Maimie
Jacob mi sta tirando nel bosco, non capisco.. tutto era perfetto, stavo ballando con lui quando d'un tratto sentiamo delle voci urlare e delle grosse palle di fuoco che venivano verso di noi. Ho ancora lo sguardo di Giglio tigrato nella mia testa, le sue lacrime e io l'avevo lasciata lì.
-No- Lascio la presa di jacob. Si gira verso di me confuso.
-Come?-
-Non posso lasciare Giglio tigrato da sola- cerco di tornare in dietro ma jacob me lo impedisce prendendomi per il braccio.
-Non te lo permetterò- Mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi.
-Okay jacob. Tu non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare- tolgo la sua presa dal mio braccio -Lei ci ha ospitati nel suo villaggio, ci ha dato da mangiare e ora lei ha sta rischiando la vita e non possiamo fare-... perchè porprio a loro doveva succedere una cosa del genere..proprio quando siamo venuti noi. Ma..certo -Jacob...pan sa- lo guardo allarmata
-Cosa stai blaterando Maimie?-
-Si. Guarda caso nel loro villagio ci stanno delle palle di fuoco appena siamo venuti noi! Pan li ha puniti!- mi metto le mani sulla faccia -Pan sa! siamo in trappola. Non è giusto, doveva punire me non loro- dico con le lacrime agli occhi. Jacob viene vicino a me e mi prende il viso tra le mani.
-Maimie, ascoltami. Non è colpa tua. lei sapeva benissimo a cosa andava incontro aiutandoti-
-Ma cosa stai dicendo Jacob...quindi per questa cosa io non mi dovrei sentire in colpa? Ma cosa ti dice il cervello- gli tolgo le mani dal mio viso -Ora non solo ha distrutto il loro villaggio.. ci starà cercando-
-Ecco perchè ce ne dobbiamo andare- Mi porge la mano.
-Ma cosa risolviamo scappando? Non possiamo andare via dall'isola-
-Quello che ha detto Giglio Stregato-
-Tigrato, jacob-
-è lo stesso. Comunque è la speranza- Rido a quella affermazzione
-Dai, ora non dirmi che pensi davvero questa cosa-
-Perchè no, Maimie? Non dico che ci credo ma è un modo per andare avanti. Cosa ci è rimasto? niente. Quindi, io scelgo la speranza- mi prende la mano. Alzo il viso e lo guardo diritto negli occhi, in questi giorni mi stanno tenendo al sicuro. Prima era cosi con pan; le sere, le più buie, quando sentivo mancanza da casa, quando sentivo di aver bisogno di un abbraccio di mia madre, un bacio di mio padre, e la carezza di mio fratello, Pan veniva nella mia casetta, mi abbracciava e ci guardavamo negli occhi finche non mi addormentavo. Guardandolo mi sentivo al sicuro, ora che era tutto finito stavo cercando questa cosa in Jacob, suppongo.
-Grazie, Jacob-
-Per cosa?- fa un piccolo sorriso
-Per non avermi mai lasciato da sola, e per occuparti sempre di me- Gli do un piccolo bacio sulla guancia. Mi alzo e inizio a camminare ma noto che stavo percorrendo il sentiero da sola. Mi giro verso di Jacob e stava ancora seduto -Allora, hai deciso di non venire?- Detto questo si avvicina
-Andiamo. Dobbiamo trovare un posto dove passare la notte e poi domanni mattina andremo a sud. L'unico posto ai confini dell'isola- Annuisco e ci avviamo.
Abbiamo trovato una piccola caverna, ci siamo accampati qui. Jacob sta dormendo, io non riesco a chiudere occhio. Sento solo le urla e i visi impauriti di quelle persone. Strizzo gli occhi per non piangere. Tutto per colpa mia...Ma come siamo arrivati a questo? Vorrei chiedere scusa a tutti, alla mia famiglia, per non essere stata prensente e per essere stata egoista, quando sono scappata con pan qui non ho mai pensato alle conseguenze. Chiedo scusa ai bambini sperditi, per essere andata via, loro mi trattavano come una sorella, chiedo scusa a Pan, non posso negarlo, la colpa è stata anche mia per tutto questo, sono io la colpevole. Lui mi ha distrutto, questo si, ma sono stata io la prima a rompere il primopezzo di noi, io ho iniziato la battaglia, stavo diventando grande ma mi sono comportata sempre come una bambina. non l'ho mai voluto ammettere, sono troppo orgogliosa ma ecco le conseguenze. E chiedo scusa a me stessa, per avermi fatto del male.
Avvolta nei miei pensieri non mi accorgo delle lacrime che sto cacciando. Non ho mai voluto tutto questo, ho amato davvero pan, e lo amo ancora. Non posso negare che nonostante tutto, anche nell istituti, avvolte, per riuscire a dormire immaginavo che lui fosse li ad abbracciarmi. E ora, vedere quello sguardo di odio quando mi guarda qualcosa in me si spezza. Quanto vorrei che ora lui fosse qui...
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Lost Girl| Peter Pan Ouat
FanfictionPan, dopo aver lasciato suo figlio, Tremotino, può finalmente vivere nel suo mondo "Nerland". I giorni passano ma lui lui si sente solo, quindi, va nel mondo in cerca dei suo bimbi sperduti. Quando si ferma a Londra il ragazzo si inoltra nei giardin...