Capitolo 15
POV.LOUIS
Sono passati alcuni giorni da quando io e Harry abbiamo fatto pace, ma ho una paura tremenda che mi sta inghiottendo ogni giorno di piú. Riusciremo mai a tornare come prima? Io lo spero con tutto il cuore...ma non riesco a non essere freddo in alcuni momenti, non so perché ma sono piú geloso di quanto non lo sia mai stato. Il problema non è che non mi fido di lui, ma che non mi fido delle persone, soprattutto dopo quello che é successo alla festa.
La suoneria del telefono mi distolse da tutti i miei pensieri, era una chiamata di Harry.
-Boo stasera vogliaml stare insieme?
-Certo Haz..
-Vieni a casa mia alle otto e mezzo!
-Perfetto a dopo Haz!
Dissi mandandogli un bacio sonoro e riattacando.
-Loulou posso entrare?
Sentii la voce di mia sorella dietro la porta.
-Certo Fizzy, vieni!
Aprí la porta e non riuscii a riconoscerla. Aveva il viso rosso e gli occhi piene di lacrime. Mi alzai di scatto per raggiungerla.
-Fizzy oddio cosa succede?
-Lo-lorenzo...
-Cosa succede? Dio Fizzy fammi capire!
Dissi squotendola. In quel momento si orrigidí e fece una smorfia di dolore. Piano, piano si alzó la manica che copriva un grosso livido.
-Fizzy come cazzo è successo?
Non rispose.
-Fizzy io lo ammazzo quel bastardo! Dimmi dov'é!
-Louis lascia stare.
Disse secca. Non potevo accettare che qualcuno le facesse del male.
-Fizzy dimmi dov'é!
-Sta venendo quí.
Disse mentre mi guardava neglio occhi. Quegli occhi pieni di odio che andavano in fiamme.
-Lui quí dentro non entra. Rimarrá fuori. Accasciato perterra.
Dissi spostandola da davanti la porta e precipitandomi al piano di sotto.
-No Louis ti pregoo!
Urló lei rincorrendomi; cercó anche di afferarmi, ma non ci riuscí. Inun batter d'occhio ero fuori ad aspettare quell'animale.
-Quando cazzo arriva.
Imprecai nervoso tra me e me. Fizzy era sulla soglia della porta che mi guardava preouccupata. Mi girai verso destra e vidi una macchina scura avvicinanri e fermarsi davanti casa.
-Ciao Louis!
Disse Lorenzo mentre scendeva dall'auto. Non risposi e continua a guardarlo con occhi pieni di rabbia.
-Ehi amico che succede?
Disse appoggiando la sua mano sulla mia spalla. La tolsi immediatamente.
-Non chiamarmi amico. Non toccarmi. Non fare finta di niente.
Dissi rabbioso.
-Non capisco!
Disse ridendo nervosamente e andando verso Fizzy.
-Non avvicinarti a lei o giuro su Dio...
-Giuri cosa?
Disse avvicinandosi minacciosamente. Avevamo la stessa corporatura e la stessa altezza quindi non faceva paura.
-Giuro su dio che ti ammazzo.
-Quello che succede tra me e lei sono cazzi nostri.
-Sono cazzi vostri quandp si fermano a litigi. Ma non devi permetterti a toccarla.
-Giá l'ho fatto!
Disse stuzzicandomi ridendo di gusto, ma quella risata fu fermata quando gli tirai un pugno.
-Non dovevi farlo!
Disse sferrando un pugno che, per mia fortuna, deviai. E si ritrovó a terra dopo una ginocchiata allo stomaco. Mi abbassai per guardarlo in faccia.
-NON TOCCARLA. NON CERCARLA. LEI NON ESISTE PER TE! E ORA VATTENE SE NON VUOI UN ALTRO PUGNO.
Dissi alzandomi e andando verso mia sorella.
-Questa me la paghi Tomlinson.
Disse mentre cercava di alzarsi. Girai la testa ridendo.
-Non vedo l'ora Parker.
E entrai con mia sorella.
-Louis stai bene?
-Certo! Ora vado un attimo sopra...torno subito.
Andai in camera e chiamai Harry, misi il vivavoce mentre mi lavavo le mani.
-Boo dimmi..
-Haz stasera potresti venire tu da me?
-Certo! Ci vediamo dopo.
-Ciao amore!
E riattaccai. Quando scesi sotto trovai Fizzy che guardava la tv. Tirai un sospiro di sollievo perché non stava piangendo e mi sedetti vicino a lei e l'abbracciai. Verso le 8 arrivó Harry, al quale raccontai tutta la storia. Era sconcertato.
-Fizzy sicura di star bene?
Chiese preouccupato. Erano molto legati e sapevo che teneva tanto a lei.
-Si Haz non preoccuparti. Piuttosto tra di voi come va?
-Tutto bene sorellona!
Dissi abbracciando Harry, che era seduto tra le mie gambe davanti Fizzy. Lui sorrise e si giró verso di me. Aveva il sorriso piú bello del mondo, tutte le mie paure scomparivano in quel sorriso, tutti i miei dubbi vedendo quelle fossette perfette si annullavano. Quando stavo con lui ero veramente Louis William Tomlinson, non avevo bisogno di essere diverso, non avevo bisogno di provare a sembrare migliore, lui mi amava per come ero e ne ero assolutamente felice.
POV.HARRY
Mi girai, sorridendo, a guardare Louis. Aveva detto davvero che andava tutto bene? Aveva veramente capito che quel bacio non era stato nulla per me? Le mie paranoie svanirono nel suono della sua voce. I miei occhi verdi incontrarono i suoi occhi blu. Ricordavo ogni particolare dei suo occhi, il blu che da vicino la pupilla all'esterno diventava sempre meno intenso, la macchiolina marrone vicino la pupilla dell'occhio destro. Speravo che lui ricordasse i miei occhi proprio come li ricordavo io.
SPAZIO AUTRICE
Ehi eccomidi nuovo quí! Quanti casini in casa Tomlinson! Prima Louis e ora Fizzy! Ma naturalmente non possono mancare i dolci pensieri del nostro Haz (penso che dovrei smetterla, sono troppo masochista).
Beh che dire...le visualizzazioni crescono impressionantemente e io scrivo ogni minuto libero che ho. Dovrei iniziare anche i compiti ma davvero non ci riesco, vabbe non vi interessa hahahah. Bene a prestp ragazze!
come sempre mi farebbe piacere un vostro commento sulla storia*^*
Ah dimenticavo per qualsiasi cosa potete trovarmi in chat privata:)