Luce

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                                    Jacob

Corro.

Corro il pù veloce che posso. Ho perso troppo tempo, mi sono nascosto dopo le bombe che sono scoppiate nella foresta. Sono stato colpito al braccio, e me lo sono fasciato con una foglia, ma ho sbagliato...dovevo continuare a correre. Nella mia testa vedo solo lei, vedo sempre lei. Se le dovesse capitargli qualcosa io...morirebbe una parte di me. Lei è stata una sorte di luce e non se ne rende minimamente conto. E' divertente pensare che una persona, in così poco tempo, abbia savuto un enorme in patto sulla mia vita. Grazie a lei non esiste il buio della notte lasciato dalla morte elena, ma solamente il meraviglioso spettacolo dell'alba. Come quando stai avendo un incubo e ti svegli improvvisamente anche se ancora buio. Cosi, per addormentarti, aspetti la luce del giorno che ti dice che i mostri sono scomparsi, non devi avere più paura. Sei al sicuro.
Maimie è quella luce.

Arrivo all'accampamento, ma non c'è.  tutto distrutto, tutto completamente nero. Dove sei, maimie? è scappata? è salva?. Dio, vorrei avere i poteri magici per saperlo. -Mamie!- provo ad urlare il suo nome ma niente, nessuna risposta. Sento una fitta al braccio, questa maledetta ferita. Ma non ci devo pensare, l'importante è Mamie. Continuo a camminare.  Vedo lei, vedo lei ovunque. Perché quando si è preoccupati vedi solo il viso di quella persona? è come se fossi acciecato.  Non sono lucido.

-Aiuto! Aiuto!.- Ma..questa sembra la voce di pan. Ma come...

-Pan?- Urlo guardando attorno.

-pirata! Da questa parte- Riesco a percepire il suono della voce venire alla mia destra. Seguo quel percorso. Ma, Sono arrivaato all'inferno.

Maimie, tra le bracci di pan ricoperta di sangue. Era come se l'intero cielo cadesse e portasse con sè il sole, la mia luce. Ora, intorno a me, è completamente buio.

-Cosa diavolo è successo?- Urlo avvicinandomi

-Davvero, jacob?- Posa delicatamente Maimie a terra. -Avevi solo un maledetto compito; tenerla al sicuro- Si alza e si avvicina a me - Dovevi proteggerla al costo della vita. Ora la vedi viva?- Ha ragione.

-Sono..sono stato colpito- Sono uno stupido.

-A me non interessa! Non mi interessa per niente. Perchè noi siamo qui a parlare, tu parli, tu hai gli occhi aperti, tu respiri- I suoi occhi sono ricoperti di lacrime -Mentre..mentre lei no- Mi spinge e si allontana voltandosi di spalle. Ma ha ragione -Ho controllato...non respira, jacob. Lei è morta- Buio. Totalmente buio. Non è vero, non può essere. Non riesco a trattenere lo sguardo su di lei, non la posso vedere cosi'. Instintivamente urlo e do un pugno in un albero.

-Dio- grido dal dolore, ma in realà penso sia ancora per lei.

-Jacob..io vado a chiamare aiuto. Forse le sirene hanno qualcosa, forse i loro poteri posso salvarla. O Chiedo a trilli..dio io non so- Vedo una lacrime scendere sul suo viso ma la fa sparire subito. -So solo che non posso perdela, e mi sento cosi impotente ora.- Ora capisco. Capisco come Mamie sia anche la luce di pan. E' stata la sua salvezza per la sua dannazione. Una barca in un fiume di lava. Lui è l'oscurità della notte lei è il suo chiaro di luna. Lui dice sempre che è l'uomo pù potente del mondo, nessuno può battere Peter Pan. Tutti tranne mamie, ha sconfitto pan, ha abbattuto quel muro e ha vinto l'unica parte di luce di pan. Ora capisco quanto è speciale.

-Lo so..anche io-

-Tu resta con lei. Non la mollare-

-Mai- Come potrei farlo? se mi allontanassi da lei e come entrare in una camera blindata senza luce ne aria.

Mi avvicino a lei. Gli sposto una ciocca di capelli dal viso. È come se stessi toccando la cosa più delicata del mondo. - Sei bella anche così , sia? anche se non posso vedere i tuoi occhi neri, neri corvino. Sono come una eclissi, dietro ai suoi occhi neri vedevo una luce che illumina anche la parte più remota della terra. Non volevo questo, Maimie. non volevo che prendessero la luce nei tuoi occhi. Eravamo persi nell'oscurità prima che arrivarsi tu. Sarei dovuto restare con te tutto il tempo- gli prendo la mano -Scusami..sono- le lacrime scendono sul mio viso- sono cosi stupido. Ho bisogno ancora di te, ne ho sempre avuto bisogno. Quando ho perso elena pensavo che non avrei mai avuto una cosa così speciale, tu mi hai fatto ricredere, tu mi hai totalmente stravolto. Per una volta non mi sono sentito cosi solo. Volevo prottegerci, io dovrei essere al posto tuo! Io non tu- chiudo gli occhi e mi abbandono ad un pianto, uno vero. Come non piangevo da tempo. Bacio la sua piccola mano e l'appoggio sulla mia guancia. -Hai detto che ero il tuo sole, e non ho capito il motivo. A cosa ti serve il sole se tu brilli di luce propria?- sorrido ingenuamente -io...non posso lasciarti andare. Non imparerò mai a farlo. E So che non senti quello che sento io, ma... ma noi abbiamo qualcosa di più speciale che nessuno capirebbe mai. Non lasciarmi mai- è come se ora stessi dicendo tutto quello che avevo dentro di me da tempo, che non potevo dire perché avevo paura di una sua reazione. Ma ora so che lei sente e devo parlarci -E sei amata, sei amata più di quanto pensi. E se aprirai i tuoi occhi giuro che passerò il resto dei miei giorni a dimostrartelo. Perché il tuo cuore è troppo giovane per capire l'immaginabile luce che possiedi dentro di te- Mi fermo un'attimo a guardala. Forse è troppo per questo mondo, non è adatto a lei e  non se lo merita. Questo mondo è troppo cattivo, troppo meschino per un angelo. -Al posto del combattimento organizzerei una festa. Al posto delle bombe avrei sparato coriandoli. E, al posto di questo sangue rosso dipingerei i colori di un'arcobaleno. Anche se tu ti arrabbieresti perché non metterei i colori giusti vicini- sorrido a questo pensiero -Oppure farei le linee sbagliate e a quel punto faresti tutto tu da sola- rido accarezzandole il viso. Riguardo in suoi occhi chiusi e ripendo a quando erano aperti pieni di lacrime ogni notte che abbiamo passato insieme. Quante cose orribili che hanno visto, come i pelle rossa sterminati, la sua famiglia morire, vedere le foglie degli alberi cambiare ogni stagione mentre lei era rinchiusa in una stanza restando sempre la stessa. Ma vedere pan contro di lei penso sia stata una distruzione dentro di se. Ha visto troppe cose che non avrebbe dovuto mai vedere e ora hanno una pausa da tutto. Probabilmente, ora stanno vedendo milioni di piccole luci che accompagnano Mamie alla vera vita. Passo lo sguardo su quelle labbra, un regalo divino. Ora sembra sorridere, sembra serena dopo tanto tempo. L'ultima volta che l'ho vista sorridere era quando ballammo insieme con la luce del tramonto al campo dei pelle rossa. E ,sinceramente, darei tutto per avere un'ultimo ballo con lei. -Non posso essere cosi egoista- sussurro -Se devi andare... vai,. Devo impararti a lasciarti andare.-queste parole stanno uscidendo senza pensanrci, è come se stessi conevesando con lei -Giuro che renderò un mondo un posto migliore, libererò la felicità, la gentilezza e l'innocenza dalle grinfie del male per te. E ora pioverà, ci sarà una tempesta sicuramente. Ma, so che alla fine, in qualche modo ci sarà il sole. La luce che illuminerà tutto. E a quel punto, saprò che ci sarai Mamie. Tu sarai per sempre la luce della mia vita-

*ANGOLO AUTRICE*
Okay... mi sono commossa scrivendo questo capitolo.
È molto personale, molto intimo. Vediamo jacob accettare la morte di Maimie. Non è stata una cosa facile. Si dice "quando una ami una persona lasciala andare" ma penso che Jacob aveva bisogno di Mamie più di quanto pensa e questa cosa di vivere senza di lei lo spaventa. Dopo elena è cambiato, non aveva più una luce finché non è arrivata mamie.
E voi, cosa ne pensate?

Fatemi sapere.

Grazie 🧡

Ps: scusate eventuali errori. Correggerò tuttou na volta finita la storia

Lost Girl| Peter Pan OuatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora