Jacobil sole è appena sorto, esco dalla mia tenda, mi confondo tra quelle sfumature d'arancione, mi fanno sentire al sicuro, quasi come se nessuno mi potesse toccare, toccare me e elena. La penso ogni istante della mia vita, quando il sole per me è Elena che viene a salutarmi ogni mattina. Quando stavamo insieme ogni mattina lei mi dava il buon giorno con un dolce bacio. Non posso crederci...lei è viva io l'ho vista, farò di tutto per riprendermela anche se questo significa tradire Maime...la guardo è cosi innocente, cosi delicata alla luce del sole. Non ho mai voluto questo e lei lo saprà. Ricordo le parole di pan -Portami Maime distrutta... e io ti darà elena- Ma non ho capito la parole distrutta. Avvolto dei miei pensieri sento i passi Maime dietro di me.
-Buongiorno ragazzina-
-Si..- Si siede affianco a me- Che fai già sveglio? è l'alba- Dice guardando l'orizzonte. Il villaggio dei pelle rossa si trovava sopra un monte, c'è una vista stupenda, da togliere il fiato. Guardo Maime la sua il suo visa brillava, era come incata dal quella vista.
-Hai visto un famtasma?- Dico divertito
-No..- ride a sua volta - È che vedendo questa vista mi rendo conto di quanto siamo piccoli in questo mondo... e di quanto le cose siano cambiate- Abbassa lo sguardo, come se fosse triste. -Anche tra di noi se ci pensi- mi guarda
-In che senso?-
-Beh prima tu mi odiavi..-
-Io non ti ho mai odiata- Mi lancia uno sguardo arrabbiato, rido a questa scena -Mi davi solo fastidio- Ride insieme a me
-Beh è la cosa più carina che un ragazzo mi abbia mai detto- Continua a ridere -Ricordi il nostro piano? quello di uccidere pan- Annuisco -Guarda un pò- Butta le mani in aria -Ora noi fuggiamo da lui che ci vuole uccidere-Non so il perchè ma il vederla triste mi faceva stare male. Come quando elena era triste io facevo lo scemo, facevo batutte su i pritati e lei rideva..con il suo meraviglioso sorriso
-Beh.. l'importante è che fuggiamo, no?- dico per sdrammatizzare. Ride, e quel sorriso mi aveva rasserenato.
-Già...sai avvolte ho paura che non potrò mai fuggire da lui. Come se fossi legata a lui per il resto della mia vita- Sto male a sentire quelle parole. Noi non stiamo fuggendo, io la sto facendo avvicinare di più a pan, al suo terribile destino. Se non mia avesse mai incontrato non sarebbe finita così. Ricordo ancora la scena: Mentre sto correndo sbatto contro qualcosa, finisco a terra, alzo la testa e vedo una ragazza vestita solo con una camicia da notte e sporca sul viso. -Oddio, scusami. Ti ho fatto male? Sono desolata- Mi aiuta ad alzarmi, ma appena vede che ho le mani legate sgrana gli occhi -Beh, non ti preoccupare, anche io sono una fuggitiva. Non dirò niente alla polizia ma tu, in cambio, mi devi dare una mano- rido a quel ricatto.
-e tu chi saresti?-
-Io sono Maimie.-
è stata la prima volta che vidi quei grandi occhi neri, quei stupendi occhi neri.
-Ti posso fare una domanda? Annuisce -Perchè ti sei innamorata di Peter Pan?- Sgrana gli occhi a quella domanda.
-Beh vedi...-Viene interrotta da giglio tigrato
-Namaskaar, amici- Più restavo qui e sentivo queste parole imcomprensibbili più volevo uccidermi con le loro treccine.
-Namaskaar a te, amica- Maimie si gira verso di me e mi vede con uno sguardo confuso. Si avvicina al mio orecchio -significa buongiorno- sussurra.
-oh..Nama..qualcosa anche a te- loro due ridono. Non sopportavo più stare lì, tutti sono cosi gentili.
-Bene- Dice Giglio trigrato -Volete mangiare qualcosa o volete mettervi in viaggio?.-
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Lost Girl| Peter Pan Ouat
FanfictionPan, dopo aver lasciato suo figlio, Tremotino, può finalmente vivere nel suo mondo "Nerland". I giorni passano ma lui lui si sente solo, quindi, va nel mondo in cerca dei suo bimbi sperduti. Quando si ferma a Londra il ragazzo si inoltra nei giardin...