Non Vivo In Un Film Americano

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Alina si fionda a coprirmi. Una ragazza entra di corsa, girata di spalle, poi chiude la porta e si gira.
-Valeria! Bussa prima di entrare cazzo!- urla Alina, tirando un sospiro di sollievo -Scusa...è che hanno iniziato a fare a botte...-balbetta la ragazza.
-Di nuovo?!? Che hai combinato ora?!?-. -lo?!? lo non ho fatto nulla! Theo era ubriaco e mi ha baciata! L'ho spintonato via ma Bryan non l'ha presa bene...- si scusa Valeria.
-Oh merda. Devo scendere a fermarli?- sbuffa Alina.
-Sei l'unica che può farlo...-. lo rimango li, come una babbea, a guardare la scena, in equilibrio su una gamba perché l'altra è nel vestito Alina esce sbattendo la porta e una ventata di musica a palla invade la stanza. Appena la porta si chiude, di nuovo silenzio. Valeria è girata e ne approfitto per quardarla.
Non è altissima ma non è nemmeno bassa. È il giusto. Ha i capelli mossi rossi fino alle scapole. É bella. Dopo un po' parla. -Ehm..tu sei...?- mi chiede.
-Sara. Mi chiamo Sara- le rispondo.
Alina entra con calma. -Theo è stato portato in ospedale. Era fattissimo e i medici si sono stupiti che non abbia avuto un overdose. Ah. Bryan gli ha rotto il naso- dice come se fosse una cosa normale, che succede ogni giorno.
Valeria rimane ferma lì, a dondolarsi.
Alina sembra una leonessa. Dal primo momento che l'ho vista, sapevo che era una 'capobranco', una che sa cosa fa. E infatti è riuscita a fermare una rissa tra due ragazzi. Uno fatto, e l'altro capace di rompere nasi.
Vorrei essere così. Così forte, determinata...
É sempre stato un mio difetto invidiare le persone. Vorrei essere diversa...
Alina mi riporta alla realtà -Ti muovi? Il tempo non si ferma per te-.
Mi guardo allo specchio.
Wow...quanto...mi piaccio. Strano.
Alina si mette a ridere. -Mi sembra di averti quasi investita tipo tre o quattro mesi fa...eppure era solo oggi...-
-Non fare l'emotiva!- dico scherzando.
-Sara...- bisbiglia.
-...Si?-
-Sei proprio una grandissima puttana!-
Ci mettiamo a ridere, poi usciamo dalla stanza e cerchiamo di scendere.
Iniziamo a ballare. Lei è veramente brava. Scommetto che ha studiato hip-pop!
Mi sorride e mi fa segno di ballare. Mi vergogno troppo, ma Alina mi spintona. Inizio a muovermi, e pian piano ci prendo gusto. Mi piace.
-Allora? Com'è ballare?- urla Alina.
-Una figata!- rispondo io.
Datemi retta. Quando potete ballare ballate. Tranquilli. Considerate che ci sono tante altre persone, quindi gli altri non staranno a fissare voi.
Così riesco a muovermi senza pensarci troppo. Almeno con me funziona.
Continuo a guardare il Dj. Il fatto che indossi una maschera crea una specie di aria di mistero. É una cosa sexy. Almeno credo.
Si guarda intorno e poi rivolge lo sguardo a me. So per certo che stava proprio guardando me. Infatti ferma la musica.
-Bene ragazzi, si cambia un po'! Fate finta di essere in un prom americano e invitate qualche bella ragazza a ballare!-
Alcuni vanno vicino a una ragazza mezza svestita che porta una quinta, altri cercano in giro, altri chiedono a chi sta in disparte. Mette il disco e tutti iniziano a ballare. Anche Alina ha il suo accompagnatore. Io no. Non vivo in un film americano in cui la ragazza ignorata da tutti diventa all'improvviso la più popolare, o si bacia con il ragazzo più carino. No. Vivo nella vita reale. Mi dirigo in cucina per prendere qualcosa dal frigo, ma qualcuno mi ferma.
-Vorresti ballare con me?- mi chiede.
É la stessa voce che, poco fa, ha annunciato che avrebbe cambiato canzone.

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