la mia azienda e mi hanno detto di portare qualcuno. Verrà mia figlia, senza problemi puoi portare anche Nora. Ti va?" dice con dolcezza.
"Domani mattina chiamerò il mio capo e ti farò sapere, per mercoledì devo stare qui." dico.
"Nessun problema, anche Lauren va a scuola." dice ridendo.
Finiamo di cenare ed io porto tutto in cucina, lascio solo il vino con due bicchieri di vetro. Ci mettiamo sul divano e continuiamo a parlare.
"Io ho portato una cosa. Dovresti firmarla." dice porgendomi dei fogli.
Leggo attentamente e lo guardo.
"Mi stai proponendo di essere la tua schiava, con un mese di prova anche." dico ridendo.
"Sì, non è detto che a te deve piacere e puoi cambiare idea. Qui sono tutelati i tuoi diritti e i miei, ci sono tutte le regole e spero siano abbastanza chiare. Domani mattina mi riconsegnerai il contratto, firmato o non. " dice guardando i miei occhi.
Fare tutto quello che dice il tuo padrone. Punizioni. Collare. Divisa.
Mi alzo e vado in cucina, ritorno da lui e gli porgo il contratto già firmato.
"Non voglio pensarci. Maledico il giorno in cui sono entrata a far parte di quel club, i tuoi occhi mi hanno incantato ed io ora non posso far a meno di te." dico guardandolo.
"Domani inizia il mese di prova." dice sorridendo.

Saliamo le scale e andiamo in bagno, gli propongo un bagno caldo e lui accetta. Mi spoglia lentamente, lascia scivolare giù prima una spallina poi l'altra. Il vestito in raso cade a terra e le mie tette gli si parano davanti, lui le guarda ma non mi tocca. Lo guardo e anche lui si spoglia restando solo in boxer, le sue mani si posano sui miei fianchi e i nostri sguardi si incrociano. Lascia cadere anche il mio perizoma e così il mio corpo è alla sua mercé, mi guarda e mi accarezza il viso.
"Io stasera non voglio fare sesso con te..." sussurra al mio orecchio.
Quella sua voce rauca, quel suo modo sensuale di parlare mi smuove qualcosa e le mie gambe tremano. Io lo desidero...

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Ecco un nuovo aggiornamento. Sono sempre più sorpresa delle visualizzazione, dei voti e dei vostri commenti. Mi fa sempre più piacere sapere che vi piaccia, che il mio lavoro non va a vuoto. Io vi ringrazio davvero tanto. Buon fine settimana. 😘

Outfit Megan:

Outfit Megan:

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