Si tratta di un fantasy che possono leggere tutti, è una storia che non ha un tempo delimitato, circoscritto proprio perché è generico nella sua fantasia. Spero tanto che piaccia si farà più interessante con la storia del VILLAGGIO i suoi personagg...
Gianrodel non faceva che andare con il pensiero a maya, la sua gemella, le foto erano troppo poche per fermare in lui il desiderio di vederla. Più sfogliava l'album, più sentiva che era ingiusto non poterla anche solo vedere. "ah cosa me ne faccio solo delle foto devo vederla a tutti i costi, anche se questo significasse andare contro le concezioni indiane, non possono impedire Gianrodel il ribelle di vederla. " Si accese una sigaretta " e va bene si fa a modo mio ora Come eri bella piccolina, Ho deciso ti troverò ho pochissimo di te, voglio vederti". Era sera inoltrata, le stelle brillavano sulle Ande indiane e la luna si celava tra le nuvole. Milushna che era nella tenda in quel momento uscì : "chissà perché la luna si nasconde a quel modo, sono sicura che ha dei segreti per noi".
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Infatti Milushna non si sbagliava, ostentava un certo nascondimento la luna, cosa stava succedendo nelle tende indiane? Cloche lo sparviero bianco era stato inviato da Gianrodel a padre magashi per la sua imminente visita. Solo che Cloche perse il foglietto, Gianrodel non lo aveva legato bene. Cloche arrivò alla tenda apache e vide Milushna e le svolazzava intorno. "ma tu sei Cloche, lo sparviero di Gianrodel, ma vedo che non hai messaggi con te, scommetto che il tuo amico ti ha mandato fino a noi per ficcare il naso dove non deve, Cloche ritorna al ribelle, volaaa!" Milushna non aveva capito o forse la luna nascondeva Gianrodel al suo cuore. Comunque non fece parola di Cloche, il volatile. E ricordò quell'unica notte in cui era stata sua. "È un vero peccato Gianrodel che ti abbia cancellato la memoria di me la luna, invece io ricordo tutto, solo che come dice maya non devo pensarci, Nirvha è la mia missione è deve essere anche il mio unico pensiero via Gianrodel dalla mia testa. " Gianrodel aveva mentito al saggio mijo, indisturbato stava attraversando con il suo cavallo le pianure scoscese, le colline, le radure erbose per raggiungere la tribù più antica i maya,dove risiedeva il saggio. Non sapeva che maya la sua gemella era proprio con loro, infatti il saggio gli aveva detto che era in Inghilterra dai nonni. Ma perché stava facendo tutto da solo? Cosa frullava nella sua testa? Nessuno mai si era spinto fin dove lui stava arrivando. Ed era oltremodo pericoloso perché gli indiani potevano prenderlo per un nemico, non tutte le tribù infatti conoscevano il volto del giovane sacro alla luna. "ma quando dista ancora? Ho bisogno di riposare prima di proseguire ah ah sono così stanco". Scese da cavallo e si ristoro'con pane, acqua e grandi pezzi di formaggio. "quando si ha fame sembra tutto più buono, che delizia questi pezzi di formaggio. " Poi si addormentò aprendo il suo sacco a pelo. " domani riprenderò il viaggio saggio mijo aspettami". La mattina dopo percorse alcuni kilometri quasi fino al pomeriggio. "peccato non ho più acqua nella bisaccia, tanto credo di essere arrivato". Lui non aveva mai conosciuto i maya ed era curioso di conoscerli da vicino. "ora che ci penso, qualche indiano matto potrebbe scambiare una visita di cortesia per un attacco alla tenda,meglio essere cauti e prudenti sono stato uno sciocco ad avviarmi senza la compagnia di magashi, Cloche hai perso il messaggio e niente indiano, tranquillo non avevo legato bene il nastro ed eccomi solo. Qualcuno potrebbe decidere anche di lanciarmi frecce addosso, non si sa mai Cloche sono imprevedibili". Alcune tende si presentavano imponenti ai suoi occhi, più antiche erano le tribù, più grandi erano le tende. "ci siamo finalmente Cloche. " Un indiano nella tenda, avvertiti i passi di un cavallo, subito uscì armato di ascia e cercò di farlo scendere da cavallo, Gianrodel non conosceva la loro lingua e pensava: " oh cavolo ora sono proprio nei guai". Non fece in tempo a finire la frase che si senti accerchiato mentre lui pensava guardandoli "ok non ho via di scampo non mi resta che pregare" e stranamente mentre lui univa le mani in segno di preghiera gli indiani si guardarono smarriti. " si ma questo quanto può durare cosa avranno inteso per allontanarsi così, saggio dove sei ? Ho bisogno di te". Una donna esce dalla tenda e parla velocemente ad un indiano. Data la vicinanza erano marito e moglie . Le fa cenno di andare alla donna, mentre gli indiani guardavano Gianrodel a braccia conserte. La donna si dirigeva da maya frettolosamente e Pensava: "come facciamo se ci muovono guerra? " Subito però fu bloccata dalle guardiane di maya, si fece avanti la più anziana. " dove credi di andare tu?" "da maya" "maya e chi ti permette questo tono confidenziale? Tu sciocca vorresti curiosare sulla prima grande guerriera?" "ma io" "sappi che si può parlare con lei solo attraverso velo di tenda e per messaggi urgenti, oppure tu sei venuta a curiosare?" "o no prima guardiana invasione straniero. " " Quanti sono? va bene avverto io maya lei volo di pace per noi ma tu non muoverti. " La prima guardiana quatta quatta si avvicinò alla tenda E disse : " prima grande guerriera maya noi ricevuto invasione straniero. " " Ti ho ascoltata grande guardiana, adesso vai ho bisogno di riflettere sul da farsi e non lanciare l'allarme al popolo dei maya si tratta solo di uno straniero ". In fretta mise una veste bianca cinta in vita e una cordicina attorno alla testa. " Devo agire in fretta Gianrodel non dovevi. " Frettolosa salì con un bastone in groppa a shan " allora indiana dov'è lo straniero? giunta a destinazione: " abbassate le armi " Poi guardò gianrodel " cosa vuole dai maya?
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Mentre pensava "tu fratello mio non devi riconoscermi devo trattarti male e con la massima estraneità, perdonami". Poi ad alta voce disse : "allora straniero, cosa vuoi dai maya? " " io veramente" "se c'è una cosa che non sopporto l'indecisione nel parlare, sappi comunque che il nostro territorio è vietato agli stranieri, allora vai via con le buone, oppure " " vado via non c'è bisogno che mi assalite " Maya era a pochi passi da lui ma il velo le copriva il volto e i capelli. " Scortatelo non voglio problemi " " si grande guerriera maya. " Gianrodel non era abbastanza lontano da non sentire il nome maya "maya maya". disse il ribelle, un vento si levò inquieto e la sciolse dal velo, lui la vide "no Gianrodel non avvicinarti vattene " Gianrodel non fece in tempo a dire nuovamente maya che un indiano la freccia scagliò dritta al fianco, lo colpì mentre maya gridava " nooooh! "