L'amore Fa Brutti Scherzi

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Arriviamo al ristorante, un edificio bianco con decorazioni celesti e fiori rossi/fucsia. Sembra un palazzo greco. Ha delle lanterne sul vialone principale che accompagnano all'entrata, sono celesti e bianche. Carlos ci invita a scendere e dà le chiavi ad un cameriere che ci saluta cordialmente, mi prende sottobraccio e fa andare i miei con le bambine avanti.
"Carlos è bellissimo! Ti sarà venuto a fare tanto." dico dispiaciuta.
"Tutto pur di non vedere la faccia di merda, che si ritrova quel tizio, a casa tua!" dice incazzato.
"Voi andate, vi raggiungiamo subito. Dite al maître che siete con Carlos Martinez." informa Carlos.
I miei genitori si avviano e Carlos mi accompagna ad un divanetto sul retro del locale. C'è un giardino immenso: ha alcuni gazebi con dei tavolini e divanetti, una fontana bellissima e illuminata da faretti, lanterne su ogni tavolo, siepi e fiori ben curati.
"Il proprietario ha origini greche. È venuto a vivere qui, da suo zio, perché lì c'era la crisi. Ora ha aperto questo locale e va una meraviglia, Ludovico, lo zio, ha aggiunto al menù ricette italiane e Sebastian, il nipote, ricette greche. C'è una vasta scelta insomma."ride Carlos accendendo una sigaretta.
Lo guardo e faccio la sua stessa cosa, mi porto il filtro alle labbra e aspiro.
"Sei così sexy quando fumi." dice Carlos alzandomi il viso con un dito.
Io guardo i suoi occhi e poi abbasso lo sguardo, sono la sua sottomessa e lo capisco.
"Brava bambina."dice Carlos soddisfatto.

Mi appoggio con la schiena sul suo dorso, lui mi abbraccia e mi lascia dei dolci baci caldi sul collo. Il suo profumo mi inebria le narici, un misto tra fumo e muschio bianco. La sua mano destra si posa sul mio fianco, mi massaggia il fianco ed io rido quando mi fa il solletico.
"Piccola c'è un problema." dice Carlos guardando il suo cazzo in tiro.
Siamo davanti il ristorante, stavamo per entrare, e lui ha questo problema.
"Io non posso aiutarti." dico divertita mentre entro nel locale.
Lui resta altri cinque minuti fuori e poi ci raggiunge, si siede vicino alla sottoscritta e mi posa una mano sulla gamba, la stringe.
"Con te facciamo i conti dopo."dice sorridendo malizioso.
Io lo guardo e lo sfido con lo sguardo, vorrei baciarlo, vorrei le sue mani su di me ma devo calmarmi.
Jim arriva mano nella mano con Mary, lei indossa un vestito nero molto corto e lui la classica camicia e pantalone.
"Buonasera." dicono sedendosi ai posti assegnati.
Jim guarda i genitori e resta di stucco vedendo Nora giocare con Carlos, dice qualcosa sottovoce a Mary e lei mi guarda malissimo.
"Ehi, non si saluta papà?" dice Jim a Nora che continua a giocare con Carlos dopo averlo salutato con la mano il padre.

"Allora...come mai qui?" dice Jim a suo padre.
"Perché non possiamo stare con nostra nipote? Non la vediamo da tanto..."dice Antony.
"Papà sai benissimo il motivo per cui Nora non è venuta da voi." dice e con uno sguardo veloce guarda Mary.
"Ora basta. Questa cena serve per riunire tutti, non voglio nessun litigio. Solo per stasera." dico alzandomi.
Loro annuiscono e riprendono a parlare con calma, Jim con Mary, i miei genitori con quelli di Jim ed io con Carlos, Nora e Laurent.
"Salve, questo è il menù. Quando siete pronti per ordinare mi chiamate."dice il camere per poi andare via.
"Domani papà vado a Los Angeles." dice Nora sorridendo.
"Ah...perché io non lo sapevo?" dice Jim guardandomi.
"Lei mi ha anticipato, stavo per dirtelo. Non mi serve il tuo permesso, d'altronde è anche mia figlia." dico bevendo un sorso d'acqua.

Quando ritorna il cameriere ognuno da la propria ordinazione, tutti ordiniamo un antipasto misto. Io preferisco saltare il primo perché ordino un secondo di carne ed uno di pesche e poi il dolce. Una volta arrivati i piatti a tavola iniziamo a mangiare, taglio un pezzetto di frittella e l'assaggio.
"È buonissima!" dico a Carlos.
Lui sorride, mi guarda e mi sussurra all'orecchio "Tu sei bellissima.".
"Allora tesoro, come vi siete conosciuti?" chiede Caroline indicando Carlos.
"Oh...beh...tramite un mio amico." dico impacciata.
"Jim ti sei perso tanto." ridacchia Antony.
"Già..." ride Carlos per poi stringere la mia mano.
"Vi conoscete da molto?" chiede Jim.
"No, non proprio. Un mese e mezzo, all'incirca."dico subito.
"È nato subito qualcosa di grande, dal primo sguardo. " dice Carlos serio.
"Che romantico..." si mette a ridere mia madre e Caroline la segue a ruota.
"Noi possiamo solo sognare." ride di nuovo Caroline.
"Mia moglie..." inizia mio padre.
"Ex." lo correggo.
"È uguale. Dicevo, mia moglie è fortunata. Ha trovato un gioiello formidabile!" esclama fiero mio padre.
"Oh caro, come sei modesto." dice mia madre guardandolo.
I loro occhi si incastrano e nascono piccoli sorrisi sul proprio volto, mio padre mette la sua mano sulla coscia di mia madre e lei la stringe.
"Ti desidero dal primo giorno."dice mio padre a bassa voce, io riesco a capirlo dal labiale.
Sono divisi ma continuano a volersi, non riuscirebbero a stare divisi per più di due giorni...l'amore fa brutti scherzi.

La cena continua senza troppi intoppi, ogni tanto Mary lancia qualche frecciatina sul bdsm, mentre Carlos sfida sempre di più Jim.
"Noi usciamo fuori a fumare una sigaretta. Piccole venite con noi?" dice Carlos prendendo la mia giacca, mi aiuta a metterla ed io lo ringrazio.
Mette la sigaretta tra le labbra e prende il cappottino di Laurent, le porge l'indumento e fa la stessa cosa con Nora. Mette una sua mano sul mio fianco e mi stringe a sé, mi guarda e, dopo aver preso la sigaretta, mi lascia un bacio sulle labbra.
"Veniamo anche noi, se non vi dispiace giovanotti" dicono i miei genitori, si aggregano anche Caroline e Antony.
Siamo tutti fuori, io sono seduta sulle gambe di Carlos e ogni tanto faccio un tiro dalla sua sigaretta, Jim parla con Nora e Mary guarda Carlos con occhi da cerbiatto. Morto.
"Il tuo ragazzo non ti soddisfa?" chiedo a Mary una volta che Nora e Laurent vanno a giocare sull'altalena.
"Perché? Non posso guardare un bell'uomo?" dice lei guardandomi.
"Oh...tu purtroppo non sai solo guardare. A quanto pare..." dico indicando Jim.
"Ti dirò, mi hai fatto un piacere. Ora, se stavo con Jim, non avrei conosciuto Carlos e la mia vita già si sarebbe ridotta al nulla totale. Mi capisci no?" dico sorridendo.
"Già..."dice solo.
"Posso parlarti?" mi chiede Jim alzandosi.
Io mi alzo e lo faccio passare, sempre prima le signore.

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Vi ringrazio sempre di più per le visualizzazioni, per i commenti e per lasciare delle stelline. Spero che la storia vi piaccia, spero anche che ora vi sia chiaro che c'è altro oltre il sesso. Cercherò di correggere la storia il prima possibile, non vi prometto niente. Ora vi lascio e vi aspetto al prossimo aggiornamento😘

Ps: mi scuso se non sono costante oppure se non ho dei giorni precisi per pubblicare. Non riesco perché anch'io ho i miei impegni e quindi quando riesco scrivo, come ad esempio in questo periodo sono più frequenti gli aggiornamenti. ❤️

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