PanCammino velocemente nel castello fetido di mio figlio, ma come fa a vivere in questo porcile? Quanto è stupido. Menomale che prima di venire ho pensato a fare qualcosa per quanto riguarda i pelle rossa. Gli stupidi pensano che siamo più furbi di me e che mi possano nascondere il mio gioccatolino, ma come dico sempre "mai giocare con Peter Pan". Si, faceva parte del piano che Maimie e Jacob scappassero ma nel piano non erano inclusi altre persone. Quindi ho ordinato ai bambini sperduti di buttare enormi palle da fuoco su di loro. Meglio così, meno umani fastidiosi. Arrivo alla porta di tremotino, faccio per bussare me la porta si apre magicamente.
-Padre... pensavi che non ti avevo visto entrare nel mio castello, con una protezione magica?- Dice ridendo seduto rivolgendomi le spalle.-
-Ovviamente, figliolo. Quindi mi hai fatto entrare senza esitazioni? Wow quindi ora mi vuoi bene- Dico sarcasticamente avvicinandomi a lui.
-Il giorno che ti vorrò bene probblamimente non esisteremo nemmeno più- Si gira verso di me. Aveva ancora l'aspetto da coccodrillo
-Parla per te... Ah, vedo che sei ancora il signore oscuro - lo guardo dall'altro verso il basso.
-E di chi è la colpa, secondo te?-
-Basta addossarmi le colpe della tua patetica vita! Non è colpa mia se sei diventato il codardo del villaggio-
-Smettila- sussurra
-E non è colpa mia se tua moglie ti ha lasciato!-
-Smettila- sussurra con un tono più forte.
-E non è colpa mia se hai perso tuo figlio.-
-Ho detto smettila!- urla buttandomi contro il muro.
-Ecco la parte del signore oscuro che mi piace- Dico alzando in piedi. Ormai è successo cosi tante volte che non sento più dolore. Mi sistemo il vestito e mi avvicino di nuovo.
-Non sei mai cambiato, eh-
-Perchè dovrei?- Faccio le spalline.
-Beh forse per una certa Maimie?- Dice sorridendo. Sentendo quel nome formo un pugno con la mano. -Oh andiamo, Peter Pan... sei ancora degno di portare questo nome?- dice girandomi in torno. Do dei sospiri per calmarmi -Oh il grande e malvagio peter pan che perde una testa per una ragazzina- Ride. Voglio solo andarmene da qui il più presto possibile prima che lo scaravento fuori dal castello. -Pensi che il signore oscuro non abbia orecchie? Pensi che tu sia l'unico essere magico?-
-Senti sono qui per chiedere un tuo aiuto, poi me ne andrò e non mi rivedrai più-
-Uh su questo ci conto. Come hai fatto sempre...ricordi padre?- Mi gira attorno -"ciò che conta è stare insieme" era questo che mi dicevi..beh alla fine mi hai abbandonato- Si allontana da me sedendosi sul tavolo accavalando le gambe.
-Pensi ancora a questa storia- alzo gli occhi al cielo
-Come posso non farlo? Eri mio padre, eravamo soli..e..e io ti volevo bene- Urla -Eri l'unica persona che amavo, ti ho sempre aiutato...nei tuo giochetti con le carte che truffavi quelle povere persone..Dov'è finito Malcom?'- mi raggiunge guardandomi negli occhi. Non sentivo quel nome da anni...ricordo tutto. Tremotino era solo un bambino e per stare iniseme mi dette il fagiolo magico, ma io l'ho lasciato. Non me ne pento, perchè non sarei quello che sono oggi ma non dimenticherò mai tutto quello che ha fatto quando ero solo un truffatore. La mia reputazione mi precedeva, tremotino sentiva storie orrbili su di me ogni giorno, molte erano vere, e lui per salvarmi ha usato il suo fagiolo. Non sapeva che non si può salvare un demone. -Dov'è finito mio padre?-
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Lost Girl| Peter Pan Ouat
FanfictionPan, dopo aver lasciato suo figlio, Tremotino, può finalmente vivere nel suo mondo "Nerland". I giorni passano ma lui lui si sente solo, quindi, va nel mondo in cerca dei suo bimbi sperduti. Quando si ferma a Londra il ragazzo si inoltra nei giardin...